Pasqua 2018 – Sabato 31 marzo 2018 – Veglia nella notte santa – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Gen 1,1 – 2,2

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Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

Dal libro della Gènesi

In principio/ Dio creò il cielo e la terra.// La terra era informe e deserta/ e le tenebre ricoprivano l’abisso/ e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.//
Dio disse:/ «Sia la luce!»./ E la luce fu./ Dio vide che la luce era cosa buona/ e Dio separò la luce dalle tenebre.// Dio chiamò la luce giorno,/ mentre chiamò le tenebre notte./ E fu sera e fu mattina:/ giorno primo.//
Dio disse:/ «Sia un firmamento in mezzo alle acque/ per separare le acque dalle acque».// Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento/ dalle acque che sono sopra il firmamento.// E così avvenne./ Dio chiamò il firmamento cielo./ E fu sera e fu mattina:/ secondo giorno.//
Dio disse:/ «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo/ e appaia l’asciutto»./ E così avvenne./ Dio chiamò l’asciutto terra,/ mentre chiamò la massa delle acque mare.// Dio vide che era cosa buona./ Dio disse:/ «La terra produca germogli,// erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme,/ ciascuno secondo la propria specie».// E così avvenne./ E la terra produsse germogli,/ erbe che producono seme,/ ciascuna secondo la propria specie,/ e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme,/ secondo la propria specie./ Dio vide che era cosa buona./ E fu sera e fu mattina:/ terzo giorno.//
Dio disse:/ «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo,/ per separare il giorno dalla notte;/ siano segni per le feste,/ per i giorni e per gli anni/ e siano fonti di luce nel firmamento del cielo/ per illuminare la terra».// E così avvenne./ E Dio fece le due fonti di luce grandi:/ la fonte di luce maggiore per governare il giorno/ e la fonte di luce minore per governare la notte,/ e le stelle.// Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra/ e per governare il giorno e la notte/ e per separare la luce dalle tenebre.// Dio vide che era cosa buona./ E fu sera e fu mattina:/ quarto giorno.//
Dio disse:/ «Le acque brùlichino di esseri viventi/ e uccelli volino sopra la terra,/ davanti al firmamento del cielo».// Dio creò i grandi mostri marini/ e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque,/ secondo la loro specie,/ e tutti gli uccelli alati,/ secondo la loro specie.// Dio vide che era cosa buona./ Dio li benedisse:/ «Siate fecondi e moltiplicatevi/ e riempite le acque dei mari;/ gli uccelli si moltìplichino sulla terra».// E fu sera e fu mattina:/ quinto giorno.//
Dio disse:/ «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie:/ bestiame,/ rettili e animali selvatici,/ secondo la loro specie»./ E così avvenne./ Dio fece gli animali selvatici,/ secondo la loro specie,/ il bestiame,/ secondo la propria specie,/ e tutti i rettili del suolo,/ secondo la loro specie.// Dio vide che era cosa buona.//
Dio disse:/ «Facciamo l’uomo a nostra immagine,/ secondo la nostra somiglianza:/ dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo,/ sul bestiame,/ su tutti gli animali selvatici/ e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».//
E Dio creò l’uomo a sua immagine;/
a immagine di Dio lo creò:/
maschio e femmina li creò.//
Dio li benedisse e Dio disse loro:/
«Siate fecondi e moltiplicatevi,/
riempite la terra e soggiogatela,/
dominate sui pesci del mare/ e sugli uccelli del cielo/
e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».//
Dio disse:/ «Ecco,/ io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra,/ e ogni albero fruttifero che produce seme:/ saranno il vostro cibo.// A tutti gli animali selvatici,/ a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita,/ io do in cibo ogni erba verde».// E così avvenne./ Dio vide quanto aveva fatto,/ ed ecco,/ era cosa molto buona.// E fu sera e fu mattina:/ sesto giorno.///
Così furono portati a compimento il cielo e la terra/ e tutte le loro schiere.// Dio,/ nel settimo giorno,/ portò a compimento il lavoro che aveva fatto/ e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto.

Salmo responsoriale
Sal 103
Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.

Egli fondò la terra sulle sue basi:
non potrà mai vacillare.
Tu l’hai coperta con l’oceano come una veste;
al di sopra dei monti stavano le acque.

Tu mandi nelle valli acque sorgive
perché scorrano tra i monti.
In alto abitano gli uccelli del cielo
e cantano tra le fronde.

Dalle tue dimore tu irrighi i monti,
e con il frutto delle tue opere si sazia la terra.
Tu fai crescere l’erba per il bestiame
e le piante che l’uomo coltiva
per trarre cibo dalla terra.

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia.

Seconda lettura
Gen 22,1-18

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Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede

Dal libro della Gènesi

In quei giorni,/ Dio mise alla prova Abramo e gli disse:/ «Abramo!»./ Rispose:/ «Eccomi!»./ Riprese:/ «Prendi tuo figlio,/ il tuo unigenito che ami,/ Isacco,/ va’ nel territorio di Mòria/ e offrilo in olocausto su di un monte/ che io ti indicherò».//
Abramo si alzò di buon mattino,/ sellò l’asino,/ prese con sé due servi e il figlio Isacco,/ spaccò la legna per l’olocausto/ e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato.// Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi/ e da lontano vide quel luogo.// Allora Abramo disse ai suoi servi:/ «Fermatevi qui con l’asino;/ io e il ragazzo andremo fin lassù,/ ci prostreremo e poi ritorneremo da voi».// Abramo prese la legna dell’olocausto/ e la caricò sul figlio Isacco,/ prese in mano il fuoco e il coltello,/ poi proseguirono tutti e due insieme.//
Isacco si rivolse al padre Abramo e disse:/ «Padre mio!»./ Rispose:/ «Eccomi,/ figlio mio»./ Riprese:/ «Ecco qui il fuoco e la legna,/ ma dov’è l’agnello per l’olocausto?».// Abramo rispose:/ «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto,/ figlio mio!».// Proseguirono tutti e due insieme./ Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato;/ qui Abramo costruì l’altare,/ collocò la legna,/ legò suo figlio Isacco/ e lo depose sull’altare,/ sopra la legna.// Poi Abramo stese la mano/ e prese il coltello per immolare suo figlio.//
Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo/ e gli disse:/ «Abramo,/ Abramo!».// Rispose:/ «Eccomi!»./ L’angelo disse:/ «Non stendere la mano contro il ragazzo/ e non fargli niente!/ Ora so che tu temi Dio/ e non mi hai rifiutato tuo figlio,/ il tuo unigenito».//
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete,/ impigliato con le corna in un cespuglio.// Abramo andò a prendere l’ariete/ e lo offrì in olocausto invece del figlio.//
Abramo chiamò quel luogo «Il Signore vede»;/ perciò oggi si dice:/ «Sul monte il Signore si fa vedere».//
L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta/ e disse:/ «Giuro per me stesso,/ oracolo del Signore:/ perché tu hai fatto questo/ e non hai risparmiato tuo figlio,/ il tuo unigenito,/ io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza,/ come le stelle del cielo/ e come la sabbia che è sul lido del mare;/ la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici.// Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra,/ perché tu hai obbedito alla mia voce».

Salmo responsoriale
Sal 15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Terza lettura
Es 14,15- 15,1

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Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ il Signore disse a Mosè:/ «Perché gridi verso di me?/ Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino.// Tu intanto alza il bastone,/ stendi la mano sul mare e dividilo,/ perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto.// Ecco,/ io rendo ostinato il cuore degli Egiziani,/ così che entrino dietro di loro/ e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito,/ sui suoi carri e sui suoi cavalieri.// Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore,/ quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone,/ i suoi carri e i suoi cavalieri».//
L’angelo di Dio,/ che precedeva l’accampamento d’Israele,/ cambiò posto e passò indietro.// Anche la colonna di nube si mosse/ e dal davanti passò dietro.// Andò a porsi tra l’accampamento degli Egiziani e quello d’Israele.// La nube era tenebrosa per gli uni,/ mentre per gli altri illuminava la notte;/ così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte.//
Allora Mosè stese la mano sul mare./ E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente,/ rendendolo asciutto;/ le acque si divisero.// Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto,/ mentre le acque erano per loro un muro/ a destra e a sinistra.// Gli Egiziani li inseguirono,/ e tutti i cavalli del faraone,/ i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro/ in mezzo al mare.//
Ma alla veglia del mattino il Signore,/ dalla colonna di fuoco e di nube,/ gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani/ e lo mise in rotta.// Frenò le ruote dei loro carri,/ così che a stento riuscivano a spingerle.// Allora gli Egiziani dissero:/ «Fuggiamo di fronte a Israele,/ perché il Signore combatte per loro/ contro gli Egiziani!».//
Il Signore disse a Mosè:/ «Stendi la mano sul mare:/ le acque si riversino sugli Egiziani,/ sui loro carri e i loro cavalieri».// Mosè stese la mano sul mare e il mare,/ sul far del mattino,/ tornò al suo livello consueto,/ mentre gli Egiziani,/ fuggendo,/ gli si dirigevano contro.// Il Signore li travolse così in mezzo al mare.// Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone,/ che erano entrati nel mare dietro a Israele:/ non ne scampò neppure uno.// Invece gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare,/ mentre le acque erano per loro un muro/ a destra e a sinistra.
In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l’Egitto, e il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosè suo servo.
Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:

Salmo responsoriale
Es 15,1-7a.17-18
Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria!

«Voglio cantare al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare,
il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!

Il Signore è un guerriero,
Signore è il suo nome.
I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare;
i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mar Rosso.

Gli abissi li ricoprirono,
sprofondarono come pietra.
La tua destra, Signore,
è gloriosa per la potenza,
la tua destra, Signore,
annienta il nemico.

Tu lo fai entrare e lo pianti
sul monte della tua eredità,
luogo che per tua dimora,
Signore, hai preparato,
santuario che le tue mani,
Signore, hanno fondato.
Il Signore regni
in eterno e per sempre!».

Quarta lettura
Is 54,5-14

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Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha avuto pietà di te

Dal libro del profeta Isaìa

Tuo sposo è il tuo creatore,/
Signore degli eserciti è il suo nome;/
tuo redentore è il Santo d’Israele,/
è chiamato Dio di tutta la terra.//

Come una donna abbandonata
e con l’animo afflitto,/ ti ha richiamata il Signore.//
Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?/
– dice il tuo Dio.//
Per un breve istante ti ho abbandonata,/
ma ti raccoglierò con immenso amore.//
In un impeto di collera/
ti ho nascosto per un poco il mio volto;/
ma con affetto perenne
ho avuto pietà di te,/
dice il tuo redentore,/ il Signore.//

Ora è per me come ai giorni di Noè,/
quando giurai/ che non avrei più riversato
le acque di Noè sulla terra;/
così ora giuro di non più adirarmi con te/
e di non più minacciarti.//
Anche se i monti si spostassero/ e i colli vacillassero,/
non si allontanerebbe da te il mio affetto,/
né vacillerebbe/ la mia alleanza di pace,/
dice il Signore/ che ti usa misericordia.//

Afflitta,/ percossa dal turbine,/ sconsolata,/
ecco io pongo sullo stibio le tue pietre/
e sugli zaffìri pongo le tue fondamenta.//
Farò di rubini la tua merlatura,/
le tue porte saranno di berilli,/
tutta la tua cinta/ sarà di pietre preziose.//

Tutti i tuoi figli/ saranno discepoli del Signore,/
grande sarà la prosperità dei tuoi figli;/
sarai fondata sulla giustizia.//
Tieniti lontana dall’oppressione,/ perché non dovrai temere,/
dallo spavento,/ perché non ti si accosterà.

Salmo responsoriale
Sal 29
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza;
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

Quinta lettura
Is 55,1-11

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Venite a me e vivrete; stabilirò per voi un’alleanza eterna

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:/
«O voi tutti assetati,/ venite all’acqua,/
voi che non avete denaro,/ venite;/
comprate e mangiate;/ venite,/ comprate
senza denaro,/ senza pagare,/ vino e latte./
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,/
il vostro guadagno/ per ciò che non sazia?/
Su,/ ascoltatemi e mangerete cose buone/
e gusterete cibi succulenti.//
Porgete l’orecchio e venite a me,/
ascoltate e vivrete.//
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,/
i favori assicurati a Davide.//
Ecco,/ l’ho costituito testimone fra i popoli,/
principe e sovrano sulle nazioni.//
Ecco,/ tu chiamerai gente che non conoscevi;/
accorreranno a te/ nazioni che non ti conoscevano
a causa del Signore,/ tuo Dio,/
del Santo d’Israele,/ che ti onora.//
Cercate il Signore,/ mentre si fa trovare,/
invocàtelo,/ mentre è vicino.//
L’empio abbandoni la sua via/
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;/
ritorni al Signore/ che avrà misericordia di lui/
e al nostro Dio/ che largamente perdona.//
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,/
le vostre vie/ non sono le mie vie./ Oracolo del Signore.//
Quanto il cielo sovrasta la terra,/
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,/
i miei pensieri/ sovrastano i vostri pensieri.//
Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo/
e non vi ritornano/ senza avere irrigato la terra,/
senza averla fecondata e fatta germogliare,/
perché dia il seme a chi semina/
e il pane a chi mangia,/
così sarà della mia parola/ uscita dalla mia bocca:/
non ritornerà a me senza effetto,/
senza aver operato ciò che desidero/
e senza aver compiuto/ ciò per cui l’ho mandata».

Salmo responsoriale
Is 12,2-6
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

Sesta lettura
Bar 3,9-15.32 – 4,4

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Cammina allo splendore della luce del Signore

Dal libro del profeta Baruc

Ascolta,/ Israele,/ i comandamenti della vita,/
porgi l’orecchio per conoscere la prudenza.//
Perché,/ Israele?/ Perché ti trovi in terra nemica/
e sei diventato vecchio in terra straniera?/
Perché ti sei contaminato con i morti/
e sei nel numero di quelli che scendono negli inferi?//
Tu hai abbandonato la fonte della sapienza!//
Se tu avessi camminato nella via di Dio,/
avresti abitato per sempre nella pace.//
Impara dov’è la prudenza,/
dov’è la forza,/ dov’è l’intelligenza,/
per comprendere anche/ dov’è la longevità e la vita,/
dov’è la luce degli occhi/ e la pace.//
Ma chi ha scoperto la sua dimora,/
chi è penetrato nei suoi tesori?//
Ma colui che sa tutto,/ la conosce/
e l’ha scrutata con la sua intelligenza,/
colui che ha formato la terra per sempre/
e l’ha riempita di quadrupedi,/
colui che manda la luce/ ed essa corre,/
l’ha chiamata,/ ed essa gli ha obbedito con tremore.//
Le stelle hanno brillato nei loro posti di guardia/
e hanno gioito;//
egli le ha chiamate ed hanno risposto:/ «Eccoci!»,/
e hanno brillato di gioia/ per colui che le ha create.//
Egli è il nostro Dio,/
e nessun altro può essere confrontato con lui.//
Egli ha scoperto ogni via della sapienza/
e l’ha data a Giacobbe,/ suo servo,/
a Israele,/ suo amato.//
Per questo è apparsa sulla terra/
e ha vissuto fra gli uomini.//
Essa è il libro dei decreti di Dio/
e la legge che sussiste in eterno;/
tutti coloro che si attengono ad essa avranno la vita,/
quanti l’abbandonano moriranno.//
Ritorna,/ Giacobbe,/ e accoglila,/
cammina allo splendore della sua luce.//
Non dare a un altro la tua gloria/
né i tuoi privilegi/ a una nazione straniera.//
Beati siamo noi,/ o Israele,/
perché ciò che piace a Dio/ è da noi conosciuto.

Salmo responsoriale
Sal 18
Signore, tu hai parole di vita eterna.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

Settima lettura
Ez 36,16-17a.18-28

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Vi aspergerò con acqua pura e vi darò un cuore nuovo

Dal libro del profeta Ezechièle

Mi fu rivolta questa parola del Signore:/
«Figlio dell’uomo,/ la casa d’Israele,/ quando abitava la sua terra,/ la rese impura con la sua condotta/ e le sue azioni.// Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese/ e per gli idoli con i quali l’avevano contaminato.// Li ho dispersi fra le nazioni/ e sono stati dispersi in altri territori:/ li ho giudicati secondo la loro condotta/ e le loro azioni.//
Giunsero fra le nazioni dove erano stati spinti/ e profanarono il mio nome santo,/ perché di loro si diceva:/ “Costoro sono il popolo del Signore/ e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese”.// Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo,/ che la casa d’Israele aveva profanato/ fra le nazioni presso le quali era giunta.//
Perciò annuncia alla casa d’Israele:/ “Così dice il Signore Dio:/ Io agisco non per riguardo a voi,/ casa d’Israele,/ ma per amore del mio nome santo,/ che voi avete profanato/ fra le nazioni presso le quali siete giunti.// Santificherò il mio nome grande,/ profanato fra le nazioni,/ profanato da voi in mezzo a loro.// Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore/ – oracolo del Signore Dio/ –, quando mostrerò la mia santità in voi/ davanti ai loro occhi.//
Vi prenderò dalle nazioni,/ vi radunerò da ogni terra/ e vi condurrò sul vostro suolo.// Vi aspergerò con acqua pura/ e sarete purificati;/ io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli;/ vi darò un cuore nuovo,/ metterò dentro di voi uno spirito nuovo,/ toglierò da voi il cuore di pietra/ e vi darò un cuore di carne.//
Porrò il mio spirito dentro di voi/ e vi farò vivere secondo le mie leggi/ e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme.// Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri;/ voi sarete il mio popolo/ e io sarò il vostro Dio”».

Salmo responsoriale
Sal 41
Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio.

L’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
quando verrò e vedrò
il volto di Dio? .

Avanzavo tra la folla,
la precedevo fino alla casa di Dio,
fra canti di gioia e di lode
di una moltitudine in festa.

Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all’altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

Oppure (quando si celebra il Battesimo):
Da Is 12, 1-6

Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele.

Epistola
Rm 6,3-11

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Cristo risorto dai morti non muore più.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù,/ siamo stati battezzati nella sua morte?//
Per mezzo del battesimo dunque/ siamo stati sepolti insieme a lui nella morte/ affinché,/ come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre,/ così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.// Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui/ a somiglianza della sua morte,/ lo saremo anche/ a somiglianza della sua risurrezione.//
Lo sappiamo:/ l’uomo vecchio che è in noi/ è stato crocifisso con lui,/ affinché fosse reso inefficace/ questo corpo di peccato,/ e noi non fossimo più schiavi del peccato.// Infatti chi è morto,/ è liberato dal peccato.//
Ma se siamo morti con Cristo,/ crediamo che anche vivremo con lui,/ sapendo che Cristo,/ risorto dai morti,/ non muore più;/ la morte non ha più potere su di lui.// Infatti egli morì,/ e morì per il peccato una volta per tutte;/ ora invece vive,/ e vive per Dio.// Così anche voi consideratevi morti al peccato,/ ma viventi per Dio,/ in Cristo Gesù.

Salmo responsoriale
Sal 117
Alleluia, alleluia, alleluia.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

Vangelo
Mc 16,1-7

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Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Passato il sabato,/ Maria di Màgdala,/ Maria madre di Giacomo/ e Salòme comprarono oli aromatici per andare a ungerlo.// Di buon mattino,/ il primo giorno della settimana,/vennero al sepolcro al levare del sole.//

Dicevano tra loro:/ «Chi ci farà rotolare via la pietra/ dall’ingresso del sepolcro?».// Alzando lo sguardo,/ osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare,/ benché fosse molto grande.//

Entrate nel sepolcro,/ videro un giovane,/ seduto sulla destra,/ vestito d’una veste bianca,/ ed ebbero paura.// Ma egli disse loro:/ «Non abbiate paura!/ Voi cercate Gesù Nazareno,/ il crocifisso.// È risorto,/ non è qui.// Ecco il luogo dove l’avevano posto.// Ma andate,/ dite ai suoi discepoli e a Pietro:/ “Egli vi precede in Galilea.// Là lo vedrete,/ come vi ha detto”».

28 febbraio 2016 – III di Quaresima – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Es 3,1-8.13-15

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Io-Sono mi ha mandato a voi.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro,/ suo suocero,/ sacerdote di Madian,/ condusse il bestiame oltre il deserto/ e arrivò al monte di Dio,/ l’Oreb.//
L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco/ dal mezzo di un roveto.// Egli guardò ed ecco:/ il roveto ardeva per il fuoco,/ ma quel roveto non si consumava.//
Mosè pensò:/ «Voglio avvicinarmi/ a osservare questo grande spettacolo:/ perché il roveto non brucia?».// Il Signore vide che si era avvicinato per guardare;/ Dio gridò a lui dal roveto:/ «Mosè, Mosè!»./ Rispose:/ «Eccomi!».// Riprese:/ «Non avvicinarti oltre!/ Togliti i sandali dai piedi,/ perché il luogo sul quale tu stai/ è suolo santo!».// E disse:/ «Io sono il Dio di tuo padre,/ il Dio di Abramo,/ il Dio di Isacco,/ il Dio di Giacobbe».// Mosè allora si coprì il volto,/ perché aveva paura di guardare verso Dio.//
Il Signore disse:/ «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto/ e ho udito il suo grido/ a causa dei suoi sovrintendenti:/ conosco le sue sofferenze.// Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto/ e per farlo salire da questa terra/ verso una terra bella e spaziosa,/ verso una terra dove scorrono latte e miele».//
Mosè disse a Dio:/ «Ecco,/ io vado dagli Israeliti e dico loro:/ “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”.// Mi diranno:/ “Qual è il suo nome?”./ E io che cosa risponderò loro?».//
Dio disse a Mosè:/ «Io sono colui che sono!»./ E aggiunse:/ «Così dirai agli Israeliti:/ “Io Sono/ mi ha mandato a voi”».// Dio disse ancora a Mosè:/ «Dirai agli Israeliti:/ “Il Signore,/ Dio dei vostri padri,/ Dio di Abramo,/ Dio di Isacco,/ Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”.// Questo è il mio nome per sempre;/ questo è il titolo con cui sarò ricordato/ di generazione in generazione».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 102

Rit.:Il Signore ha pietà del suo popolo.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.

Seconda lettura
1Cor 10,1-6.10-12

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La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammonimento.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Non voglio che ignoriate,/ fratelli,/ che i nostri padri furono tutti sotto la nube,/ tutti attraversarono il mare,/ tutti furono battezzati in rapporto a Mosè/ nella nube e nel mare,/ tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale,/ tutti bevvero la stessa bevanda spirituale:/ bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava,/ e quella roccia era il Cristo.// Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio/ e perciò furono sterminati nel deserto.//
Ciò avvenne come esempio per noi,/ perché non desiderassimo cose cattive,/ come essi le desiderarono.//
Non mormorate,/ come mormorarono alcuni di loro,/ e caddero vittime dello sterminatore.// Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio,/ e sono state scritte per nostro ammonimento,/ di noi/ per i quali è arrivata la fine dei tempi.// Quindi,/ chi crede di stare in piedi,/ guardi di non cadere.

 

Canto al Vangelo (Mt 4,17)
Rit. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Convertitevi, dice il Signore,
il regno dei cieli è vicino.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

 

Vangelo
Lc 13,1-9

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Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo/ si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei,/ il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere/ insieme a quello dei loro sacrifici.// Prendendo la parola,/ Gesù disse loro:/ «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei,/ per aver subito tale sorte?// No,/ io vi dico,/ ma se non vi convertite,/ perirete tutti allo stesso modo.// O quelle diciotto persone,/ sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise,/ credete che fossero più colpevoli/ di tutti gli abitanti di Gerusalemme?// No,/ io vi dico,/ ma se non vi convertite,/ perirete tutti allo stesso modo».//
Diceva anche questa parabola:/ «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna/ e venne a cercarvi frutti,/ ma non ne trovò.// Allora disse al vignaiolo:/ “Ecco,/ sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero,/ ma non ne trovo.// Tàglialo dunque!// Perché deve sfruttare il terreno?”.// Ma quello gli rispose:/ “Padrone,/ lascialo ancora quest’anno,/ finché gli avrò zappato attorno/ e avrò messo il concime.// Vedremo se porterà frutti per l’avvenire;// se no,/ lo taglierai”».

25 dicembre 2015 – Natale del Signore – Messa del giorno – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 52,7-10

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Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

 

Dal libro del profeta Isaìa

Come sono belli sui monti/
i piedi del messaggero che annuncia la pace,/
del messaggero di buone notizie/ che annuncia la salvezza,/
che dice a Sion:/ «Regna il tuo Dio».//
Una voce!/ Le tue sentinelle alzano la voce,/
insieme esultano,/
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.//
Prorompete insieme in canti di gioia,/
rovine di Gerusalemme,/
perché il Signore ha consolato il suo popolo,/
ha riscattato Gerusalemme.//
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;/
tutti i confini della terra vedranno/
la salvezza del nostro Dio.

 

Salmo responsoriale
Sal 97

Rit.:Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.

 

 

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

 

Seconda lettura
Eb 1,1-6

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Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

 

Dalla lettera agli Ebrei

Dio,/ che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi/ aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,/ ultimamente,/ in questi giorni,/ ha parlato a noi per mezzo del Figlio,/ che ha stabilito erede di tutte le cose/ e mediante il quale ha fatto anche il mondo.//
Egli è irradiazione della sua gloria/ e impronta della sua sostanza,/ e tutto sostiene con la sua parola potente.// Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati,/ sedette alla destra della maestà/ nell’alto dei cieli,/ divenuto tanto superiore agli angeli/ quanto più eccellente del loro/ è il nome che ha ereditato.//
Infatti,/ a quale degli angeli Dio ha mai detto:/ «Tu sei mio figlio,/ oggi ti ho generato»?// e ancora:/ «Io sarò per lui padre/ ed egli sarà per me figlio»?// Quando invece introduce il primogenito nel mondo,/ dice:/ «Lo adorino/ tutti gli angeli di Dio».

 

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite tutti ad adorare il Signore;
oggi una splendida luce è discesa sulla terra.
Alleluia.

 

Vangelo
Gv 1,1-18

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Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

 

 

In principio era il Verbo,/
e il Verbo era presso Dio/
e il Verbo era Dio.//
Egli era,/ in principio,/ presso Dio:/
tutto è stato fatto per mezzo di lui/
e senza di lui nulla è stato fatto/ di ciò che esiste.//
In lui era la vita/
e la vita era la luce degli uomini;/
la luce splende nelle tenebre/
e le tenebre non l’hanno vinta.//
Venne un uomo mandato da Dio:/
il suo nome era Giovanni.//
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,/
perché tutti credessero per mezzo di lui.//
Non era lui la luce,/
ma doveva dare testimonianza alla luce.//
Veniva nel mondo la luce vera,/
quella che illumina ogni uomo.//
Era nel mondo/
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;/
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.//
Venne fra i suoi,/
e i suoi non lo hanno accolto.//
A quanti però lo hanno accolto/
ha dato potere di diventare figli di Dio:/
a quelli che credono nel suo nome,/
i quali,/ non da sangue/
né da volere di carne/
né da volere di uomo,/
ma da Dio/ sono stati generati.//
E il Verbo si fece carne/
e venne ad abitare in mezzo a noi;/
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,/
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,/
pieno di grazia/ e di verità.//
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:/
«Era di lui/ che io dissi:/
Colui che viene dopo di me/
è avanti a me,/
perché era prima di me».//
Dalla sua pienezza/
noi tutti abbiamo ricevuto:/
grazia su grazia.//
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,/
la grazia e la verità/ vennero per mezzo di Gesù Cristo.//
Dio,/ nessuno lo ha mai visto:/
il Figlio unigenito,/ che è Dio/
ed è nel seno del Padre,/
è lui/ che lo ha rivelato.

25 dicembre 2015 – Natale del Signore – Messa dell’Aurora – Letture in audio mp3

 

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Prima lettura
Is 62,11-12


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Ecco, arriva il tuo Salvatore.

Dal libro del profeta Isaìa

Ecco ciò che il Signore fa sentire/
all’estremità della terra:/
«Dite alla figlia di Sion:/
Ecco,/ arriva il tuo salvatore;/
ecco,/ egli ha con sé il premio

e la sua ricompensa lo precede.//

Li chiameranno Popolo santo,/
Redenti del Signore.//
E tu sarai chiamata Ricercata,/
Città non abbandonata».

Salmo responsoriale
Sal 96

Rit.: Oggi la luce risplende su di noi.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Annunciano i cieli la sua giustizia
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.

Seconda lettura
Tt 3,4-7

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Ci ha salvati per la sua misericordia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito

Figlio mio,/
quando apparvero la bontà di Dio,/ salvatore nostro,/
e il suo amore per gli uomini,/
egli ci ha salvati,/
non per opere giuste da noi compiute,/
ma per la sua misericordia,/
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,/
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza/
per mezzo di Gesù Cristo,/ salvatore nostro,/
affinché,/ giustificati per la sua grazia,/
diventassimo,/ nella speranza,/ eredi della vita eterna.

Canto al Vangelo (Lc 2,14)
Alleluia, alleluia.
Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama.
Alleluia.

Vangelo
Lc 2,15-20

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I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.

Dal Vangelo secondo Luca

 

Appena gli angeli si furono allontanati da loro,/ verso il cielo,/ i pastori dicevano l’un l’altro:/ «Andiamo dunque fino a Betlemme,/ vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».//
Andarono,/ senza indugio,/ e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino,/ adagiato nella mangiatoia.// E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano/ si stupirono delle cose dette loro dai pastori./ Maria,/ da parte sua,/ custodiva tutte queste cose,/ meditandole nel suo cuore.//
I pastori se ne tornarono,/ glorificando e lodando Dio/ per tutto quello che avevano udito e visto,/ com’era stato detto loro.

22 febbraio 2015 – I di Quaresima – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Gen 9,8-15


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L’alleanza fra Dio e Noè liberato dalle acque del diluvio.

Dal libro della Gènesi

Dio disse a Noè/ e ai suoi figli con lui:/ «Quanto a me,/ ecco io stabilisco la mia alleanza con voi/ e con i vostri discendenti dopo di voi,/ con ogni essere vivente che è con voi,/ uccelli,/ bestiame e animali selvatici,/ con tutti gli animali che sono usciti dall’arca,/ con tutti gli animali della terra.// Io stabilisco la mia alleanza con voi:/ non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio,/ né il diluvio/ devasterà più la terra».//
Dio disse:/
«Questo è il segno dell’alleanza,/
che io pongo tra me e voi/
e ogni essere vivente che è con voi,/
per tutte le generazioni future.//
Pongo il mio arco sulle nubi,/
perché sia il segno dell’alleanza/
tra me e la terra.//
Quando ammasserò le nubi sulla terra/
e apparirà l’arco sulle nubi,/
ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi/
e ogni essere che vive in ogni carne,/
e non ci saranno più le acque per il diluvio,/
per distruggere ogni carne».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 24

Rit.:Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Seconda lettura
1Pt 3,18-22

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Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi,/ Cristo è morto una volta per sempre per i peccati,/ giusto per gli ingiusti,/ per ricondurvi a Dio;// messo a morte nel corpo,/ ma reso vivo nello spirito.// E nello spirito andò a portare l’annuncio/ anche alle anime prigioniere,/ che un tempo avevano rifiutato di credere,/ quando Dio,/ nella sua magnanimità,/ pazientava nei giorni di Noè,/ mentre si fabbricava l’arca,/ nella quale poche persone,/ otto in tutto,/ furono salvate per mezzo dell’acqua.//
Quest’acqua,/ come immagine del battesimo,/ ora salva anche voi;/ non porta via la sporcizia del corpo,/ ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio/ da parte di una buona coscienza,/ in virtù della risurrezione di Gesù Cristo.// Egli è alla destra di Dio,/ dopo essere salito al cielo/ e aver ottenuto la sovranità sugli angeli,/ i Principati/ e le Potenze.

Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo
Mc 1,12-15

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Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ lo Spirito sospinse Gesù nel deserto/ e nel deserto rimase quaranta giorni,/ tentato da Satana.// Stava con le bestie selvatiche/ e gli angeli lo servivano.//
Dopo che Giovanni fu arrestato,/ Gesù andò nella Galilea,/ proclamando il vangelo di Dio,/ e diceva:/ «Il tempo è compiuto/ e il regno di Dio è vicino;/ convertitevi/ e credete nel Vangelo».

21 aprile 2013 – IV di Pasqua – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 13,14.43-52

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Ecco, noi ci rivolgiamo ai pagani.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni,/ Paolo e Bàrnaba,/ proseguendo da Perge,/ arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia,/ e,/ entrati nella sinagoga nel giorno di sabato,/ sedettero.//
Molti Giudei e prosèliti credenti in Dio/ seguirono Paolo e Bàrnaba/ ed essi,/ intrattenendosi con loro,// cercavano di persuaderli a perseverare/ nella grazia di Dio.//
Il sabato seguente/ quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore.// Quando videro quella moltitudine,/ i Giudei furono ricolmi di gelosia/ e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo.// Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono:/ «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio,/ ma poiché la respingete/ e non vi giudicate degni della vita eterna,/ ecco:/ noi ci rivolgiamo ai pagani.// Così infatti ci ha ordinato il Signore:/ “Io ti ho posto per essere luce delle genti,/ perché tu porti la salvezza/ sino all’estremità della terra”».//
Nell’udire ciò,/ i pagani si rallegravano/ e glorificavano la parola del Signore,/ e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero.// La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione.// Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà/ e i notabili della città/ e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba/ e li cacciarono dal loro territorio.// Allora essi,/ scossa contro di loro la polvere dei piedi,/ andarono a Icònio.// I discepoli erano pieni di gioia/ e di Spirito Santo.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 99

Rit.:Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Seconda lettura
Ap 7,9.14-17

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L’Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io,/ Giovanni,/ vidi:/ ecco,/ una moltitudine immensa,/ che nessuno poteva contare,/ di ogni nazione,/ tribù,/ popolo e lingua.// Tutti stavano in piedi davanti al trono/ e davanti all’Agnello,/ avvolti in vesti candide,/ e tenevano rami di palma/ nelle loro mani.//
E uno degli anziani disse:/ «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione/ e che hanno lavato le loro vesti,/ rendendole candide col sangue dell’Agnello.// Per questo stanno davanti al trono di Dio/ e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio;/ e Colui che siede sul trono/ stenderà la sua tenda sopra di loro.//
Non avranno più fame né avranno più sete,/
non li colpirà il sole né arsura alcuna,/
perché l’Agnello,/ che sta in mezzo al trono,/
sarà il loro pastore/
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.//
E Dio asciugherà ogni lacrima/ dai loro occhi».

 

Canto al Vangelo (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

 

Vangelo
Gv 10,27-30

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Alle mie pecore io do la vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù disse:/ «Le mie pecore ascoltano la mia voce/ e io le conosco/ ed esse mi seguono.//
Io do loro la vita eterna/ e non andranno perdute in eterno/ e nessuno le strapperà dalla mia mano.//
Il Padre mio,/ che me le ha date,/ è più grande di tutti/ e nessuno può strapparle dalla mano del Padre.// Io e il Padre siamo una cosa sola».

14 aprile 2013 – III di Pasqua – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 5,27-32.40-41

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Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni,/ il sommo sacerdote interrogò gli apostoli dicendo:/ «Non vi avevamo espressamente proibito/ di insegnare in questo nome?// Ed ecco,/ avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento/ e volete far ricadere su di noi/ il sangue di quest’uomo».//
Rispose allora Pietro/ insieme agli apostoli:/ «Bisogna obbedire a Dio/ invece che agli uomini.// Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù,/ che voi avete ucciso appendendolo a una croce.// Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore,/ per dare a Israele conversione/ e perdono dei peccati.// E di questi fatti siamo testimoni/ noi e lo Spirito Santo,/ che Dio ha dato/ a quelli che gli obbediscono».//
Fecero flagellare [gli apostoli]/ e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù.// Quindi li rimisero in libertà./ Essi allora se ne andarono via dal Sinedrio,/ lieti di essere stati giudicati degni/ di subire oltraggi/ per il nome di Gesù.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 29

Rit.:Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

Seconda lettura
Ap 5,11-14

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L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io,/ Giovanni,/ vidi,/ e udii voci di molti angeli/ attorno al trono e agli esseri viventi/ e agli anziani.// Il loro numero era miriadi di miriadi/ e migliaia di migliaia/ e dicevano a gran voce:/
«L’Agnello,/ che è stato immolato,/
è degno di ricevere potenza e ricchezza,/
sapienza e forza,/
onore,/ gloria e benedizione».//
Tutte le creature nel cielo e sulla terra,/ sotto terra e nel mare,/ e tutti gli esseri che vi si trovavano,/ udii che dicevano:/
«A Colui che siede sul trono e all’Agnello/
lode,/ onore,/ gloria e potenza,/
nei secoli dei secoli».//
E i quattro esseri viventi dicevano:/ «Amen».// E gli anziani/ si prostrarono in adorazione.

 

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,
e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.
Alleluia.


Vangelo
Gv 21,1-19

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Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli/ sul mare di Tiberìade.// E si manifestò così:/ si trovavano insieme Simon Pietro,/ Tommaso detto Dìdimo,/ Natanaèle di Cana di Galilea,/ i figli di Zebedèo/ e altri due discepoli.// Disse loro Simon Pietro:/ «Io vado a pescare».// Gli dissero:/ «Veniamo anche noi con te».// Allora uscirono/ e salirono sulla barca;// ma quella notte/ non presero nulla.//
Quando già era l’alba,/ Gesù stette sulla riva,/ ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.// Gesù disse loro:/ «Figlioli,/ non avete nulla da mangiare?».// Gli risposero:/ «No».// Allora egli disse loro:/ «Gettate la rete dalla parte destra della barca/ e troverete».// La gettarono/ e non riuscivano più a tirarla su/ per la grande quantità di pesci.// Allora quel discepolo che Gesù amava/ disse a Pietro:/ «È il Signore!».// Simon Pietro,/ appena udì che era il Signore,/ si strinse la veste attorno ai fianchi,/ perché era svestito,/ e si gettò in mare.// Gli altri discepoli invece vennero con la barca,/ trascinando la rete piena di pesci:// non erano infatti lontani da terra/ se non un centinaio di metri.//
Appena scesi a terra,/ videro un fuoco di brace con del pesce sopra,/ e del pane.// Disse loro Gesù:/ «Portate un po’ del pesce che avete preso ora».// Allora Simon Pietro salì nella barca/ e trasse a terra la rete/ piena di centocinquantatré grossi pesci.// E benché fossero tanti,/ la rete non si squarciò.// Gesù disse loro:/ «Venite a mangiare».// E nessuno dei discepoli osava domandargli:/ «Chi sei?»,/ perché sapevano bene che era il Signore.// Gesù si avvicinò,/ prese il pane e lo diede loro,/ e così pure il pesce.// Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli,/ dopo essere risorto dai morti.//
Quand’ebbero mangiato,/ Gesù disse a Simon Pietro:/ «Simone,/ figlio di Giovanni,/ mi ami più di costoro?».// Gli rispose:/ «Certo,/ Signore,/ tu lo sai che ti voglio bene».// Gli disse:/ «Pasci i miei agnelli».// Gli disse di nuovo,/ per la seconda volta:/ «Simone,/ figlio di Giovanni,/ mi ami?».// Gli rispose:/ «Certo,/ Signore,/ tu lo sai che ti voglio bene».// Gli disse:/ «Pascola le mie pecore».// Gli disse per la terza volta:/ «Simone,/ figlio di Giovanni,/ mi vuoi bene?».// Pietro rimase addolorato/ che per la terza volta gli domandasse:/ «Mi vuoi bene?»,/ e gli disse:/ «Signore,/ tu conosci tutto;// tu sai che ti voglio bene».// Gli rispose Gesù:/ «Pasci le mie pecore.// In verità,/ in verità io ti dico:/ quando eri più giovane ti vestivi da solo/ e andavi dove volevi;// ma quando sarai vecchio/ tenderai le tue mani,/ e un altro ti vestirà/ e ti porterà dove tu non vuoi».// Questo disse/ per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.// E,/ detto questo,/ aggiunse:/ «Seguimi».

Atti degli Apostoli in mp3 – Integrale

Abbiamo pubblicato nella sezione “Bibbia in mp3” la lettura integrale degli Atti degli Apostoli, suddivisa nei 28 capitoli. Ogni lettura della Parola di Dio è soprattutto “ascolto”, e dobbiamo recuperare la dimensione “fisica” della lettura, che deve essere lettura vocale oltre che mentale. L’ascolto della Parola comincia anche così, da questo poco, a tornare “atto”, gesto concreto che cambia il cuore.