10 luglio 2011 – XVma del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

Le letture con le pause per i lettori – Foglietto pronto (.pdf)
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Prima lettura
Is 55,10-11

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La pioggia fa germogliare la terra

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:/
«Come la pioggia e la neve/ scendono dal cielo/
e non vi ritornano/ senza avere irrigato la terra,/
senza averla fecondata/ e fatta germogliare,/
perché dia il seme a chi semina/
e il pane a chi mangia,/
così sarà della mia parola/ uscita dalla mia bocca:/
non ritornerà a me/ senza effetto,/
senza aver operato ciò che desidero/
e senza aver compiuto/ ciò per cui l’ho mandata».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 64

Rit.:Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli

Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.

Così prepari la terra:
ne irrìghi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.

Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.

I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia!

Seconda lettura
Rm 8,18-23

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L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ ritengo che le sofferenze del tempo presente/ non siano paragonabili alla gloria futura/ che sarà rivelata in noi.// L’ardente aspettativa della creazione,/ infatti,/ è protesa verso la rivelazione/ dei figli di Dio.//
La creazione infatti/ è stata sottoposta alla caducità/ – non per sua volontà,/ ma per volontà di colui che l’ha sottoposta/ – nella speranza che anche la stessa creazione/ sarà liberata dalla schiavitù della corruzione/ per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.//
Sappiamo infatti/ che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto/ fino ad oggi.// Non solo,/ ma anche noi,/ che possediamo le primizie dello Spirito,/ gemiamo interiormente/ aspettando l’adozione a figli,/ la redenzione/ del nostro corpo.

Canto al Vangelo (Mt 13,19.23)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.

Vangelo
Mt 13,1-23

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Il seminatore uscì a seminare

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quel giorno/ Gesù uscì di casa/ e sedette in riva al mare.// Si radunò attorno a lui tanta folla/ che egli salì su una barca e si mise a sedere,/ mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.//
Egli parlò loro di molte cose con parabole.// E disse:/ «Ecco,/ il seminatore uscì a seminare.// Mentre seminava,/ una parte cadde lungo la strada;/ vennero gli uccelli e la mangiarono.// Un’altra parte cadde sul terreno sassoso,/ dove non c’era molta terra;/ germogliò subito,/ perché il terreno non era profondo,/ ma quando spuntò il sole fu bruciata e,/ non avendo radici,/ seccò.// Un’altra parte cadde sui rovi,/ e i rovi crebbero e la soffocarono.// Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto:/ il cento,/ il sessanta,/ il trenta per uno.// Chi ha orecchi,/ ascolti».//
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero:/ «Perché a loro parli con parabole?».// Egli rispose loro:/ «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli,/ ma a loro non è dato.// Infatti a colui che ha,/ verrà dato e sarà nell’abbondanza;/ ma a colui che non ha,/ sarà tolto anche quello che ha.// Per questo a loro parlo con parabole:/ perché guardando non vedono,/ udendo non ascoltano e non comprendono.//
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:/
“Udrete,/ sì,/ ma non comprenderete,/
guarderete,/ sì,/ ma non vedrete.//
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,/
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,/
perché non vedano con gli occhi,/
non ascoltino con gli orecchi/
e non comprendano con il cuore/
e non si convertano e io li guarisca!”.//
Beati invece i vostri occhi perché vedono/ e i vostri orecchi perché ascoltano.// In verità io vi dico:/ molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate,/ ma non lo videro,/ e ascoltare ciò che voi ascoltate,/ ma non lo ascoltarono!//
Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore.// Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende,/ viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore:/ questo è il seme seminato lungo la strada.// Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia,/ ma non ha in sé radici ed è incostante,/ sicché,/ appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola,/ egli subito viene meno.// Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola,/ ma la preoccupazione del mondo/ e la seduzione della ricchezza/ soffocano la Parola/ ed essa non dà frutto.// Quello seminato sul terreno buono/ è colui che ascolta la Parola e la comprende;/ questi dà frutto e produce il cento,/ il sessanta,/ il trenta per uno».

3 luglio 2011 – XIV del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Zc 9,9-10


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Ecco, a te viene il tuo re umile.

Dal libro del profeta Zaccarìa

Così dice il Signore:/
«Esulta grandemente,/ figlia di Sion,/
giubila,/ figlia di Gerusalemme!//
Ecco,/ a te viene il tuo re.//
Egli è giusto e vittorioso,/
umile,/ cavalca un asino,/
un puledro figlio d’asina.//
Farà sparire il carro da guerra da Èfraim/
e il cavallo da Gerusalemme,/
l’arco di guerra sarà spezzato,/
annuncerà la pace alle nazioni,/
il suo dominio sarà da mare a mare/
e dal Fiume/ fino ai confini della terra».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 144

Rit.:Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

Seconda lettura
Rm 8,9.11-13

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Se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ voi non siete sotto il dominio della carne,/ ma dello Spirito,/ dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.// Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo,/ non gli appartiene.//
E se lo Spirito di Dio,/ che ha risuscitato Gesù dai morti,/ abita in voi,/ colui che ha risuscitato Cristo dai morti/ darà la vita anche ai vostri corpi mortali/ per mezzo del suo Spirito/ che abita in voi.//
Così dunque,/ fratelli,/ noi siamo debitori non verso la carne,/ per vivere secondo i desideri carnali,/ perché,/ se vivete secondo la carne,/ morirete.// Se,/ invece,/ mediante lo Spirito/ fate morire le opere del corpo,/ vivrete.

Canto al Vangelo
(Cf Mt 11, 25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

Vangelo
Mt 11,25-30

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Io sono mite e umile di cuore.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo/ Gesù disse:/
«Ti rendo lode,/ Padre,/ Signore del cielo e della terra,/ perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti/ e le hai rivelate ai piccoli.// Sì,/ o Padre,/ perché così hai deciso/ nella tua benevolenza.// Tutto è stato dato a me dal Padre mio;/ nessuno conosce il Figlio se non il Padre,/ e nessuno conosce il Padre se non il Figlio/ e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.//
Venite a me,/ voi tutti che siete stanchi e oppressi,/ e io vi darò ristoro.// Prendete il mio giogo sopra di voi/ e imparate da me,/ che sono mite e umile di cuore,/ e troverete ristoro per la vostra vita.// Il mio giogo infatti è dolce/ e il mio peso leggero».

26 giugno 2011 – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Dt 8,2-3.14-16

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Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè/ parlò al popolo dicendo:/
«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore,/ tuo Dio,/ ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto,/ per umiliarti/ e metterti alla prova,/ per sapere quello che avevi nel cuore,/ se tu avresti osservato o no/ i suoi comandi.//
Egli dunque ti ha umiliato,/ ti ha fatto provare la fame,/ poi ti ha nutrito di manna,/ che tu non conoscevi/ e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto,/ per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane,/ ma che l’uomo vive/ di quanto esce dalla bocca del Signore.//
Non dimenticare il Signore,/ tuo Dio,/ che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto,/ dalla condizione servile;/ che ti ha condotto per questo deserto/ grande e spaventoso,/ luogo di serpenti velenosi/ e di scorpioni,/ terra assetata,/ senz’acqua;/ che ha fatto sgorgare per te/ l’acqua dalla roccia durissima;/ che nel deserto ti ha nutrito di manna/ sconosciuta ai tuoi padri».

Salmo responsoriale
Sal 147

Rit.:Loda il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Seconda lettura
1Cor 10,16-17

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Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo,/ non è forse comunione/ con il sangue di Cristo?// E il pane che noi spezziamo,/ non è forse comunione/ con il corpo di Cristo?//
Poiché vi è un solo pane,/ noi siamo,/ benché molti,/ un solo corpo:/ tutti infatti/ partecipiamo all’unico pane.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

Vangelo
Gv 6,51-58

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La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù disse alla folla:/
«Io sono il pane vivo,/ disceso dal cielo.// Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno/ e il pane che io darò/ è la mia carne/ per la vita del mondo».//
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro:/ «Come può costui/ darci la sua carne da mangiare?».//
Gesù disse loro:/ «In verità,/ in verità io vi dico:/ se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo/ e non bevete il suo sangue,/ non avete in voi la vita.// Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue/ ha la vita eterna/ e io lo risusciterò/ nell’ultimo giorno.// Perché la mia carne è vero cibo/ e il mio sangue vera bevanda.//
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me/ e io in lui.// Come il Padre,/ che ha la vita,/ ha mandato me/ e io vivo per il Padre,/ così anche colui che mangia me/ vivrà per me.// Questo è il pane disceso dal cielo;/ non è come quello che mangiarono i padri e morirono.// Chi mangia questo pane/ vivrà in eterno».

19 giugno 2011 – Santissima Trinità – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Es 34,4-6.8-9

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Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ Mosè si alzò di buon mattino/ e salì sul monte Sinai,/ come il Signore gli aveva comandato,/ con le due tavole di pietra in mano.//
Allora il Signore scese nella nube,/ si fermò là presso di lui/ e proclamò il nome del Signore.// Il Signore passò davanti a lui,/ proclamando:/ «Il Signore,/ il Signore,/ Dio misericordioso e pietoso,/ lento all’ira/ e ricco di amore e di fedeltà».//
Mosè si curvò in fretta fino a terra/ e si prostrò.// Disse:/ «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi,/ Signore,/ che il Signore cammini in mezzo a noi./ Sì,/ è un popolo di dura cervìce,/ ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato:/ fa’ di noi/ la tua eredità».

Salmo responsoriale
Dn 3,52-56

Rit.: A te la lode e la gloria nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi
e siedi sui cherubini.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo.

Seconda lettura
2Cor 13,11-13

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La grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ siate gioiosi,/ tendete alla perfezione,/ fatevi coraggio a vicenda,/ abbiate gli stessi sentimenti,/ vivete in pace/ e il Dio dell’amore e della pace/ sarà con voi.//
Salutatevi a vicenda con il bacio santo./ Tutti i santi vi salutano./
La grazia del Signore Gesù Cristo,/ l’amore di Dio/ e la comunione dello Spirito Santo/ siano con tutti voi.

Canto al Vangelo
Ap 1,8

Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia.

Vangelo
Gv 3,16-18

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Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ disse Gesù a Nicodèmo:/
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio,/ unigenito,/ perché chiunque crede in lui/ non vada perduto,/ ma abbia la vita eterna.//
Dio,/ infatti,/ non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo,/ ma perché il mondo sia salvato/ per mezzo di lui.//
Chi crede in lui/ non è condannato;/ ma chi non crede è già stato condannato,/ perché non ha creduto/ nel nome dell’unigenito/ Figlio di Dio».

12 giugno 2011 – Pentecoste – Anno A – Messa del giorno – Letture in audio mp3

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Il Foglietto
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Prima lettura
At 2,1-11


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Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.

Dagli Atti degli Apostoli

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste,/ si trovavano tutti insieme/ nello stesso luogo.// Venne all’improvviso dal cielo un fragore,/ quasi un vento che si abbatte impetuoso,/ e riempì tutta la casa/ dove stavano.// Apparvero loro lingue/ come di fuoco,/ che si dividevano,/ e si posarono su ciascuno di loro,/ e tutti furono colmati di Spirito Santo/ e cominciarono a parlare in altre lingue,/ nel modo in cui lo Spirito/ dava loro il potere di esprimersi.//
Abitavano allora a Gerusalemme/ Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo./ A quel rumore,/ la folla si radunò/ e rimase turbata,/ perché ciascuno li udiva parlare/ nella propria lingua.// Erano stupiti/ e,/ fuori di sé per la meraviglia,/ dicevano:/ «Tutti costoro che parlano/ non sono forse Galilei?// E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa?/ Siamo Parti,/ Medi,/ Elamìti;/ abitanti della Mesopotàmia,/ della Giudea e della Cappadòcia,/ del Ponto e dell’Asia,/ della Frìgia e della Panfìlia,/ dell’Egitto/ e delle parti della Libia vicino a Cirène,/ Romani qui residenti,/ Giudei e prosèliti,/ Cretesi e Arabi,/ e li udiamo parlare nelle nostre lingue/ delle grandi opere di Dio».

Salmo responsoriale

(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 103

Rit.:Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Seconda lettura
1Cor 12,3b-7.12-13

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Noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ nessuno può dire:/ «Gesù è Signore!»,/ se non sotto l’azione dello Spirito Santo.//
Vi sono diversi carismi,/ ma uno solo è lo Spirito;/ vi sono diversi ministeri,/ ma uno solo è il Signore;/ vi sono diverse attività,/ ma uno solo è Dio,/ che opera tutto in tutti.// A ciascuno/ è data una manifestazione particolare dello Spirito/ per il bene comune.//
Come infatti il corpo è uno solo/ e ha molte membra,/ e tutte le membra del corpo,/ pur essendo molte,/ sono un corpo solo,/ così anche il Cristo.// Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo,/ Giudei o Greci,/ schiavi o liberi;/ e tutti siamo stati dissetati/ da un solo Spirito.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia.


Vangelo
Gv 20,19-23

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Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno,/ il primo della settimana,/ mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei,/ venne Gesù,/ stette in mezzo e disse loro:/ «Pace a voi!».// Detto questo,/ mostrò loro le mani e il fianco.// E i discepoli gioirono al vedere il Signore.//
Gesù disse loro di nuovo:/ «Pace a voi!/ Come il Padre ha mandato me,/ anche io mando voi».// Detto questo,/ soffiò/ e disse loro:/ «Ricevete lo Spirito Santo.// A coloro a cui perdonerete i peccati,/ saranno perdonati;// a coloro a cui non perdonerete,/ non saranno perdonati».

5 giugno 2011 – Ascensione del Signore – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 1,1-11


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Fu elevato in alto sotto i loro occhi.

Dagli Atti degli Apostoli

Nel primo racconto,/ o Teòfilo,/ ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò/ dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo,/ dopo aver dato disposizioni agli apostoli/ che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.//
Egli si mostrò a essi vivo,/ dopo la sua passione,/ con molte prove,/ durante quaranta giorni,/ apparendo loro/ e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio.// Mentre si trovava a tavola con essi,/ ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme,/ ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre,/ «quella/ – disse/ – che voi avete udito da me:/ Giovanni battezzò con acqua,/ voi invece,/ tra non molti giorni,/ sarete battezzati in Spirito Santo».//
Quelli dunque che erano con lui/ gli domandavano:/ «Signore,/ è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?».// Ma egli rispose:/ «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere,/ ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi,/ e di me sarete testimoni a Gerusalemme,/ in tutta la Giudea e la Samarìa/ e fino ai confini della terra».//
Detto questo,/ mentre lo guardavano,/ fu elevato in alto/ e una nube lo sottrasse ai loro occhi.// Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava,/ quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro/ e dissero:/ «Uomini di Galilea,/ perché state a guardare il cielo?/ Questo Gesù,/ che di mezzo a voi è stato assunto in cielo,/ verrà/ allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 46

Rit.:Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

Seconda lettura
Ef 1,17-23

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Lo fece sedere alla sua destra nei cieli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ il Dio del Signore nostro Gesù Cristo,/ il Padre della gloria,/ vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione/ per una profonda conoscenza di lui;/ illumini gli occhi del vostro cuore/ per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati,/ quale tesoro di gloria/ racchiude la sua eredità fra i santi/ e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi,/ che crediamo,/ secondo l’efficacia della sua forza/ e del suo vigore.//
Egli la manifestò in Cristo,/
quando lo risuscitò dai morti/
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,/
al di sopra/ di ogni Principato e Potenza,/
al di sopra/ di ogni Forza e Dominazione/
e di ogni nome che viene nominato/
non solo nel tempo presente/ ma anche in quello futuro.//
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi/
e lo ha dato alla Chiesa/ come capo su tutte le cose:/
essa è il corpo di lui,/
la pienezza di colui/ che è il perfetto compimento di tutte le cose.

Canto al Vangelo (Mt 28,19.20)

Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.


Vangelo
Mt 28,16-20

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A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ gli undici discepoli andarono in Galilea,/ sul monte che Gesù aveva loro indicato.//
Quando lo videro,/ si prostrarono.// Essi però dubitarono.// Gesù si avvicinò e disse loro:/ «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.// Andate dunque/ e fate discepoli tutti i popoli,/ battezzandoli nel nome del Padre/ e del Figlio/ e dello Spirito Santo,/ insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.// Ed ecco,/ io sono con voi tutti i giorni,/ fino alla fine del mondo».

29 maggio 2011 – VI domenica di Pasqua – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 8,5-8.14-17

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Imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni,/ Filippo,/ sceso in una città della Samarìa,/ predicava loro il Cristo.// E le folle,/ unanimi,/ prestavano attenzione alle parole di Filippo,/ sentendolo parlare/ e vedendo i segni che egli compiva.// Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri,/ emettendo alte grida,/ e molti paralitici e storpi/ furono guariti.// E vi fu grande gioia in quella città.//
Frattanto gli apostoli,/ a Gerusalemme,/ seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio/ e inviarono a loro/ Pietro e Giovanni.// Essi scesero/ e pregarono per loro/ perché ricevessero lo Spirito Santo;/ non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro,/ ma erano stati soltanto battezzati/ nel nome del Signore Gesù.// Allora imponevano loro le mani/ e quelli ricevevano lo Spirito Santo.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 65

Rit.:Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!

A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.

Seconda lettura
1Pt 3,15-18

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Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi,/ adorate il Signore,/ Cristo,/ nei vostri cuori,/ pronti sempre a rispondere/ a chiunque vi domandi ragione/ della speranza che è in voi.//
Tuttavia/ questo sia fatto con dolcezza e rispetto,/ con una retta coscienza,/ perché,/ nel momento stesso in cui si parla male di voi,/ rimangano svergognati/ quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.//
Se questa infatti è la volontà di Dio,/ è meglio soffrire operando il bene/ che facendo il male,/ perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati,/ giusto per gli ingiusti,/ per ricondurvi a Dio;// messo a morte nel corpo,/ ma reso vivo nello spirito.

Canto al Vangelo
(Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

Vangelo
Gv 14,15-21

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Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/ «Se mi amate,/ osserverete i miei comandamenti;/ e io pregherò il Padre/ ed egli vi darà un altro Paràclito/ perché rimanga con voi per sempre,/ lo Spirito della verità,/ che il mondo non può ricevere/ perché non lo vede e non lo conosce.// Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi/ e sarà in voi.//
Non vi lascerò orfani:/ verrò da voi.// Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più;/ voi invece mi vedrete,/ perché io vivo/ e voi vivrete.// In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio/ e voi in me/ e io in voi.//
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva,/ questi è colui che mi ama.// Chi ama me sarà amato dal Padre mio/ e anch’io lo amerò/ e mi manifesterò a lui».

Novità! Ogni domenica in pdf il testo delle letture con le pause

Abbiamo pensato di fornire, per ogni domenica, anche il testo delle letture con le pause nel comodo formato .pdf. E’ scaricabile e stampabile, e può servire alla preparazione dei lettori. Ricordiamo che la proclamazione liturgica va sempre effettuata utilizzando il Lezionario, e mai foglietti o sussidi vari.

I link ai file vengono via via inseriti nei post delle singole domeniche e anche nella pagina “Anno liturgico in mp3“, che raggruppa tutti i materiali per l’intero anno liturgico.

22 maggio 2011 – V domenica di Pasqua – Anno A – Letture in audio mp3

Le letture con le pause per i lettori – Foglietto pronto (.pdf)
Guarda il Lezionario (.pdf – da lachiesa.it)
Il Foglietto delle Famiglie della Visitazione (.pdf)

Prima lettura
At 6,1-7

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Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni,/ aumentando il numero dei discepoli,/ quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché,/ nell’assistenza quotidiana,/ venivano trascurate le loro vedove.//
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli/ e dissero:/ «Non è giusto/ che noi lasciamo da parte la parola di Dio/ per servire alle mense.// Dunque,/ fratelli,/ cercate fra voi sette uomini di buona reputazione,/ pieni di Spirito e di sapienza,/ ai quali affideremo questo incarico.// Noi,/ invece,/ ci dedicheremo alla preghiera/ e al servizio della Parola».//
Piacque questa proposta a tutto il gruppo/ e scelsero Stefano,/ uomo pieno di fede e di Spirito Santo,/ Filippo,/ Pròcoro,/ Nicànore,/ Timone,/ Parmenàs e Nicola,/ un prosèlito di Antiòchia.// Li presentarono agli apostoli e,/ dopo aver pregato,/ imposero loro le mani.//
E la parola di Dio si diffondeva/ e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente;// anche una grande moltitudine di sacerdoti/ aderiva alla fede.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 32

Rit.: Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

Seconda lettura
1Pt 2,4-9

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Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi,/ avvicinandovi al Signore,/ pietra viva,/ rifiutata dagli uomini/ ma scelta e preziosa davanti a Dio,/ quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale,/ per un sacerdozio santo/ e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio,/ mediante Gesù Cristo.// Si legge infatti nella Scrittura:/ «Ecco,/ io pongo in Sion una pietra d’angolo,/ scelta,/ preziosa,/ e chi crede in essa non resterà deluso».//
Onore dunque a voi che credete;/ ma per quelli che non credono/ la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo,/ pietra di scandalo.//
Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola.// A questo erano destinati.// Voi invece siete stirpe eletta,/ sacerdozio regale,/ nazione santa,/ popolo che Dio si è acquistato/ perché proclami le opere ammirevoli di lui,/ che vi ha chiamato dalle tenebre/ alla sua luce meravigliosa.

Canto al Vangelo
(Gv 14,6)
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.

Vangelo
Gv 14,1-12

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Io sono la via, la verità e la vita.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».