23 marzo 2014 – III di Quaresima – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Es 17,3-7

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Dacci acqua da bere.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua;/ il popolo mormorò contro Mosè/ e disse:/ «Perché ci hai fatto salire dall’Egitto/ per far morire di sete noi,/ i nostri figli/ e il nostro bestiame?».//
Allora Mosè gridò al Signore,/ dicendo:/ «Che cosa farò io/ per questo popolo?/ Ancora un poco/ e mi lapideranno!».//
Il Signore disse a Mosè:/ «Passa davanti al popolo/ e prendi con te alcuni anziani d’Israele.// Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo,/ e va’!// Ecco,/ io starò davanti a te là sulla roccia,/ sull’Oreb;// tu batterai sulla roccia:/ ne uscirà acqua/ e il popolo berrà».//
Mosè fece così,/ sotto gli occhi degli anziani d’Israele.// E chiamò quel luogo Massa e Merìba,/ a causa della protesta degli Israeliti/ e perché misero alla prova il Signore,/ dicendo:/ «Il Signore è in mezzo a noi/ sì o no?».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 94

Rit.:Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Seconda lettura
Rm 5,1-2.5-8

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L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ giustificati per fede,/ noi siamo in pace con Dio/ per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo.// Per mezzo di lui abbiamo anche,/ mediante la fede,/ l’accesso a questa grazia/ nella quale ci troviamo e ci vantiamo,/ saldi nella speranza della gloria di Dio.//
La speranza poi non delude,/ perché l’amore di Dio/ è stato riversato nei nostri cuori/ per mezzo dello Spirito Santo/ che ci è stato dato.//
Infatti,/ quando eravamo ancora deboli,/ nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.// Ora,/ a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto;/ forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona.// Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi/ nel fatto che,/ mentre eravamo ancora peccatori,/ Cristo è morto per noi.

Canto al Vangelo (Gv 4,42.15)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo;
dammi dell’acqua viva, perché io non abbia più sete.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo
Gv 4,5-42

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Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar,/ vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio:// qui c’era un pozzo di Giacobbe.// Gesù dunque,/ affaticato per il viaggio,/ sedeva presso il pozzo.// Era circa mezzogiorno.// Giunge una donna samaritana ad attingere acqua.// Le dice Gesù:/ «Dammi da bere».// I suoi discepoli erano andati in città/ a fare provvista di cibi.// Allora la donna samaritana gli dice:/ «Come mai tu,/ che sei giudeo,/ chiedi da bere a me,/ che sono una donna samaritana?».// I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.//
Gesù le risponde:/ «Se tu conoscessi il dono di Dio/ e chi è colui che ti dice:/ “Dammi da bere!”,/ tu avresti chiesto a lui/ ed egli ti avrebbe dato acqua viva».// Gli dice la donna:/ «Signore,/ non hai un secchio e il pozzo è profondo;// da dove prendi dunque quest’acqua viva?/ Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe,/ che ci diede il pozzo/ e ne bevve lui/ con i suoi figli e il suo bestiame?».//
Gesù le risponde:/ «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete;/ ma chi berrà dell’acqua che io gli darò,/ non avrà più sete in eterno.// Anzi,/ l’acqua che io gli darò/ diventerà in lui una sorgente d’acqua/ che zampilla per la vita eterna».// «Signore/ – gli dice la donna/ –, dammi quest’acqua,/ perché io non abbia più sete/ e non continui a venire qui ad attingere acqua».// Le dice:/ «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui».// Gli risponde la donna:/ «Io non ho marito».// Le dice Gesù:/ «Hai detto bene:/ “Io non ho marito”.// Infatti hai avuto cinque mariti/ e quello che hai ora non è tuo marito;// in questo hai detto il vero».//
Gli replica la donna:/ «Signore,/ vedo che tu sei un profeta!// I nostri padri hanno adorato su questo monte;/ voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare».// Gesù le dice:/ «Credimi,/ donna,/ viene l’ora in cui né su questo monte/ né a Gerusalemme/ adorerete il Padre.// Voi adorate ciò che non conoscete,/ noi adoriamo ciò che conosciamo,/ perché la salvezza viene dai Giudei.// Ma viene l’ora/ – ed è questa/ – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità:// così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano.// Dio è spirito,/ e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità».// Gli rispose la donna:/ «So che deve venire il Messia,/ chiamato Cristo:// quando egli verrà,/ ci annuncerà ogni cosa».// Le dice Gesù:/ «Sono io,/ che parlo con te».//
In quel momento giunsero i suoi discepoli/ e si meravigliavano che parlasse con una donna.// Nessuno tuttavia disse:/ «Che cosa cerchi?»,/ o:/ «Di che cosa parli con lei?».// La donna intanto lasciò la sua anfora,/ andò in città e disse alla gente:/ «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto./ Che sia lui il Cristo?».// Uscirono dalla città/ e andavano da lui.//
Intanto i discepoli lo pregavano:/ «Rabbì,/ mangia».// Ma egli rispose loro:/ «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete».// E i discepoli si domandavano l’un l’altro:/ «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?».// Gesù disse loro:/ «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato/ e compiere la sua opera.// Voi non dite forse:/ ancora quattro mesi e poi viene la mietitura?// Ecco,/ io vi dico:/ alzate i vostri occhi e guardate i campi/ che già biondeggiano per la mietitura.// Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna,/ perché chi semina gioisca insieme a chi miete.// In questo infatti si dimostra vero il proverbio:/ uno semina e l’altro miete.// Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato;// altri hanno faticato/ e voi siete subentrati nella loro fatica».//
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna,/ che testimoniava:/ «Mi ha detto tutto quello che ho fatto».// E quando i Samaritani giunsero da lui,/ lo pregavano di rimanere da loro/ ed egli rimase là due giorni.// Molti di più credettero per la sua parola/ e alla donna dicevano:/ «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo,/ ma perché noi stessi abbiamo udito/ e sappiamo che questi/ è veramente il salvatore del mondo».

16 marzo 2014 – II di Quaresima – Anno A – Letture in audio mp3

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Il Foglietto (dal sito delle Famiglie della Visitazione)

Prima lettura
Gen 12,1-4

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Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni,/ il Signore disse ad Abram:/
«Vàttene dalla tua terra,/
dalla tua parentela/
e dalla casa di tuo padre,/
verso la terra che io ti indicherò.//
Farò di te una grande nazione/
e ti benedirò,/
renderò grande il tuo nome/
e possa tu essere una benedizione.//
Benedirò coloro che ti benediranno/
e coloro

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che ti malediranno/ maledirò,/
e in te si diranno benedette/
tutte le famiglie della terra»./
Allora Abram partì,/ come gli aveva ordinato il Signore.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal
32

Rit.:Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Seconda lettura
2Tm 1,8b-1

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Dio ci chiama e ci illumina.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio,/ con la forza di Dio,/ soffri con me/ per il Vangelo.// Egli infatti ci ha salvati/ e ci ha chiamati con una vocazione santa,/ non già in base alle nostre opere,/ ma secondo il suo progetto/ e la sua grazia.// Questa ci è stata data in Cristo Gesù/ fin dall’eternità,/ ma è stata rivelata ora,/ con la manifestazione del salvatore nostro/ Cristo Gesù.// Egli ha vinto la morte/ e ha fatto risplendere la vita/ e l’incorruttibilità/ per mezzo del Vangelo.

 

Canto al Vangelo (Mc 9,7)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!».
Lode e onore a te, Signore Gesù!

 

Vangelo

Mt 17,1-9
Il suo volto brillò come il sole

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+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù prese con sé Pietro,/ Giacomo e Giovanni suo fratello/ e li condusse in disparte,/ su un alto monte.// E fu trasfigurato davanti a loro:// il suo volto brillò come il sole/ e le sue vesti divennero candide come la luce.// Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia,/ che conversavano con lui.//
Prendendo la parola,/ Pietro disse a Gesù:/ «Signore,/ è bello per noi essere qui!// Se vuoi,/ farò qui tre capanne,/ una per te,/ una per Mosè/ e una per Elia».// Egli stava ancora parlando,/ quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra.// Ed ecco una voce dalla nube che diceva:/ «Questi è il Figlio mio,/ l’amato:// in lui ho posto il mio compiacimento./ Ascoltatelo».//
All’udire ciò,/ i discepoli caddero con la faccia a terra/ e furono presi da grande timore.// Ma Gesù si avvicinò,/ li toccò/ e disse:// «Alzatevi e non temete».// Alzando gli occhi non videro nessuno,/ se non Gesù solo.//
Mentre scendevano dal monte,/ Gesù ordinò loro:// «Non parlate a nessuno di questa visione,/ prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

9 marzo 2014 – I di Quaresima – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Gen 2,7-9; 3,1-7

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La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio/ plasmò l’uomo con polvere del suolo/ e soffiò nelle sue narici un alito di vita/ e l’uomo divenne un essere vivente.//
Poi il Signore Dio/ piantò un giardino in Eden,/ a oriente,/ e vi collocò l’uomo/ che aveva plasmato.// Il Signore Dio fece germogliare dal suolo/ ogni sorta di alberi graditi alla vista/ e buoni da mangiare,/ e l’albero della vita in mezzo al giardino/ e l’albero della conoscenza del bene e del male.//
Il serpente/ era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto/ e disse alla donna:/ «È vero che Dio ha detto:/ “Non dovete mangiare/ di alcun albero del giardino”?».// Rispose la donna al serpente:/ «Dei frutti degli alberi del giardino/ noi possiamo mangiare,/ ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino/ Dio ha detto:/ “Non dovete mangiarne/ e non lo dovete toccare,/ altrimenti morirete”».// Ma il serpente disse alla donna:/ «Non morirete affatto!/ Anzi,/ Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste/ si aprirebbero i vostri occhi/ e sareste come Dio,/ conoscendo il bene e il male».//
Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare,/ gradevole agli occhi/ e desiderabile per acquistare saggezza;/ prese del suo frutto/ e ne mangiò,/ poi ne diede anche al marito,/ che era con lei,/ e anch’egli ne mangiò.// Allora si aprirono gli occhi di tutti e due/ e conobbero di essere nudi;/ intrecciarono foglie di fico/ e se ne fecero cinture.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 50

Rit.: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

Seconda lettura
Rm 5,12-19

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Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ come a causa di un solo uomo/ il peccato è entrato nel mondo/ e,/ con il peccato,/ la morte,/ così in tutti gli uomini si è propagata la morte,/ poiché tutti hanno peccato.//
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo/ e,/ anche se il peccato non può essere imputato/ quando manca la Legge,/ la morte regnò/ da Adamo fino a Mosè/ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo,/ il quale è figura/ di colui che doveva venire.//
Ma il dono di grazia/ non è come la caduta:/ se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono,/ molto di più la grazia di Dio,/ e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo,/ si sono riversati in abbondanza/ su tutti.// E nel caso del dono/ non è come nel caso di quel solo che ha peccato:/ il giudizio infatti/ viene da uno solo,/ ed è per la condanna,/ il dono di grazia invece/ da molte cadute,/ ed è per la giustificazione.// Infatti/ se per la caduta di uno solo/ la morte ha regnato/ a causa di quel solo uomo,/ molto di più/ quelli che ricevono l’abbondanza della grazia/ e del dono della giustizia/ regneranno nella vita/ per mezzo del solo Gesù Cristo.//
Come dunque per la caduta di uno solo/ si è riversata su tutti gli uomini la condanna,/ così anche per l’opera giusta di uno solo/ si riversa su tutti gli uomini la giustificazione,/ che dà vita.// Infatti,/ come per la disobbedienza di un solo uomo/ tutti sono stati costituiti peccatori,/ così anche per l’obbedienza di uno solo/ tutti saranno costituiti giusti.

Canto al Vangelo (Mt 4,4b)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

 

Vangelo
Mt 4,1-11

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Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto,/ per essere tentato dal diavolo.// Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti,/ alla fine ebbe fame.// Il tentatore gli si avvicinò e gli disse:// «Se tu sei Figlio di Dio,/ di’ che queste pietre diventino pane».// Ma egli rispose:// «Sta scritto:/ “Non di solo pane vivrà l’uomo,/ ma di ogni parola/ che esce dalla bocca di Dio”».//
Allora il diavolo lo portò nella città santa,/ lo pose sul punto più alto del tempio/ e gli disse:// «Se tu sei Figlio di Dio,/ gèttati giù;// sta scritto infatti:/ “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo/ ed essi ti porteranno sulle loro mani/ perché il tuo piede non inciampi in una pietra”».// Gesù gli rispose:/ «Sta scritto anche:/ “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».//
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo/ e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria/ e gli disse:// «Tutte queste cose io ti darò/ se,/ gettandoti ai miei piedi,/ mi adorerai».// Allora Gesù gli rispose:/ «Vàttene,/ satana!// Sta scritto infatti:// “Il Signore,/ Dio tuo,/ adorerai:// a lui solo/ renderai culto”».//
Allora il diavolo lo lasciò,/ ed ecco degli angeli/ gli si avvicinarono/ e lo servivano.

2 marzo 2014 – VIII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 49,14-15

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Io non ti dimenticherò mai.

Dal libro del profeta Isaìa

Sion ha detto:/ «Il Signore mi ha abbandonato,/
il Signore mi ha dimenticato».//
Si dimentica forse una donna del suo bambino,/
così da non commuoversi/ per il figlio delle sue viscere?//
Anche se costoro si dimenticassero,/
io invece/ non ti dimenticherò mai.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 61

Rit.: Solo in Dio riposa l’anima mia.

Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: mai potrò vacillare.

Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: non potrò vacillare.

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio.
Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore.

Seconda lettura
1Cor 4,1-5

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Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ ognuno ci consideri come servi di Cristo/ e amministratori dei misteri di Dio.// Ora,/ ciò che si richiede agli amministratori/ è che ognuno risulti fedele.//
A me però importa assai poco/ di venire giudicato da voi/ o da un tribunale umano;// anzi,/ io non giudico neppure me stesso,/ perché,/ anche se non sono consapevole di alcuna colpa,/ non per questo sono giustificato.// Il mio giudice è il Signore!//
Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo,/ fino a quando il Signore verrà.// Egli metterà in luce i segreti delle tenebre/ e manifesterà le intenzioni dei cuori;/ allora ciascuno/ riceverà da Dio la lode.

Canto al Vangelo (Cf Eb 4,12)
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.

Vangelo
Mt 6,24-34

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Non preoccupatevi del domani.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo/ Gesù disse ai suoi discepoli://
«Nessuno può servire due padroni,/ perché o odierà l’uno e amerà l’altro,/ oppure si affezionerà all’uno/ e disprezzerà l’altro.// Non potete servire Dio/ e la ricchezza.//
Perciò io vi dico:// non preoccupatevi per la vostra vita,/ di quello che mangerete o berrete,/ né per il vostro corpo,/ di quello che indosserete;// la vita non vale forse più del cibo/ e il corpo più del vestito?//
Guardate gli uccelli del cielo:// non séminano e non mietono,/ né raccolgono nei granai;// eppure il Padre vostro celeste li nutre.// Non valete forse più di loro?// E chi di voi,/ per quanto si preoccupi,/ può allungare anche di poco/ la propria vita?//
E per il vestito,/ perché vi preoccupate?// Osservate come crescono i gigli del campo:// non faticano e non filano.// Eppure io vi dico che neanche Salomone,/ con tutta la sua gloria,/ vestiva come uno di loro.// Ora,/ se Dio veste così l’erba del campo,/ che oggi c’è e domani si getta nel forno,/ non farà molto di più per voi,/ gente di poca fede?//
Non preoccupatevi dunque dicendo:/ “Che cosa mangeremo?/ Che cosa berremo?/ Che cosa indosseremo?”.// Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani.// Il Padre vostro celeste,/ infatti,/ sa che ne avete bisogno.//
Cercate invece,/ anzitutto,/ il regno di Dio e la sua giustizia,// e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.//
Non preoccupatevi dunque del domani,/ perché il domani si preoccuperà di se stesso.// A ciascun giorno basta la sua pena».

23 febbraio 2014 – VII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Lv 19,1-2.17-18

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Ama il tuo prossimo come te stesso.

Dal libro del Levìtico

Il Signore parlò a Mosè/ e disse:/
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti/ dicendo loro:/ “Siate santi,/ perché io,/ il Signore,/ vostro Dio,/ sono santo.//
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello;/ rimprovera apertamente il tuo prossimo,/ così non ti caricherai di un peccato per lui.//
Non ti vendicherai/ e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo,/ ma amerai il tuo prossimo/ come te stesso.// Io sono il Signore”».

Salmo responsoriale
Sal 102

Rit.: Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

Seconda lettura
1Cor 3,16-23

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Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ non sapete che siete tempio di Dio/ e che lo Spirito di Dio abita in voi?// Se uno distrugge il tempio di Dio,/ Dio distruggerà lui.// Perché santo è il tempio di Dio,/ che siete voi.//
Nessuno si illuda./ Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo,/ si faccia stolto per diventare sapiente,/ perché la sapienza di questo mondo/ è stoltezza/ davanti a Dio.// Sta scritto infatti:/ «Egli fa cadere i sapienti/ per mezzo della loro astuzia».// E ancora:/ «Il Signore sa/ che i progetti dei sapienti sono vani».//
Quindi nessuno/ ponga il suo vanto negli uomini,/ perché tutto è vostro:/ Paolo,/ Apollo,/ Cefa,/ il mondo,/ la vita,/ la morte,/ il presente,/ il futuro:// tutto è vostro!// Ma voi siete di Cristo/ e Cristo è di Dio.

 

Canto al Vangelo (1Gv 2, 5)
Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Alleluia.

 

Vangelo
Mt 5,38-48

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Amate i vostri nemici.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli://
«Avete inteso che fu detto:/ “Occhio per occhio/ e dente per dente”.// Ma io vi dico di non opporvi al malvagio;// anzi,/ se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra,/ tu pórgigli anche l’altra,/ e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica,/ tu lascia anche il mantello.// E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio,/ tu con lui fanne due.// Da’ a chi ti chiede,/ e a chi desidera da te un prestito/ non voltare le spalle.//
Avete inteso che fu detto:// “Amerai il tuo prossimo/ e odierai il tuo nemico”.// Ma io vi dico: amate i vostri nemici/ e pregate per quelli che vi perseguitano,/ affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli;// egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni,/ e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.// Infatti,/ se amate quelli che vi amano,/ quale ricompensa ne avete?// Non fanno così anche i pubblicani?// E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli,/ che cosa fate di straordinario?// Non fanno così anche i pagani?// Voi,/ dunque,/ siate perfetti/ come è perfetto il Padre vostro celeste».

16 febbraio 2014 – VI del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sir 15,16-21

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A nessuno ha comandato di essere empio.

Dal libro del Siràcide

Se vuoi osservare i suoi comandamenti,/ essi ti custodiranno;//
se hai fiducia in lui,/ anche tu vivrai.//
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:/
là dove vuoi/ tendi la tua mano.//
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte,/ il bene e il male:/
a ognuno sarà dato/ ciò che a lui piacerà.//
Grande infatti/ è la sapienza del Signore;/
forte e potente,/ egli vede ogni cosa.//
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,/
egli conosce/ ogni opera degli uomini.//
A nessuno ha comandato di essere empio/
e a nessuno/ ha dato il permesso di peccare.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 118

Rit.: Beato chi cammina nella legge del Signore.

Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.

Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.

Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.

Seconda lettura
1Cor 2,6-10

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Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ tra coloro che sono perfetti parliamo,/ sì,/ di sapienza,/ ma di una sapienza che non è di questo mondo,/ né dei dominatori di questo mondo,/ che vengono ridotti al nulla.// Parliamo invece/ della sapienza di Dio,/ che è nel mistero,/ che è rimasta nascosta/ e che Dio ha stabilito prima dei secoli/ per la nostra gloria.//
Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta;/ se l’avessero conosciuta,/ non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.//
Ma,/ come sta scritto:/
«Quelle cose che occhio non vide,/ né orecchio udì,/
né mai entrarono in cuore di uomo,/
Dio le ha preparate/ per coloro che lo amano».//
Ma a noi/ Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;/ lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa,/ anche le profondità di Dio.

Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato
i misteri del Regno.
Alleluia.

 

Vangelo
Mt 5,17-37

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Così fu detto agli antichi; ma io vi dico.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli://
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti;// non sono venuto ad abolire,/ ma a dare pieno compimento.// In verità io vi dico:/ finché non siano passati il cielo e la terra,/ non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge,/ senza che tutto sia avvenuto.// Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti/ e insegnerà agli altri a fare altrettanto,/ sarà considerato minimo nel regno dei cieli.// Chi invece li osserverà e li insegnerà,/ sarà considerato grande nel regno dei cieli.//
Io vi dico infatti:// se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei,/ non entrerete nel regno dei cieli.//
Avete inteso che fu detto agli antichi:/ “Non ucciderai;/ chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”.// Ma io vi dico:/ chiunque si adira con il proprio fratello/ dovrà essere sottoposto al giudizio.// Chi poi dice al fratello:/ “Stupido”,/ dovrà essere sottoposto al sinedrio;// e chi gli dice:/ “Pazzo”,/ sarà destinato al fuoco della Geènna.//
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare/ e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,/ lascia lì il tuo dono davanti all’altare,/ va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello/ e poi torna a offrire il tuo dono.//
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,/ perché l’avversario non ti consegni al giudice/ e il giudice alla guardia,/ e tu venga gettato in prigione.// In verità io ti dico:/ non uscirai di là/ finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!//
Avete inteso che fu detto:/ “Non commetterai adulterio”.// Ma io vi dico:/ chiunque guarda una donna per desiderarla,/ ha già commesso adulterio con lei/ nel proprio cuore.//
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo,/ cavalo e gettalo via da te:// ti conviene infatti perdere una delle tue membra,/ piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna.// E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo,/ tagliala e gettala via da te:// ti conviene infatti perdere una delle tue membra,/ piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.//
Fu pure detto:/ “Chi ripudia la propria moglie,/ le dia l’atto del ripudio”.// Ma io vi dico:/ chiunque ripudia la propria moglie,/ eccetto il caso di unione illegittima,/ la espone all’adulterio,/ e chiunque sposa una ripudiata,/ commette adulterio.//
Avete anche inteso che fu detto agli antichi:/ “Non giurerai il falso,/ ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”.// Ma io vi dico:/ non giurate affatto,/ né per il cielo,/ perché è il trono di Dio,/ né per la terra,/ perché è lo sgabello dei suoi piedi,/ né per Gerusalemme,/ perché è la città del grande Re.// Non giurare neppure per la tua testa,/ perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.// Sia invece il vostro parlare:/ “sì, sì”,/ “no, no”;// il di più/ viene dal Maligno».

9 febbraio 2014 – V del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 58,7-10

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La tua luce sorgerà come l’aurora.

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:/
«Non consiste forse [il digiuno che voglio]/
nel dividere il pane con l’affamato,/
nell’introdurre in casa i miseri,/ senza tetto,/
nel vestire uno che vedi nudo,/
senza trascurare i tuoi parenti?//
Allora la tua luce/ sorgerà come l’aurora,/
la tua ferita/ si rimarginerà presto.//
Davanti a te/ camminerà la tua giustizia,/
la gloria del Signore ti seguirà.//
Allora invocherai/ e il Signore ti risponderà,/
implorerai aiuto/ ed egli dirà:/ “Eccomi!”.//
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,/
il puntare il dito e il parlare empio,/
se aprirai il tuo cuore all’affamato,/
se sazierai l’afflitto di cuore,/
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,/
la tua tenebra/ sarà come il meriggio».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 111

Rit.: Il giusto risplende come luce.

Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.

Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.

Sicuro è il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria.

Seconda lettura
1Cor 2,1-5

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Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Io,/ fratelli,/ quando venni tra voi,/ non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio/ con l’eccellenza della parola/ o della sapienza.// Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi/ se non Gesù Cristo,/ e Cristo crocifisso.//
Mi presentai a voi nella debolezza/ e con molto timore e trepidazione.// La mia parola e la mia predicazione/ non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza,/ ma sulla manifestazione dello Spirito/ e della sua potenza,/ perché la vostra fede/ non fosse fondata sulla sapienza umana,/ ma sulla potenza di Dio.

 

Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Alleluia.

 

Vangelo
Mt 5,13-16

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Voi siete la luce del mondo.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli://
«Voi siete il sale della terra;// ma se il sale perde il sapore,/ con che cosa lo si renderà salato?// A null’altro serve/ che ad essere gettato via/ e calpestato dalla gente.//
Voi siete la luce

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del mondo;// non può restare nascosta/ una città che sta sopra un monte,/ né si accende una lampada per metterla sotto il moggio,// ma sul candelabro,/ e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.// Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini,/ perché vedano le vostre opere buone/ e rendano gloria al Padre vostro/ che è nei cieli».

2 febbraio 2014 – Presentazione del Signore – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ml 3,1-4

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Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate.

Dal libro del profeta Malachìa

Così dice il Signore Dio:/
«Ecco,/ io manderò un mio messaggero/ a preparare la via davanti a me/ e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate;// e l’angelo dell’alleanza,/ che voi sospirate,/ eccolo venire,/ dice il Signore degli eserciti.//
Chi sopporterà il giorno della sua venuta?// Chi resisterà al suo apparire?// Egli è come il fuoco del fonditore/ e come la lisciva dei lavandai.//
Siederà per fondere/ e purificare l’argento;// purificherà i figli di Levi,/ li affinerà come oro e argento,/ perché possano offrire al Signore un’offerta/ secondo giustizia.//
Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme/ sarà gradita al Signore come nei giorni antichi,/ come negli anni lontani».

 

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 23

Rit.: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.

Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

 

Seconda lettura
Eb 2,14-18

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Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.

Dalla lettera agli Ebrei

Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne,/ anche Cristo allo stesso modo/ ne è divenuto partecipe,/ per ridurre all’impotenza mediante la morte/ colui che della morte ha il potere,/ cioè il diavolo,/ e liberare così quelli che,/ per timore della morte,/ erano soggetti a schiavitù/ per tutta la vita.//
Egli infatti non si prende cura degli angeli,/ ma della stirpe di Abramo si prende cura.// Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli,/ per diventare un sommo sacerdote misericordioso/ e degno di fede nelle cose che riguardano Dio,/ allo scopo di espiare/ i peccati del popolo.//
Infatti,/ proprio per essere stato messo alla prova/ e avere sofferto personalmente,/ egli è in grado di venire in aiuto/ a quelli che subiscono la prova.

 

Canto al Vangelo (Lc 2,30.32)

Alleluia, alleluia.
I miei occhi hanno visto la tua salvezza:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.

 

Vangelo
Lc 2,22-40

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I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale,/ secondo la legge di Mosè,/ Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme/ per presentarlo al Signore/ – come è scritto nella legge del Signore:// «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore»/ – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore/ o due giovani colombi,/ come prescrive la legge del Signore.//
Ora a Gerusalemme c’era un uomo/ di nome Simeone,/ uomo giusto e pio,/ che aspettava la consolazione d’Israele,/ e lo Spirito Santo era su di lui.// Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte/ senza prima aver veduto il Cristo del Signore.//
Mosso dallo Spirito,/ si recò al tempio e,/ mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù/ per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo,/ anch’egli lo accolse tra le braccia/ e benedisse Dio,/ dicendo://

«Ora puoi lasciare, o Signore,/ che il tuo servo
vada in pace,/ secondo la tua parola,/
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,/
preparata da te davanti a tutti i popoli://
luce per rivelarti alle genti/
e gloria del tuo popolo,/ Israele».//

Il padre e la madre di Gesù/ si stupivano delle cose che si dicevano di lui.// Simeone li benedisse/ e a Maria,/ sua madre,/ disse:// «Ecco,/ egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele/ e come segno di contraddizione/ – e anche a te una spada trafiggerà l’anima/ –, affinché siano svelati/ i pensieri di molti cuori».//
C’era anche una profetessa,/ Anna,/ figlia di Fanuèle,/ della tribù di Aser.// Era molto avanzata in età,/ aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio,/ era poi rimasta vedova/ e ora aveva ottantaquattro anni.// Non si allontanava mai dal tempio,/ servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.// Sopraggiunta in quel momento,/ si mise anche lei a lodare Dio/ e parlava del bambino/ a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.//
Quando ebbero adempiuto ogni cosa/ secondo la legge del Signore,/ fecero ritorno in Galilea,/ alla loro città di Nàzaret.// Il bambino cresceva e si fortificava,/ pieno di sapienza,/ e la grazia di Dio era su di lui.

26 gennaio 2014 – III del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio in mp3

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Prima lettura
Is 8,23b-9,3

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Nella Galilea delle genti, il popolo vide una grande luce.

Dal libro del profeta Isaìa

In passato/ il Signore umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali,/ ma in futuro/ renderà gloriosa la via del mare,/ oltre il Giordano,/ Galilea delle genti.//
Il popolo che camminava nelle tenebre/
ha visto una grande luce;/
su coloro che abitavano in terra tenebrosa/
una luce rifulse.//
Hai moltiplicato la gioia,/
hai aumentato la letizia.//
Gioiscono davanti a te/
come si gioisce quando si miete/
e come si esulta/ quando si divide la preda.//
Perché tu hai spezzato/ il giogo che l’opprimeva,/
la sbarra sulle sue spalle,/
e il bastone del suo aguzzino,/
come nel giorno di Mádian.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 26

Rit.:Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Seconda lettura
1Cor 1,10-13.17

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Siate tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Vi esorto,/ fratelli,/ per il nome del Signore nostro Gesù Cristo,/ a essere tutti unanimi nel parlare,/ perché non vi siano divisioni tra voi,/ ma siate in perfetta unione/ di pensiero e di sentire.//
Infatti a vostro riguardo,/ fratelli,/ mi è stato segnalato dai familiari di Cloe/ che tra voi vi sono discordie.// Mi riferisco al fatto/ che ciascuno di voi dice:/ «Io sono di Paolo»,/ «Io invece sono di Apollo»,/ «Io invece di Cefa»,/ «E io di Cristo».//
È forse diviso il Cristo?/ Paolo/ è stato forse crocifisso per voi?/ O siete stati battezzati/ nel nome di Paolo?//
Cristo infatti/ non mi ha mandato a battezzare,/ ma ad annunciare il Vangelo,/ non con sapienza di parola,/ perché non venga resa vana/ la croce di Cristo.

 

Canto al Vangelo (Mt 4,23)
Alleluia, alleluia.
Gesù predicava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
Alleluia.

 

Vangelo
Mt 4,12-23 (forma breve: 4,12-17)

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Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato,/ si ritirò nella Galilea,/ lasciò Nàzaret/ e andò ad abitare a Cafàrnao,/ sulla riva del mare,/ nel territorio di Zàbulon e di Nèftali,// perché si compisse ciò che era stato detto/ per mezzo del profeta Isaìa://
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,/
sulla via del mare,/ oltre il Giordano,/
Galilea delle genti!//
Il popolo che abitava nelle tenebre/
vide una grande luce,//
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte/
una luce è sorta».//
Da allora Gesù cominciò a predicare/ e a dire:// «Convertitevi,/ perché il regno dei cieli è vicino».//
Mentre camminava lungo il mare di Galilea,/ vide due fratelli,// Simone,/ chiamato Pietro,/ e Andrea suo fratello,/ che gettavano le reti in mare;// erano infatti pescatori.// E disse loro:/ «Venite dietro a me,/ vi farò pescatori di uomini».// Ed essi subito lasciarono le reti/ e lo seguirono.// Andando oltre,/ vide altri due fratelli,/ Giacomo,/ figlio di Zebedèo,/ e Giovanni suo fratello,/ che nella barca,/ insieme a Zebedeo loro padre,/ riparavano le loro reti,/ e li chiamò.// Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre/ e lo seguirono.//
Gesù percorreva tutta la Galilea,/ insegnando nelle loro sinagoghe,/ annunciando il vangelo del Regno/ e guarendo ogni sorta di malattie/ e di infermità nel popolo.

19 gennaio 2014 – II del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 49,3.5-6

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Ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza.

Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore mi ha detto:/
«Mio servo tu sei,/ Israele,/
sul quale manifesterò/ la mia gloria».//
Ora ha parlato il Signore,/
che mi ha plasmato suo servo/ dal seno materno/
per ricondurre a lui Giacobbe/
e a lui riunire Israele/
– poiché ero stato onorato dal Signore/
e Dio era stato la mia forza –/
e ha detto:/ «È troppo poco che tu sia mio servo/
per restaurare le tribù di Giacobbe/
e ricondurre i superstiti d’Israele.//
Io ti renderò/ luce delle nazioni,/
perché porti la mia salvezza/
fino all’estremità/ della terra».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Salmo 39

Rit.:Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

 

Seconda lettura
Cor 1,1-3

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Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Paolo,/ chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù/ per volontà di Dio,/ e il fratello Sòstene,/ alla Chiesa di Dio che è a Corinto,/ a coloro che sono stati santificati/ in Cristo Gesù,/ santi per chiamata,/ insieme a tutti quelli/ che in ogni luogo/ invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo,/ Signore nostro/ e loro:/ grazia a voi/ e pace/ da Dio Padre nostro/ e dal Signore Gesù Cristo!

 

Canto al Vangelo (Gv 1,14.12)
Alleluia, alleluia.
Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
a quanti lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.

 

Vangelo
Gv 1,29-34

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Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Giovanni,/ vedendo Gesù venire verso di lui,/ disse:// «Ecco l’agnello di Dio,/ colui che toglie il peccato del mondo!// Egli è colui del quale ho detto:/ “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me,/ perché era prima di me”.// Io non lo conoscevo,/ ma sono venuto a battezzare nell’acqua,/ perché egli fosse manifestato a Israele».//
Giovanni testimoniò dicendo:/ «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo/ e rimanere su di lui.// Io non lo conoscevo,/ ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua/ mi disse:// “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito,/ è lui/ che battezza nello Spirito Santo”.// E io ho visto e ho testimoniato/ che questi/ è il Figlio di Dio».