22 giugno 2008 – XIIma domenica del Tempo Ordinario – 62

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Prima lettura – Audio
Ger 20,10-13

Ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.

Dal libro del profeta Geremìa

Sentivo la calunnia di molti:/
«Terrore all’intorno!/
Denunciatelo!// Sì,/ lo denunceremo».//
Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:/
«Forse si lascerà trarre in inganno,/
così noi prevarremo su di lui,/
ci prenderemo la nostra vendetta».// 
Ma il Signore è al mio fianco/ come un prode valoroso,/
per questo/ i miei persecutori vacilleranno/
e non potranno prevalere;/
arrossiranno perché non avranno successo,/
sarà una vergogna eterna/ e incancellabile.//
Signore degli eserciti,/ che provi il giusto,/
che vedi il cuore e la mente,/
possa io vedere/ la tua vendetta su di loro,/
poiché a te/ ho affidato la mia causa!//
Cantate inni al Signore,/
lodate il Signore,/
perché ha liberato la vita del povero/
dalle mani dei malfattori.

Salmo responsoriale
(di norma dve venire eseguito in canto)
Sal 68

Rit.:Nella tua grande bontà rispondimi, o Dio.

Per te io sopporto l’insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.

Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.
Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.

Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
non disprezza i suoi che sono prigionieri.
A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brùlica in essi.

Seconda lettura – Audio
Rm 5,12-15

Il dono di grazia non è come la caduta.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ come a causa di un solo uomo/ il peccato è entrato nel mondo/ e,/ con il peccato,/ la morte,/ così in tutti gli uomini/ si è propagata la morte,/ poiché tutti/ hanno peccato.//
Fino alla Legge infatti/ c’era il peccato nel mondo/ e,/ anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge,/ la morte regnò/ da Adamo fino a Mosè/ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo,/ il quale è figura/ di colui che doveva venire.//
Ma il dono di grazia non è come la caduta:/ se infatti per la caduta di uno solo/ tutti morirono,/ molto di più la grazia di Dio,/ e il dono concesso/ in grazia del solo uomo Gesù Cristo,/ si sono riversati in abbondanza su tutti.

Vangelo – Audio
Mt 10,26-33

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

15 giugno 2008 – XIma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 60

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Il commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Es 19,2-6a

Sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ gli Israeliti,/ levate le tende da Refidìm,/ giunsero al deserto del Sinai,/ dove si accamparono;// Israele si accampò davanti al monte.//
Mosè salì verso Dio,/ e il Signore lo chiamò dal monte,/ dicendo:/ «Questo dirai alla casa di Giacobbe/ e annuncerai agli Israeliti:/ “Voi stessi avete visto/ ciò che io ho fatto all’Egitto/ e come ho sollevato voi su ali di aquile/ e vi ho fatti venire fino a me.// Ora,/ se darete ascolto alla mia voce/ e custodirete la mia alleanza,/ voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli;/ mia infatti è tutta la terra!// Voi sarete per me/ un regno di sacerdoti/ e una nazione santa”». 

 

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 99

Rit.:Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Seconda letturaAudio
Rm 5,6-11

Se siamo stati riconciliati per mezzo della morte del Figlio, molto più saremo salvati mediante la sua vita.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ quando eravamo ancora deboli,/ nel tempo stabilito/ Cristo morì per gli empi.//
Ora,/ a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto;/ forse qualcuno/ oserebbe morire per una persona buona.// Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi/ nel fatto che,/ mentre eravamo ancora peccatori,/ Cristo è morto per noi.//
A maggior ragione ora,/ giustificati nel suo sangue,/ saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.// Se infatti,/ quand’eravamo nemici,/ siamo stati riconciliati con Dio/ per mezzo della morte del Figlio suo,/ molto più,/ ora che siamo riconciliati,/ saremo salvati mediante la sua vita.// Non solo,/ ma ci gloriamo pure in Dio,/ per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,/ grazie al quale ora/ abbiamo ricevuto la riconciliazione.

Vangelo – Audio
Mt 9,36-10,8

Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, li mandò.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

8 giugno 2008 – Xa domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 59

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

 

Prima lettura – Audio
Os 6,3-6

Voglio l’amore e non il sacrificio.

Dal libro del profeta Osèa

Affrettiamoci a conoscere il Signore,/
la sua venuta/ è sicura come l’aurora.//
Verrà a noi/ come la pioggia d’autunno,/
come la pioggia di primavera/ che feconda la terra.//
Che dovrò fare per te,/ Èfraim,/
che dovrò fare per te,/ Giuda?/
Il vostro amore/ è come una nube del mattino,/
come la rugiada che all’alba svanisce.// 
Per questo li ho abbattuti/ per mezzo dei profeti,/
li ho uccisi/ con le parole della mia bocca/
e il mio giudizio/ sorge come la luce:/
poiché voglio l’amore/ e non il sacrificio,/
la conoscenza di Dio/ più degli olocausti.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 49

Rit.:Chi cammina per la retta via vedrà la salvezza di Dio.

Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente:
«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Se avessi fame, non te lo direi:
mio è il mondo e quanto contiene.
Mangerò forse la carne dei tori?
Berrò forse il sangue dei capri?

Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell’angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria».

Seconda lettura – Audio
Rm 4,18-25

Si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ Abramo credette,/ saldo nella speranza/ contro ogni speranza,/ e così divenne padre di molti popoli,/ come gli era stato detto:/ «Così sarà/ la tua discendenza».//
Egli non vacillò nella fede,/ pur vedendo già come morto il proprio corpo/ – aveva circa cento anni/ – e morto/ il seno di Sara.// Di fronte alla promessa di Dio/ non esitò per incredulità,/ ma si rafforzò nella fede/ e diede gloria a Dio,/ pienamente convinto/ che quanto egli aveva promesso/ era anche capace/ di portarlo a compimento.// Ecco perché/ gli fu accreditato come giustizia.//
E non soltanto per lui/ è stato scritto che gli fu accreditato,/ ma anche per noi,/ ai quali deve essere accreditato:/ a noi che crediamo/ in colui che ha risuscitato dai morti/ Gesù nostro Signore,/ il quale è stato consegnato alla morte/ a causa delle nostre colpe/ ed è stato risuscitato/ per la nostra giustificazione.

Vangelo – Audio
Mt 9,9-13

Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

1 giugno 2008 – IX domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 58

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Dt 11,18.26-28.32

Io pongo davanti a voi benedizione e maledizione.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè/ parlò al popolo dicendo:/
«Porrete nel cuore e nell’anima/ queste mie parole;/ ve le legherete alla mano come un segno/ e le terrete come un pendaglio/ tra gli occhi.//
Vedete,/ io pongo oggi davanti a voi/ benedizione e maledizione:/ la benedizione,/ se obbedirete ai comandi del Signore,/ vostro Dio,/ che oggi vi do;// la maledizione,/ se non obbedirete ai comandi del Signore,/ vostro Dio,/ e se vi allontanerete dalla via/ che oggi vi prescrivo,/ per seguire dèi stranieri,/ che voi/ non avete conosciuto.//
Avrete cura/ di mettere in pratica/ tutte le leggi e le norme/ che oggi io pongo/ dinanzi a voi».

Salmo responsoriale
Sal 30
(di norma deve venire eseguito in canto)

Rit.:Sei tu, Signore, per me una roccia di rifugio.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
difendimi per la tua giustizia.
Tendi a me il tuo orecchio,
vieni presto a liberarmi.

Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Siate forti, rendete saldo il vostro cuore,
voi tutti che sperate nel Signore.

Seconda lettura – Audio
Rm 3,21-25a.28

L’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.

(la sottolineatura indica una particolare accentuazione della parola)

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ ora,/ indipendentemente dalla Legge,/ si è manifestata la giustizia di Dio,/ testimoniata dalla Legge/ e dai Profeti:/ giustizia di Dio/ per mezzo della fede in Gesù Cristo,/ per tutti quelli che credono.//
Infatti non c’è differenza,/ perché tutti hanno peccato/ e sono privi della gloria di Dio,/ ma sono giustificati gratuitamente/ per la sua grazia,/ per mezzo della redenzione/ che è in Cristo Gesù.// È lui/ che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione,/ per mezzo della fede,/ nel suo sangue.//
Noi riteniamo infatti/ che l’uomo è giustificato per la fede,/ indipendentemente/ dalle opere della Legge.

Vangelo – Audio
Mt 7,21-27

La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
In quel giorno molti mi diranno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi? Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

25 maggio 2008 – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo – Anno A – 56

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Dt 8,2-3.14-16

Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè/ parlò al popolo dicendo:/
«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore,/ tuo Dio,/ ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto,/ per umiliarti/ e metterti alla prova,/ per sapere quello che avevi nel cuore,/ se tu avresti osservato o no/ i suoi comandi.//
Egli dunque ti ha umiliato,/ ti ha fatto provare la fame,/ poi ti ha nutrito di manna,/ che tu non conoscevi/ e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto,/ per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane,/ ma che l’uomo vive/ di quanto esce dalla bocca del Signore.//
Non dimenticare il Signore,/ tuo Dio,/ che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto,/ dalla condizione servile;/ che ti ha condotto per questo deserto/ grande e spaventoso,/ luogo di serpenti velenosi/ e di scorpioni,/ terra assetata,/ senz’acqua;/ che ha fatto sgorgare per te/ l’acqua dalla roccia durissima;/ che nel deserto ti ha nutrito di manna/ sconosciuta ai tuoi padri».

Salmo responsoriale
Sal 147

Rit.:Loda il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Seconda lettura – Audio
1Cor 10,16-17

Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo,/ non è forse comunione/ con il sangue di Cristo?// E il pane che noi spezziamo,/ non è forse comunione/ con il corpo di Cristo?//
Poiché vi è un solo pane,/ noi siamo,/ benché molti,/ un solo corpo:/ tutti infatti/partecipiamo all’unico pane.

Vangelo – Audio
Gv 6,51-58

La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

18 maggio 2008 – Santissima Trinit

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Il commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Es 34,4-6.8-9

Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ Mosè si alzò di buon mattino/ e salì sul monte Sinai,/ come il Signore gli aveva comandato,/ con le due tavole di pietra in mano.//
Allora il Signore scese nella nube,/ si fermò là presso di lui/ e proclamò il nome del Signore.// Il Signore passò davanti a lui,/ proclamando:/ «Il Signore,/ il Signore,/ Dio misericordioso e pietoso,/ lento all’ira/ e ricco di amore e di fedeltà».//
Mosè si curvò in fretta fino a terra/ e si prostrò.// Disse:/ «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi,/ Signore,/ che il Signore cammini in mezzo a noi./ Sì,/ è un popolo di dura cervìce,/ ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato:/ fa’ di noi/ la tua eredità».

Salmo responsoriale
Dn 3,52-56

Rit.:A te la lode e la gloria nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi
e siedi sui cherubini.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo.

Seconda lettura Audio
2Cor 13,11-13

La grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ siate gioiosi,/ tendete alla perfezione,/ fatevi coraggio a vicenda,/ abbiate gli stessi sentimenti,/ vivete in pace/ e il Dio dell’amore e della pace/ sarà con voi.//
Salutatevi a vicenda con il bacio santo./ Tutti i santi vi salutano./
La grazia del Signore Gesù Cristo,/ l’amore di Dio/ e la comunione dello Spirito Santo/ siano con tutti voi.

Vangelo – Audio
Gv 3,16-18

Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

11 maggio 2008 – Pentecoste – Anno A – 54

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Foglietto delle Famiglie della Visitazione

Prima lettura – Audio
At 2,1-11

Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.

Dagli Atti degli Apostoli

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste,/ si trovavano tutti insieme/ nello stesso luogo.// Venne all’improvviso dal cielo un fragore,/ quasi un vento che si abbatte impetuoso,/ e riempì tutta la casa/ dove stavano.// Apparvero loro lingue/ come di fuoco,/ che si dividevano,/ e si posarono su ciascuno di loro,/ e tutti furono colmati di Spirito Santo/ e cominciarono a parlare in altre lingue,/ nel modo in cui lo Spirito/ dava loro il potere di esprimersi.//
Abitavano allora a Gerusalemme/ Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo./ A quel rumore,/ la folla si radunò/ e rimase turbata,/ perché ciascuno li udiva parlare/ nella propria lingua.// Erano stupiti/ e,/ fuori di sé per la meraviglia,/ dicevano:/ «Tutti costoro che parlano/ non sono forse Galilei?// E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa?/ Siamo Parti,/ Medi,/ Elamìti;/ abitanti della Mesopotàmia,/ della Giudea e della Cappadòcia,/ del Ponto e dell’Asia,/ della Frìgia e della Panfìlia,/ dell’Egitto/ e delle parti della Libia vicino a Cirène,/ Romani qui residenti,/ Giudei e prosèliti,/ Cretesi e Arabi,/ e li udiamo parlare nelle nostre lingue/ delle grandi opere di Dio».

Salmo responsoriale

(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 103

Rit.:Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Seconda lettura – Audio
1Cor 12,3b-7.12-13

Noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ nessuno può dire:/ «Gesù è Signore!»,/ se non sotto l’azione dello Spirito Santo.//
Vi sono diversi carismi,/ ma uno solo è lo Spirito;/ vi sono diversi ministeri,/ ma uno solo è il Signore;/ vi sono diverse attività,/ ma uno solo è Dio,/ che opera tutto in tutti.// A ciascuno/ è data una manifestazione particolare dello Spirito/ per il bene comune.//
Come infatti il corpo è uno solo/ e ha molte membra,/ e tutte le membra del corpo,/ pur essendo molte,/ sono un corpo solo,/ così anche il Cristo.// Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo,/ Giudei o Greci,/ schiavi o liberi;/ e tutti siamo stati dissetati/ da un solo Spirito.

 

Vangelo
Gv 20,19-23
Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni Audio

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

4 maggio 2008 – Ascensione del Signore – Anno A – 53

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Foglietto delle Famiglie della Visitazione

Prima lettura – Audio
At 1,1-11

Fu elevato in alto sotto i loro occhi.

Dagli Atti degli Apostoli

Nel primo racconto,/ o Teòfilo,/ ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò/ dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo,/ dopo aver dato disposizioni agli apostoli/ che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.//
Egli si mostrò a essi vivo,/ dopo la sua passione,/ con molte prove,/ durante quaranta giorni,/ apparendo loro/ e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio.// Mentre si trovava a tavola con essi,/ ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme,/ ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre,/ «quella/ – disse/ – che voi avete udito da me:/ Giovanni battezzò con acqua,/ voi invece,/ tra non molti giorni,/ sarete battezzati in Spirito Santo».//
Quelli dunque che erano con lui/ gli domandavano:/ «Signore,/ è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?».// Ma egli rispose:/ «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere,/ ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi,/ e di me sarete testimoni a Gerusalemme,/ in tutta la Giudea e la Samarìa/ e fino ai confini della terra».//
Detto questo,/ mentre lo guardavano,/ fu elevato in alto/ e una nube lo sottrasse ai loro occhi.// Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava,/ quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro/ e dissero:/ «Uomini di Galilea,/ perché state a guardare il cielo?/ Questo Gesù,/ che di mezzo a voi è stato assunto in cielo,/ verrà/ allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 46

Rit.:Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

 

Seconda lettura – Audio
Ef 1,17-23

Lo fece sedere alla sua destra nei cieli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ il Dio del Signore nostro Gesù Cristo,/ il Padre della gloria,/ vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione/ per una profonda conoscenza di lui;/ illumini gli occhi del vostro cuore/ per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati,/ quale tesoro di gloria/ racchiude la sua eredità fra i santi/ e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi,/ che crediamo,/ secondo l’efficacia della sua forza/ e del suo vigore.//
Egli la manifestò in Cristo,/
quando lo risuscitò dai morti/
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,/
al di sopra/ di ogni Principato e Potenza,/
al di sopra/ di ogni Forza e Dominazione/
e di ogni nome che viene nominato/
non solo nel tempo presente/ ma anche in quello futuro.//
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi/
e lo ha dato alla Chiesa/ come capo su tutte le cose:/
essa è il corpo di lui,/
la pienezza di colui/ che è il perfetto compimento di tutte le cose.

Vangelo – Audio
Mt 28,16-20

A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».