17 gennaio 2010 – IIa del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in mp3

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Il commento della Fraternità “Gesù Risorto” di Tavodo
Il “Foglietto” delle Famiglie della Visitazione

Prima lettura
Is 62,1-5

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Gioirà lo sposo per la sposa.

Dal libro del profeta Isaìa

Per amore di Sion non tacerò,/
per amore di Gerusalemme/ non mi concederò riposo,/
finché non sorga come aurora la sua giustizia/
e la sua salvezza non risplenda come lampada.//
Allora le genti vedranno/ la tua giustizia,/
tutti i re/ la tua gloria;/
sarai chiamata con un nome nuovo,/
che la bocca del Signore/ indicherà.//
Sarai una magnifica corona/ nella mano del Signore,/
un diadema regale/ nella palma del tuo Dio.//
Nessuno ti chiamerà più/ Abbandonata,/
né la tua terra sarà più detta/ Devastata,/
ma sarai chiamata/ Mia Gioia/
e la tua terra/ Sposata,/
perché il Signore troverà in te/ la sua delizia/
e la tua terra/ avrà uno sposo.//
Sì,/ come un giovane/ sposa una vergine,/
così ti sposeranno i tuoi figli;/
come gioisce lo sposo/ per la sposa,/
così il tuo Dio/ gioirà per te.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 95

Rit.:Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Seconda lettura
1Cor 12,4-11

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L’unico e medesimo Spirito distribuisce a ciascuno come vuole.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue.
Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Vangelo
Gv 2,1-12

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Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

10 gennaio 2010 – Battesimo del Signore – Anno C – Letture in mp3

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Prima lettura
Is 40,1-5.9-11

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Si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno

Dal libro del profeta Isaìa

«Consolate,/ consolate il mio popolo/ –
dice il vostro Dio.//
Parlate al cuore di Gerusalemme/
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta/
la sua colpa è scontata,/
perché ha ricevuto dalla mano del Signore/
il doppio/ per tutti i suoi peccati».//
Una voce grida:/
«Nel deserto preparate la via al Signore,/
spianate nella steppa/ la strada per il nostro Dio.//
Ogni valle sia innalzata,/
ogni monte e ogni colle siano abbassati;/
il terreno accidentato si trasformi in piano/
e quello scosceso in vallata.//
Allora si rivelerà/ la gloria del Signore/
e tutti gli uomini insieme la vedranno,/
perché la bocca del Signore/ ha parlato».//
Sali su un alto monte,/
tu che annunci liete notizie a Sion!//
Alza la tua voce con forza,/
tu che annunci liete notizie/ a Gerusalemme.//
Alza la voce,/ non temere;/
annuncia alle città di Giuda:/ «Ecco il vostro Dio!//
Ecco,/ il Signore Dio viene con potenza,/
il suo braccio esercita il dominio.//
Ecco,/ egli ha con sé il premio/
e la sua ricompensa lo precede.//
Come un pastore/egli fa pascolare il gregge/
e con il suo braccio/ lo raduna;/
porta gli agnellini sul petto/
e conduce dolcemente/ le pecore madri».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 103

Rit.: Benedici il Signore, anima mia.

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda.

Costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri.

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi.

Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.

Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Seconda lettura
Tt 2,11-14;3,4-7

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Il Signore ci ha salvato con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito

Figlio mio,/ è apparsa la grazia di Dio,/ che porta salvezza a tutti gli uomini/ e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani/ e a vivere in questo mondo con sobrietà,/ con giustizia/ e con pietà,/ nell’attesa della beata speranza/ e della manifestazione della gloria/ del nostro grande Dio e salvatore/ Gesù Cristo.//
Egli ha dato se stesso per noi,/ per riscattarci da ogni iniquità/ e formare per sé un popolo puro/ che gli appartenga,/ pieno di zelo per le opere buone.//
Ma quando apparvero la bontà di Dio,/ salvatore nostro,/
e il suo amore per gli uomini,/
egli ci ha salvati,/
non per opere giuste da noi compiute,/
ma per la sua misericordia,/
con un’acqua che rigenera e rinnova/ nello Spirito Santo,/
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza/
per mezzo di Gesù Cristo,/ salvatore nostro,/
affinché,/ giustificati per la sua grazia,/
diventassimo,/ nella speranza,/ eredi della vita eterna.

Vangelo
Lc 3,15-16.21-22

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Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

6 gennaio 2010 – Epifania del Signore – Letture in mp3

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Prima lettura
Is 60,1-6

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La gloria del Signore brilla sopra di te.

Dal libro del profeta Isaìa

Àlzati,/ rivestiti di luce,/ perché viene la tua luce,/
la gloria del Signore brilla sopra di te.//
Poiché,/ ecco, la tenebra ricopre la terra,/
nebbia fitta avvolge i popoli;/
ma su di te risplende il Signore,/
la sua gloria appare su di te.//
Cammineranno le genti alla tua luce,/
i re allo splendore del tuo sorgere.//
Alza gli occhi intorno e guarda:/
tutti costoro si sono radunati,/ vengono a te.//
I tuoi figli vengono da lontano,/
le tue figlie/ sono portate in braccio.//
Allora guarderai e sarai raggiante,/
palpiterà/ e si dilaterà il tuo cuore,/
perché l’abbondanza del mare/ si riverserà su di te,/
verrà a te/ la ricchezza delle genti.//
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,/
dromedari di Màdian/ e di Efa,/
tutti verranno da Saba,/ portando oro e incenso/
e proclamando le glorie del Signore.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 71

Rit.:Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

Seconda lettura
Ef 3,2-3a.5-6

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Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio,/ a me affidato/ a vostro favore:/ per rivelazione/ mi è stato fatto conoscere il mistero.//
Esso/ non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni/ come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti/ per mezzo dello Spirito:// che le genti sono chiamate,/ in Cristo Gesù,/ a condividere la stessa eredità,/ a formare lo stesso corpo/ e ad essere partecipi della stessa promessa/ per mezzo del Vangelo.

Vangelo
Mt 2,1-12

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Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

3 gennaio 2010 – IIa domenica dopo Natale – Letture in mp3

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Prima lettura
Sir 24,1-4.12-16

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La sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.

Dal libro del Siràcide

La sapienza fa il proprio elogio,/
in Dio trova il proprio vanto,/
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.//
Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,/
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,/
in mezzo al suo popolo viene esaltata,/
nella santa assemblea viene ammirata,/
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode/
e tra i benedetti è benedetta,/ mentre dice:/
«Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,/
colui che mi ha creato/ mi fece piantare la tenda
e mi disse:/ “Fissa la tenda in Giacobbe/
e prendi eredità in Israele,/
affonda le tue radici tra i miei eletti” .//
Prima dei secoli,/ fin dal principio,/ egli mi ha creato,/
per tutta l’eternità non verrò meno.//
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato/
e così mi sono stabilita in Sion.//
Nella città che egli ama mi ha fatto abitare/
e in Gerusalemme è il mio potere.//
Ho posto le radici/ in mezzo a un popolo glorioso,/
nella porzione del Signore/ è la mia eredità,/
nell’assemblea dei santi/ ho preso dimora».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 147

Rit.:Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Seconda lettura
Ef 1,3-6.15-18

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Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio,/ Padre del Signore nostro Gesù Cristo,/
che ci ha benedetti/ con ogni benedizione spirituale/ nei cieli/ in Cristo.//
In lui ci ha scelti/ prima della creazione del mondo/
per essere santi e immacolati di fronte a lui/ nella carità,/
predestinandoci/ a essere per lui figli adottivi/
mediante Gesù Cristo,/
secondo il disegno d’amore/ della sua volontà,/
a lode/ dello splendore della sua grazia,/
di cui ci ha gratificati/ nel Figlio amato.//
Perciò anch’io [Paolo],/ avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù/ e dell’amore che avete verso tutti i santi,/ continuamente rendo grazie per voi/ ricordandovi nelle mie preghiere,/ affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo,/ il Padre della gloria,/ vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione/ per una profonda conoscenza di lui;/ illumini gli occhi del vostro cuore/ per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati,/ quale tesoro di gloria/ racchiude la sua eredità/ fra i santi.

Vangelo
Gv 1,1-18

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Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

27 dicembre 2009 – Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe – Anno C – Letture in mp3

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Prima lettura
1Sam 1,20-22.24-28

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Samuele per tutti i giorni della sua vita è richiesto per il Signore.

Dal primo libro di Samuèle

Al finir dell’anno/ Anna concepì e partorì un figlio/ e lo chiamò Samuèle,/ «perché/ – diceva/ – al Signore l’ho richiesto».// Quando poi Elkanà/ andò con tutta la famiglia/ a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore/ e a soddisfare il suo voto,/Anna non andò,/ perché disse al marito:/ «Non verrò,/ finché il bambino non sia svezzato/ e io possa condurlo a vedere il volto del Signore;/ poi resterà là per sempre».//
Dopo averlo svezzato,/ lo portò con sé,/ con un giovenco di tre anni,/ un’efa di farina e un otre di vino,/ e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo:/ era ancora un fanciullo.// Immolato il giovenco,/ presentarono il fanciullo a Eli/ e lei disse:/ «Perdona,/ mio signore./ Per la tua vita,/ mio signore,/ io sono quella donna che era stata qui presso di te/ a pregare il Signore.// Per questo fanciullo ho pregato/ e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto.// Anch’io lascio che il Signore lo richieda:/ per tutti i giorni della sua vita/ egli è richiesto per il Signore».// E si prostrarono là/ davanti al Signore.

Salmo responsoriale
Sal 83
(di norma deve venire eseguito in canto)

Rit.:Beato chi abita nella tua casa, Signore.

Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.

Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe.
Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.

Seconda lettura
1Gv 3,1-2.21-24

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Siamo chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi,/ vedete quale grande amore ci ha dato il Padre/ per essere chiamati figli di Dio,/ e lo siamo realmente!// Per questo il mondo non ci conosce:/ perché non ha conosciuto lui.//
Carissimi,/ noi fin d’ora siamo figli di Dio,/ ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato.// Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato,/ noi saremo simili a lui,/ perché lo vedremo così come egli è.//
Carissimi,/ se il nostro cuore non ci rimprovera nulla,/ abbiamo fiducia in Dio,/ e qualunque cosa chiediamo,/ la riceviamo da lui,/ perché osserviamo i suoi comandamenti/ e facciamo quello che gli è gradito.//
Questo è il suo comandamento:/ che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo/ e ci amiamo gli uni gli altri,/ secondo il precetto che ci ha dato.// Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio/ e Dio in lui.// In questo conosciamo che egli rimane in noi:/ dallo Spirito che ci ha dato.

Vangelo
Lc 2,41-52

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Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.

+ Dal Vangelo secondo Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

25 dicembre 2009 – Natale del Signore – Messa della notte – Letture in mp3

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Prima lettura
Is 9,1-6

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Ci è stato dato un figlio.

Dal libro del profeta Isaìa

Il popolo che camminava nelle tenebre/
ha visto una grande luce;/
su coloro che abitavano in terra tenebrosa/
una luce rifulse.//
Hai moltiplicato la gioia,/
hai aumentato la letizia./
Gioiscono davanti a te/
come si gioisce quando si miete/
e come si esulta/ quando si divide la preda.//
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,/
la sbarra sulle sue spalle,/
e il bastone del suo aguzzino,/
come nel giorno di Màdian.//
Perché ogni calzatura di soldato/ che marciava rimbombando/
e ogni mantello intriso di sangue/
saranno bruciati,/ dati in pasto al fuoco.//
Perché un bambino è nato per noi,/
ci è stato dato un figlio.//
Sulle sue spalle è il potere/
e il suo nome sarà:/
Consigliere mirabile,/ Dio potente,/
Padre per sempre,/ Principe della pace.//
Grande sarà il suo potere/
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,/
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia,/ ora e per sempre.//
Questo farà/ lo zelo del Signore degli eserciti.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 95

Rit.:Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Seconda lettura
Tt 2,11-14

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È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito

Figlio mio,/ è apparsa la grazia di Dio,/ che porta salvezza a tutti gli uomini/ e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani/ e a vivere in questo mondo con sobrietà,/ con giustizia e con pietà,/ nell’attesa della beata speranza/ e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.//
Egli ha dato se stesso per noi,/ per riscattarci da ogni iniquità/ e formare per sé un popolo puro che gli appartenga,/ pieno di zelo/ per le opere buone.

Vangelo
Lc 2,1-14

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Oggi è nato per voi il Salvatore.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

20 dicembre 2009 – IV di Avvento – Anno C – Letture in mp3

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Prima lettura
Mi 5,1-4a

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Da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele.

Dal libro del profeta Michèa

Così dice il Signore:/
«E tu,/ Betlemme di Èfrata,/
così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,/
da te uscirà per me/
colui che deve essere il dominatore in Israele;//
le sue origini sono dall’antichità,/
dai giorni più remoti.//
Perciò Dio li metterà in potere altrui,/
fino a quando partorirà/ colei che deve partorire;/
e il resto dei tuoi fratelli/ ritornerà ai figli d’Israele.//
Egli si leverà/ e pascerà/ con la forza del Signore,/
con la maestà/ del nome del Signore,/ suo Dio.//
Abiteranno sicuri,/ perché egli allora sarà grande/
fino agli estremi confini della terra.//
Egli stesso/ sarà la pace!».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 79

Rit.:Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

Seconda lettura
Eb 10,5-10

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Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ entrando nel mondo,/ Cristo dice:/
«Tu non hai voluto/ né sacrificio né offerta,//
un corpo invece/ mi hai preparato.//
Non hai gradito/
né olocausti né sacrifici per il peccato.//
Allora ho detto:/ “Ecco,/ io vengo/
– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –/
per fare,/ o Dio,/ la tua volontà”».//
Dopo aver detto:/ «Tu non hai voluto e non hai gradito/ né sacrifici né offerte,/ né olocausti né sacrifici per il peccato»,/ cose che vengono offerte secondo la Legge,/ soggiunge:/ «Ecco,/ io vengo per fare la tua volontà».// Così egli abolisce il primo sacrificio/ per costituire quello nuovo.// Mediante quella volontà/ siamo stati santificati/ per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo,/ una volta per sempre.

Vangelo
Lc 1,39-45

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A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

13 dicembre 2009 – IIIa di Avvento – Anno C – Gaudete

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Il Foglietto delle Famiglie della Visitazione

Prima lettura
Sof 3,14-18

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Il Signore esulterà per te con grida di gioia.

Dal libro del profeta Sofonìa

Rallègrati,/ figlia di Sion,/
grida di gioia,/ Israele,/
esulta e acclama con tutto il cuore,/
figlia di Gerusalemme!//
Il Signore ha revocato la tua condanna,/
ha disperso il tuo nemico.//
Re d’Israele/ è il Signore in mezzo a te,/
tu non temerai più/ alcuna sventura.//
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:/
«Non temere,/ Sion,/ non lasciarti cadere le braccia!/
Il Signore,/ tuo Dio,/ in mezzo a te/
è un salvatore potente.//
Gioirà per te,/
ti rinnoverà con il suo amore,/
esulterà per te/ con grida di gioia».


Salmo responsoriale

(di norma deve venire eseguito in canto)
Is 12

Rit.:Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

Seconda lettura
Fil 4,4-7

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Il Signore è vicino!

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ siate sempre lieti nel Signore,/ ve lo ripeto:/ siate lieti.// La vostra amabilità sia nota a tutti./ Il Signore è vicino!//
Non angustiatevi per nulla,/ ma in ogni circostanza/ fate presenti a Dio le vostre richieste/ con preghiere,/ suppliche/ e ringraziamenti.//
E la pace di Dio,/ che supera ogni intelligenza,/ custodirà i vostri cuori e le vostre menti/ in Cristo Gesù.

Vangelo
Lc 3,10-18

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E noi che cosa dobbiamo fare?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.