1 marzo 2020 – I di Quaresima – Anno A – Letture in audio mp3

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Letture con pause per lettori e  diaconi – Foglietto pronto (.pdf)

Prima lettura
Gen 2,7-9; 3,1-7

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La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio/ plasmò l’uomo con polvere del suolo/ e soffiò nelle sue narici un alito di vita/ e l’uomo divenne un essere vivente.//
Poi il Signore Dio/ piantò un giardino in Eden,/ a oriente,/ e vi collocò l’uomo/ che aveva plasmato.// Il Signore Dio fece germogliare dal suolo/ ogni sorta di alberi graditi alla vista/ e buoni da mangiare,/ e l’albero della vita in mezzo al giardino/ e l’albero della conoscenza del bene e del male.//
Il serpente/ era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto/ e disse alla donna:/ «È vero che Dio ha detto:/ “Non dovete mangiare/ di alcun albero del giardino”?».// Rispose la donna al serpente:/ «Dei frutti degli alberi del giardino/ noi possiamo mangiare,/ ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino/ Dio ha detto:/ “Non dovete mangiarne/ e non lo dovete toccare,/ altrimenti morirete”».// Ma il serpente disse alla donna:/ «Non morirete affatto!/ Anzi,/ Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste/ si aprirebbero i vostri occhi/ e sareste come Dio,/ conoscendo il bene e il male».//
Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare,/ gradevole agli occhi/ e desiderabile per acquistare saggezza;/ prese del suo frutto/ e ne mangiò,/ poi ne diede anche al marito,/ che era con lei,/ e anch’egli ne mangiò.// Allora si aprirono gli occhi di tutti e due/ e conobbero di essere nudi;/ intrecciarono foglie di fico/ e se ne fecero cinture.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 50

Rit.: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

Seconda lettura
Rm 5,12-19

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Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ come a causa di un solo uomo/ il peccato è entrato nel mondo/ e,/ con il peccato,/ la morte,/ così in tutti gli uomini si è propagata la morte,/ poiché tutti hanno peccato.//
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo/ e,/ anche se il peccato non può essere imputato/ quando manca la Legge,/ la morte regnò/ da Adamo fino a Mosè/ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo,/ il quale è figura/ di colui che doveva venire.//
Ma il dono di grazia/ non è come la caduta:/ se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono,/ molto di più la grazia di Dio,/ e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo,/ si sono riversati in abbondanza/ su tutti.// E nel caso del dono/ non è come nel caso di quel solo che ha peccato:/ il giudizio infatti/ viene da uno solo,/ ed è per la condanna,/ il dono di grazia invece/ da molte cadute,/ ed è per la giustificazione.// Infatti/ se per la caduta di uno solo/ la morte ha regnato/ a causa di quel solo uomo,/ molto di più/ quelli che ricevono l’abbondanza della grazia/ e del dono della giustizia/ regneranno nella vita/ per mezzo del solo Gesù Cristo.//
Come dunque per la caduta di uno solo/ si è riversata su tutti gli uomini la condanna,/ così anche per l’opera giusta di uno solo/ si riversa su tutti gli uomini la giustificazione,/ che dà vita.// Infatti,/ come per la disobbedienza di un solo uomo/ tutti sono stati costituiti peccatori,/ così anche per l’obbedienza di uno solo/ tutti saranno costituiti giusti.

Canto al Vangelo (Mt 4,4b)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo
Mt 4,1-11

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Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto,/ per essere tentato dal diavolo.// Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti,/ alla fine ebbe fame.// Il tentatore gli si avvicinò e gli disse:// «Se tu sei Figlio di Dio,/ di’ che queste pietre diventino pane».// Ma egli rispose:// «Sta scritto:/ “Non di solo pane vivrà l’uomo,/ ma di ogni parola/ che esce dalla bocca di Dio”».//
Allora il diavolo lo portò nella città santa,/ lo pose sul punto più alto del tempio/ e gli disse:// «Se tu sei Figlio di Dio,/ gèttati giù;// sta scritto infatti:/ “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo/ ed essi ti porteranno sulle loro mani/ perché il tuo piede non inciampi in una pietra”».// Gesù gli rispose:/ «Sta scritto anche:/ “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».//
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo/ e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria/ e gli disse:// «Tutte queste cose io ti darò/ se,/ gettandoti ai miei piedi,/ mi adorerai».// Allora Gesù gli rispose:/ «Vàttene,/ satana!// Sta scritto infatti:// “Il Signore,/ Dio tuo,/ adorerai:// a lui solo/ renderai culto”».//
Allora il diavolo lo lasciò,/ ed ecco degli angeli/ gli si avvicinarono/ e lo servivano.

28 febbraio 2016 – III di Quaresima – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Es 3,1-8.13-15

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Io-Sono mi ha mandato a voi.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro,/ suo suocero,/ sacerdote di Madian,/ condusse il bestiame oltre il deserto/ e arrivò al monte di Dio,/ l’Oreb.//
L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco/ dal mezzo di un roveto.// Egli guardò ed ecco:/ il roveto ardeva per il fuoco,/ ma quel roveto non si consumava.//
Mosè pensò:/ «Voglio avvicinarmi/ a osservare questo grande spettacolo:/ perché il roveto non brucia?».// Il Signore vide che si era avvicinato per guardare;/ Dio gridò a lui dal roveto:/ «Mosè, Mosè!»./ Rispose:/ «Eccomi!».// Riprese:/ «Non avvicinarti oltre!/ Togliti i sandali dai piedi,/ perché il luogo sul quale tu stai/ è suolo santo!».// E disse:/ «Io sono il Dio di tuo padre,/ il Dio di Abramo,/ il Dio di Isacco,/ il Dio di Giacobbe».// Mosè allora si coprì il volto,/ perché aveva paura di guardare verso Dio.//
Il Signore disse:/ «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto/ e ho udito il suo grido/ a causa dei suoi sovrintendenti:/ conosco le sue sofferenze.// Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto/ e per farlo salire da questa terra/ verso una terra bella e spaziosa,/ verso una terra dove scorrono latte e miele».//
Mosè disse a Dio:/ «Ecco,/ io vado dagli Israeliti e dico loro:/ “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”.// Mi diranno:/ “Qual è il suo nome?”./ E io che cosa risponderò loro?».//
Dio disse a Mosè:/ «Io sono colui che sono!»./ E aggiunse:/ «Così dirai agli Israeliti:/ “Io Sono/ mi ha mandato a voi”».// Dio disse ancora a Mosè:/ «Dirai agli Israeliti:/ “Il Signore,/ Dio dei vostri padri,/ Dio di Abramo,/ Dio di Isacco,/ Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”.// Questo è il mio nome per sempre;/ questo è il titolo con cui sarò ricordato/ di generazione in generazione».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 102

Rit.:Il Signore ha pietà del suo popolo.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.

Seconda lettura
1Cor 10,1-6.10-12

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La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammonimento.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Non voglio che ignoriate,/ fratelli,/ che i nostri padri furono tutti sotto la nube,/ tutti attraversarono il mare,/ tutti furono battezzati in rapporto a Mosè/ nella nube e nel mare,/ tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale,/ tutti bevvero la stessa bevanda spirituale:/ bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava,/ e quella roccia era il Cristo.// Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio/ e perciò furono sterminati nel deserto.//
Ciò avvenne come esempio per noi,/ perché non desiderassimo cose cattive,/ come essi le desiderarono.//
Non mormorate,/ come mormorarono alcuni di loro,/ e caddero vittime dello sterminatore.// Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio,/ e sono state scritte per nostro ammonimento,/ di noi/ per i quali è arrivata la fine dei tempi.// Quindi,/ chi crede di stare in piedi,/ guardi di non cadere.

 

Canto al Vangelo (Mt 4,17)
Rit. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Convertitevi, dice il Signore,
il regno dei cieli è vicino.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

 

Vangelo
Lc 13,1-9

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Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo/ si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei,/ il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere/ insieme a quello dei loro sacrifici.// Prendendo la parola,/ Gesù disse loro:/ «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei,/ per aver subito tale sorte?// No,/ io vi dico,/ ma se non vi convertite,/ perirete tutti allo stesso modo.// O quelle diciotto persone,/ sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise,/ credete che fossero più colpevoli/ di tutti gli abitanti di Gerusalemme?// No,/ io vi dico,/ ma se non vi convertite,/ perirete tutti allo stesso modo».//
Diceva anche questa parabola:/ «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna/ e venne a cercarvi frutti,/ ma non ne trovò.// Allora disse al vignaiolo:/ “Ecco,/ sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero,/ ma non ne trovo.// Tàglialo dunque!// Perché deve sfruttare il terreno?”.// Ma quello gli rispose:/ “Padrone,/ lascialo ancora quest’anno,/ finché gli avrò zappato attorno/ e avrò messo il concime.// Vedremo se porterà frutti per l’avvenire;// se no,/ lo taglierai”».

8 marzo 2015 – III di Quaresima – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Es 20,1-17


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La legge fu data per mezzo di Mosè.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ Dio pronunciò tutte queste parole:/ «Io sono il Signore,/ tuo Dio,/ che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto,/ dalla condizione servile://
Non avrai altri dèi di fronte a me.//
Non ti farai idolo/ né immagine alcuna/ di quanto è lassù nel cielo,/ né di quanto è quaggiù sulla terra,/ né di quanto è nelle acque sotto la terra.// Non ti prostrerai davanti a loro/ e non li servirai.// Perché io,/ il Signore,/ tuo Dio,/ sono un Dio geloso,/ che punisce la colpa dei padri nei figli/ fino alla terza e alla quarta generazione,/ per coloro che mi odiano,/ ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni,/ per quelli che mi amano/ e osservano i miei comandamenti.//
Non pronuncerai invano il nome del Signore,/ tuo Dio,/ perché il Signore non lascia impunito/ chi pronuncia il suo nome invano.//
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo./ Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro;/ ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore,/ tuo Dio:/ non farai alcun lavoro,/ né tu né tuo figlio né tua figlia,/ né il tuo schiavo né la tua schiava,/ né il tuo bestiame,/ né il forestiero che dimora presso di te.// Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare/ e quanto è in essi,/ ma si è riposato il settimo giorno.// Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato/ e lo ha consacrato.//
Onora tuo padre e tua madre,/ perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore,/ tuo Dio,/ ti dà.//
Non ucciderai.//
Non commetterai adulterio.//
Non ruberai.//
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.//
Non desidererai la casa del tuo prossimo.// Non desidererai la moglie del tuo prossimo,/ né il suo schiavo né la sua schiava,/ né il suo bue/ né il suo asino,/ né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 18

Rit.: Signore, tu hai parole di vita eterna.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

Seconda lettura
1Cor 1,22-25

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Annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per gli uomini, ma, per coloro che sono chiamati, sapienza di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ mentre i Giudei chiedono segni/ e i Greci cercano sapienza,/ noi invece annunciamo Cristo crocifisso:/ scandalo per i Giudei/ e stoltezza per i pagani;// ma per coloro che sono chiamati,/ sia Giudei che Greci,/ Cristo è potenza di Dio/ e sapienza di Dio.//
Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini,/ e ciò che è debolezza di Dio/ è più forte degli uomini.

Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

 

Vangelo
Gv 2,13-25

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Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei/ e Gesù salì a Gerusalemme.// Trovò nel tempio gente che vendeva buoi,/ pecore e colombe/ e, là seduti,/ i cambiamonete.// Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio,/ con le pecore e i buoi;/ gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi,/ e ai venditori di colombe disse:/ «Portate via di qui queste cose/ e non fate della casa del Padre mio/ un mercato!».// I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto:/ «Lo zelo per la tua casa/ mi divorerà».//
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero:/ «Quale segno ci mostri/ per fare queste cose?».// Rispose loro Gesù:/ «Distruggete questo tempio/ e in tre giorni lo farò risorgere».// Gli dissero allora i Giudei:/ «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni/ e tu in tre giorni lo farai risorgere?»./ Ma egli parlava del tempio del suo corpo.//
Quando poi fu risuscitato dai morti,/ i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo,/ e credettero alla Scrittura/ e alla parola detta da Gesù.//
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua,/ durante la festa,/ molti,/ vedendo i segni che egli compiva,/ credettero nel suo nome.// Ma lui,/ Gesù,/ non si fidava di loro,/ perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo.// Egli infatti conosceva/ quello che c’è nell’uomo.

22 febbraio 2015 – I di Quaresima – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Gen 9,8-15


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L’alleanza fra Dio e Noè liberato dalle acque del diluvio.

Dal libro della Gènesi

Dio disse a Noè/ e ai suoi figli con lui:/ «Quanto a me,/ ecco io stabilisco la mia alleanza con voi/ e con i vostri discendenti dopo di voi,/ con ogni essere vivente che è con voi,/ uccelli,/ bestiame e animali selvatici,/ con tutti gli animali che sono usciti dall’arca,/ con tutti gli animali della terra.// Io stabilisco la mia alleanza con voi:/ non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio,/ né il diluvio/ devasterà più la terra».//
Dio disse:/
«Questo è il segno dell’alleanza,/
che io pongo tra me e voi/
e ogni essere vivente che è con voi,/
per tutte le generazioni future.//
Pongo il mio arco sulle nubi,/
perché sia il segno dell’alleanza/
tra me e la terra.//
Quando ammasserò le nubi sulla terra/
e apparirà l’arco sulle nubi,/
ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi/
e ogni essere che vive in ogni carne,/
e non ci saranno più le acque per il diluvio,/
per distruggere ogni carne».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 24

Rit.:Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Seconda lettura
1Pt 3,18-22

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Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi,/ Cristo è morto una volta per sempre per i peccati,/ giusto per gli ingiusti,/ per ricondurvi a Dio;// messo a morte nel corpo,/ ma reso vivo nello spirito.// E nello spirito andò a portare l’annuncio/ anche alle anime prigioniere,/ che un tempo avevano rifiutato di credere,/ quando Dio,/ nella sua magnanimità,/ pazientava nei giorni di Noè,/ mentre si fabbricava l’arca,/ nella quale poche persone,/ otto in tutto,/ furono salvate per mezzo dell’acqua.//
Quest’acqua,/ come immagine del battesimo,/ ora salva anche voi;/ non porta via la sporcizia del corpo,/ ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio/ da parte di una buona coscienza,/ in virtù della risurrezione di Gesù Cristo.// Egli è alla destra di Dio,/ dopo essere salito al cielo/ e aver ottenuto la sovranità sugli angeli,/ i Principati/ e le Potenze.

Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo
Mc 1,12-15

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Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ lo Spirito sospinse Gesù nel deserto/ e nel deserto rimase quaranta giorni,/ tentato da Satana.// Stava con le bestie selvatiche/ e gli angeli lo servivano.//
Dopo che Giovanni fu arrestato,/ Gesù andò nella Galilea,/ proclamando il vangelo di Dio,/ e diceva:/ «Il tempo è compiuto/ e il regno di Dio è vicino;/ convertitevi/ e credete nel Vangelo».

9 marzo 2014 – I di Quaresima – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Gen 2,7-9; 3,1-7

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La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio/ plasmò l’uomo con polvere del suolo/ e soffiò nelle sue narici un alito di vita/ e l’uomo divenne un essere vivente.//
Poi il Signore Dio/ piantò un giardino in Eden,/ a oriente,/ e vi collocò l’uomo/ che aveva plasmato.// Il Signore Dio fece germogliare dal suolo/ ogni sorta di alberi graditi alla vista/ e buoni da mangiare,/ e l’albero della vita in mezzo al giardino/ e l’albero della conoscenza del bene e del male.//
Il serpente/ era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto/ e disse alla donna:/ «È vero che Dio ha detto:/ “Non dovete mangiare/ di alcun albero del giardino”?».// Rispose la donna al serpente:/ «Dei frutti degli alberi del giardino/ noi possiamo mangiare,/ ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino/ Dio ha detto:/ “Non dovete mangiarne/ e non lo dovete toccare,/ altrimenti morirete”».// Ma il serpente disse alla donna:/ «Non morirete affatto!/ Anzi,/ Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste/ si aprirebbero i vostri occhi/ e sareste come Dio,/ conoscendo il bene e il male».//
Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare,/ gradevole agli occhi/ e desiderabile per acquistare saggezza;/ prese del suo frutto/ e ne mangiò,/ poi ne diede anche al marito,/ che era con lei,/ e anch’egli ne mangiò.// Allora si aprirono gli occhi di tutti e due/ e conobbero di essere nudi;/ intrecciarono foglie di fico/ e se ne fecero cinture.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 50

Rit.: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

Seconda lettura
Rm 5,12-19

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Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ come a causa di un solo uomo/ il peccato è entrato nel mondo/ e,/ con il peccato,/ la morte,/ così in tutti gli uomini si è propagata la morte,/ poiché tutti hanno peccato.//
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo/ e,/ anche se il peccato non può essere imputato/ quando manca la Legge,/ la morte regnò/ da Adamo fino a Mosè/ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo,/ il quale è figura/ di colui che doveva venire.//
Ma il dono di grazia/ non è come la caduta:/ se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono,/ molto di più la grazia di Dio,/ e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo,/ si sono riversati in abbondanza/ su tutti.// E nel caso del dono/ non è come nel caso di quel solo che ha peccato:/ il giudizio infatti/ viene da uno solo,/ ed è per la condanna,/ il dono di grazia invece/ da molte cadute,/ ed è per la giustificazione.// Infatti/ se per la caduta di uno solo/ la morte ha regnato/ a causa di quel solo uomo,/ molto di più/ quelli che ricevono l’abbondanza della grazia/ e del dono della giustizia/ regneranno nella vita/ per mezzo del solo Gesù Cristo.//
Come dunque per la caduta di uno solo/ si è riversata su tutti gli uomini la condanna,/ così anche per l’opera giusta di uno solo/ si riversa su tutti gli uomini la giustificazione,/ che dà vita.// Infatti,/ come per la disobbedienza di un solo uomo/ tutti sono stati costituiti peccatori,/ così anche per l’obbedienza di uno solo/ tutti saranno costituiti giusti.

Canto al Vangelo (Mt 4,4b)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

 

Vangelo
Mt 4,1-11

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Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto,/ per essere tentato dal diavolo.// Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti,/ alla fine ebbe fame.// Il tentatore gli si avvicinò e gli disse:// «Se tu sei Figlio di Dio,/ di’ che queste pietre diventino pane».// Ma egli rispose:// «Sta scritto:/ “Non di solo pane vivrà l’uomo,/ ma di ogni parola/ che esce dalla bocca di Dio”».//
Allora il diavolo lo portò nella città santa,/ lo pose sul punto più alto del tempio/ e gli disse:// «Se tu sei Figlio di Dio,/ gèttati giù;// sta scritto infatti:/ “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo/ ed essi ti porteranno sulle loro mani/ perché il tuo piede non inciampi in una pietra”».// Gesù gli rispose:/ «Sta scritto anche:/ “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».//
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo/ e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria/ e gli disse:// «Tutte queste cose io ti darò/ se,/ gettandoti ai miei piedi,/ mi adorerai».// Allora Gesù gli rispose:/ «Vàttene,/ satana!// Sta scritto infatti:// “Il Signore,/ Dio tuo,/ adorerai:// a lui solo/ renderai culto”».//
Allora il diavolo lo lasciò,/ ed ecco degli angeli/ gli si avvicinarono/ e lo servivano.

17 febbraio 2013 – I di Quaresima – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Dt 26,4-10

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Professione di fede del popolo eletto.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani/ e la deporrà davanti all’altare del Signore,/ tuo Dio,/ e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore,/ tuo Dio:/ “Mio padre era un Aramèo errante;/ scese in Egitto,/ vi stette come un forestiero con poca gente/ e vi diventò una nazione grande,/ forte e numerosa.// Gli Egiziani ci maltrattarono,/ ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù.// Allora gridammo al Signore,/ al Dio dei nostri padri,/ e il Signore ascoltò la nostra voce,/ vide la nostra umiliazione,/ la nostra miseria e la nostra oppressione;/ il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso,/ spargendo terrore e operando segni e prodigi.// Ci condusse in questo luogo/ e ci diede questa terra,/ dove scorrono latte e miele.// Ora, ecco,/ io presento le primizie dei frutti del suolo che tu,/ Signore,/ mi hai dato”.// Le deporrai davanti al Signore,/ tuo Dio,/ e ti prostrerai davanti al Signore,/ tuo Dio».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 90

Rit.:Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».

Seconda lettura
Rm 10,8-13

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Professione di fede di chi crede in Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ che cosa dice [Mosè]?/ «Vicino a te è la Parola,/ sulla tua bocca e nel tuo cuore»,/ cioè la parola della fede che noi predichiamo.// Perché se con la tua bocca proclamerai:/ «Gesù è il Signore!»,/ e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti,/ sarai salvo.// Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia,/ e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.//
Dice infatti la Scrittura:/ «Chiunque crede in lui/ non sarà deluso».// Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco,/ dato che lui stesso è il Signore di tutti,/ ricco verso tutti quelli che lo invocano.// Infatti:/ «Chiunque invocherà il nome del Signore/ sarà salvato».

 

Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

 

Vangelo
Lc 4,1-13

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Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.

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Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù,/ pieno di Spirito Santo,/ si allontanò dal Giordano/ ed era guidato dallo Spirito nel deserto,/ per quaranta giorni,/ tentato dal diavolo.// Non mangiò nulla in quei giorni,/ ma quando furono terminati,/ ebbe fame.// Allora il diavolo gli disse:/ «Se tu sei Figlio di Dio,/ di’ a questa pietra che diventi pane».// Gesù gli rispose:/ «Sta scritto:/ “Non di solo pane vivrà l’uomo”».//
Il diavolo lo condusse in alto,/ gli mostrò in un istante tutti i regni della terra/ e gli disse:/ «Ti darò tutto questo potere/ e la loro gloria,/ perché a me è stata data/ e io la do a chi voglio.// Perciò,/ se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me,/ tutto sarà tuo».// Gesù gli rispose:/ «Sta scritto:/ “Il Signore,/ Dio tuo,/ adorerai:/ a lui solo renderai culto”».//
Lo condusse a Gerusalemme,/ lo pose sul punto più alto del tempio/ e gli disse:/ «Se tu sei Figlio di Dio,/ gèttati giù di qui;// sta scritto infatti:/ “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo/ affinché essi ti custodiscano”;// e anche:/ “Essi ti porteranno sulle loro mani/ perché il tuo piede non inciampi in una pietra”».// Gesù gli rispose:/ «È stato detto:/ “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».//
Dopo aver esaurito ogni tentazione,/ il diavolo si allontanò da lui/ fino al momento fissato.