7 agosto 2011 – XIX del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

Le letture con le pause per i lettori – Foglietto pronto (.pdf)
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Prima lettura
1Re 19,9.11-13

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Fermati sul monte alla presenza del Signore.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni,/ Elia,/ [essendo giunto al monte di Dio,/ l’Oreb],/ entrò in una caverna per passarvi la notte,/ quand’ecco/ gli fu rivolta la parola del Signore/ in questi termini:/ «Esci/ e fèrmati sul monte/ alla presenza del Signore».//
Ed ecco che il Signore passò./ Ci fu un vento impetuoso e gagliardo/ da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore,/ ma il Signore non era nel vento.// Dopo il vento,/ un terremoto,/ ma il Signore/ non era nel terremoto.// Dopo il terremoto,/ un fuoco,/ ma il Signore non era nel fuoco.// Dopo il fuoco,/ il sussurro di una brezza leggera.// Come l’udì,/ Elia si coprì il volto con il mantello,/ uscì/ e si fermò all’ingresso della caverna.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 84

Rit.:Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Seconda lettura
Rm 9,1-5

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Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ dico la verità in Cristo,/ non mento,/ e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo:/ ho nel cuore/ un grande dolore e una sofferenza continua.//
Vorrei infatti essere io stesso anàtema,/ separato da Cristo/ a vantaggio dei miei fratelli,/ miei consanguinei secondo la carne.//
Essi sono Israeliti/ e hanno l’adozione a figli,/ la gloria,/ le alleanze,/ la legislazione,/ il culto,/ le promesse;// a loro appartengono i patriarchi/ e da loro proviene Cristo/ secondo la carne,/ egli che è sopra ogni cosa,/ Dio benedetto nei secoli./ Amen.

Canto al Vangelo (Sal 129,5)
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
Alleluia.


Vangelo
Mt 14,22-33

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Comandami di venire verso di te sulle acque.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato],/ subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca/ e a precederlo sull’altra riva,/ finché non avesse congedato la folla.// Congedata la folla,/ salì sul monte,/ in disparte,/ a pregare.// Venuta la sera,/ egli se ne stava lassù,/ da solo.//
La barca intanto distava già molte miglia da terra/ ed era agitata dalle onde:/ il vento infatti era contrario.// Sul finire della notte/ egli andò verso di loro camminando sul mare.// Vedendolo camminare sul mare,/ i discepoli furono sconvolti/ e dissero:/ «È un fantasma!»/ e gridarono dalla paura.// Ma subito Gesù parlò loro dicendo:/ «Coraggio,/ sono io,/ non abbiate paura!».//
Pietro allora gli rispose:/ «Signore,/ se sei tu,/ comandami di venire verso di te sulle acque».// Ed egli disse:/ «Vieni!».// Pietro scese dalla barca,/ si mise a camminare sulle acque/ e andò verso Gesù.// Ma,/ vedendo che il vento era forte,/ s’impaurì/ e,/ cominciando ad affondare,/ gridò:/ «Signore,/salvami!».// E subito Gesù tese la mano,/ lo afferrò/ e gli disse:/ «Uomo di poca fede,/ perché hai dubitato?».//
Appena saliti sulla barca,/ il vento cessò.// Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui,/ dicendo:/ «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

31 luglio 2011 – XVIII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 55,1-3


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Venite e mangiate.

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:/
«O voi tutti assetati,/ venite all’acqua,/
voi che non avete denaro,/ venite;//
comprate e mangiate;/ venite,/ comprate
senza denaro,/ senza pagare,/ vino e latte.//
Perché spendete denaro/ per ciò che non è pane,/
il vostro guadagno/ per ciò che non sazia?//
Su,/ ascoltatemi/ e mangerete cose buone/
e gusterete cibi succulenti.//
Porgete l’orecchio e venite a me,/
ascoltate/ e vivrete.//
Io stabilirò per voi/ un’alleanza eterna,/
i favori/ assicurati a Davide».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 144

Rit.: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.

iusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Seconda lettura
Rm 8,35.37-39

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Nessuna creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ chi ci separerà/ dall’amore di Cristo?// Forse la tribolazione,/ l’angoscia,/ la persecuzione,/ la fame,/ la nudità,/ il pericolo,/ la spada?//
Ma in tutte queste cose/ noi siamo più che vincitori/ grazie a colui/ che ci ha amati.//
Io sono infatti persuaso/ che né morte né vita,/ né angeli né principati,/ né presente né avvenire,/ né potenze,/ né altezza né profondità,/ né alcun’altra creatura/ potrà mai separarci dall’amore di Dio,/ che è in Cristo Gesù,/ nostro Signore.

Canto al Vangelo
Mt 4,4b
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.


Vangelo
Mt 14,13-21

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Tutti mangiarono e furono saziati.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ avendo udito [della morte di Giovanni Battista],/ Gesù partì di là su una barca/ e si ritirò in un luogo deserto,/ in disparte. //
Ma le folle,/ avendolo saputo,/ lo seguirono a piedi dalle città.// Sceso dalla barca,/ egli vide una grande folla,/ sentì compassione per loro/ e guarì i loro malati. //
Sul far della sera,/ gli si avvicinarono i discepoli/ e gli dissero:/ «Il luogo è deserto/ ed è ormai tardi;/ congeda la folla/ perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».// Ma Gesù disse loro:/ «Non occorre che vadano;/ voi stessi date loro da mangiare».// Gli risposero:/ «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!».// Ed egli disse:/ «Portatemeli qui».//
E,/ dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba,/ prese i cinque pani e i due pesci,/ alzò gli occhi al cielo,/ recitò la benedizione,/ spezzò i pani e li diede ai discepoli,/ e i discepoli alla folla.//
Tutti mangiarono a sazietà,/ e portarono via i pezzi avanzati:/ dodici ceste piene.// Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini,/ senza contare le donne e i bambini.

24 luglio 2011 – XVII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
1Re 3,5.7-12

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Hai domandato per te la sapienza.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni/ a Gàbaon/ il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte.// Dio disse:/ «Chiedimi/ ciò che vuoi che io ti conceda».//
Salomone disse:/ «Signore,/ mio Dio,/ tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide,/ mio padre./ Ebbene io sono solo un ragazzo;/ non so come regolarmi.// Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto,/ popolo numeroso/ che per la quantità non si può calcolare/ né contare.// Concedi al tuo servo un cuore docile,/ perché sappia rendere giustizia al tuo popolo/ e sappia distinguere il bene dal male;/ infatti chi può governare questo tuo popolo/ così numeroso?».//
Piacque agli occhi del Signore/ che Salomone avesse domandato questa cosa.// Dio gli disse:/ «Poiché hai domandato questa cosa/ e non hai domandato per te molti giorni,/ né hai domandato per te ricchezza,/ né hai domandato la vita dei tuoi nemici,/ ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare,/ ecco,/ faccio secondo le tue parole.// Ti concedo un cuore saggio e intelligente:/ uno come te/ non ci fu prima di te/ né sorgerà dopo di te».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 118

Rit.: Quanto amo la tua legge, Signore!

La mia parte è il Signore:
ho deciso di osservare le tue parole.
Bene per me è la legge della tua bocca,
più di mille pezzi d’oro e d’argento.

Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.
Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia.

Perciò amo i tuoi comandi,
più dell’oro, dell’oro più fino.
Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti
e odio ogni falso sentiero.

Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.

Seconda lettura
Rm 8,28-30

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Ci ha predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ noi sappiamo che tutto concorre al bene,/ per quelli che amano Dio,/ per coloro che sono stati chiamati/ secondo il suo disegno.//
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto,/ li ha anche predestinati a essere conformi/ all’immagine del Figlio suo,/ perché egli/ sia il primogenito tra molti fratelli;// quelli poi che ha predestinato,/ li ha anche chiamati;/ quelli che ha chiamato,/ li ha anche giustificati;/ quelli che ha giustificato,/ li ha anche glorificati.

Canto al Vangelo
Mt 11,25
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.


Vangelo
Mt 13,44-52

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Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo/ Gesù disse ai suoi discepoli:/
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro/ nascosto nel campo;/ un uomo lo trova e lo nasconde;// poi va,/ pieno di gioia,/ vende tutti i suoi averi/ e compra quel campo.//
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante/ che va in cerca di perle preziose;// trovata una perla di grande valore,/ va,/ vende tutti i suoi averi/ e la compra.//
Ancora,/ il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare,/ che raccoglie ogni genere di pesci.// Quando è piena,/ i pescatori la tirano a riva,/ si mettono a sedere,/ raccolgono i pesci buoni nei canestri/ e buttano via i cattivi.// Così sarà alla fine del mondo.// Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni/ e li getteranno nella fornace ardente,/ dove sarà pianto e stridore di denti.//
Avete compreso tutte queste cose?».// Gli risposero:/ «Sì».// Ed egli disse loro:/ «Per questo ogni scriba,/ divenuto discepolo del regno dei cieli,/ è simile a un padrone di casa/ che estrae dal suo tesoro/ cose nuove/ e cose antiche».

17 luglio 2011 – XVI del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sap 12,13.16-19


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Dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

Dal libro della Sapienza

Non c’è Dio/ fuori di te,/ che abbia cura di tutte le cose,/
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.//
La tua forza infatti/ è il principio della giustizia,/
e il fatto che sei padrone di tutti,/ ti rende indulgente con tutti.//
Mostri la tua forza/
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,/
e rigetti l’insolenza/ di coloro che pur la conoscono.//
Padrone della forza,/ tu giudichi con mitezza/
e ci governi con molta indulgenza,/
perché,/ quando vuoi,/ tu eserciti il potere.//
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo/
che il giusto deve amare gli uomini,/
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che,/ dopo i peccati,/ tu concedi il pentimento.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 85

Rit.:Tu sei buono, Signore, e perdoni.

Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.

Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.

Seconda lettura
Rm 8,26-27

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Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza;/ non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente,/ ma lo Spirito stesso intercede/ con gemiti inesprimibili;/ e colui che scruta i cuori/ sa che cosa desidera lo Spirito,/ perché egli intercede per i santi/ secondo i disegni di Dio.

Canto al Vangelo
Mt 11,25
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.


Vangelo
Mt 13,24-43

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Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù espose alla folla un’altra parabola,/ dicendo:/ «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.// Ma,/ mentre tutti dormivano,/ venne il suo nemico,/ seminò della zizzania in mezzo al grano/ e se ne andò.// Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto,/ spuntò anche la zizzania.// Allora i servi andarono dal padrone di casa/ e gli dissero:/ “Signore,/ non hai seminato del buon seme nel tuo campo?/ Da dove viene la zizzania?”.// Ed egli rispose loro:/ “Un nemico ha fatto questo!”.// E i servi gli dissero:/ “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”.// “No,/ rispose,/ perché non succeda che,/ raccogliendo la zizzania,/ con essa sradichiate anche il grano.// Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura/ e al momento della mietitura dirò ai mietitori:/ Raccogliete prima la zizzania/ e legatela in fasci per bruciarla;/ il grano invece riponètelo nel mio granaio”».//
Espose loro un’altra parabola,/ dicendo:/ «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape,/ che un uomo prese e seminò nel suo campo.// Esso è il più piccolo di tutti i semi/ ma,/ una volta cresciuto,/ è più grande delle altre piante dell’orto/ e diventa un albero,/ tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».//
Disse loro un’altra parabola:/ «Il regno dei cieli è simile al lievito,/ che una donna prese e mescolò in tre misure di farina,/ finché non fu tutta lievitata».//
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole/ e non parlava ad esse se non con parabole,/ perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:/
«Aprirò la mia bocca con parabole,/
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».//
Poi congedò la folla ed entrò in casa;/ i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli:/ «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».// Ed egli rispose:/ «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.// Il campo è il mondo/ e il seme buono sono i figli del Regno.// La zizzania sono i figli del Maligno/ e il nemico che l’ha seminata è il diavolo.// La mietitura è la fine del mondo/ e i mietitori sono gli angeli.// Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco,/ così avverrà alla fine del mondo.// Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli,/ i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità/ e li getteranno nella fornace ardente,/ dove sarà pianto e stridore di denti.// Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro.// Chi ha orecchi,/ ascolti!».

10 luglio 2011 – XVma del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 55,10-11

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La pioggia fa germogliare la terra

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:/
«Come la pioggia e la neve/ scendono dal cielo/
e non vi ritornano/ senza avere irrigato la terra,/
senza averla fecondata/ e fatta germogliare,/
perché dia il seme a chi semina/
e il pane a chi mangia,/
così sarà della mia parola/ uscita dalla mia bocca:/
non ritornerà a me/ senza effetto,/
senza aver operato ciò che desidero/
e senza aver compiuto/ ciò per cui l’ho mandata».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 64

Rit.:Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli

Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.

Così prepari la terra:
ne irrìghi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.

Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.

I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia!

Seconda lettura
Rm 8,18-23

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L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ ritengo che le sofferenze del tempo presente/ non siano paragonabili alla gloria futura/ che sarà rivelata in noi.// L’ardente aspettativa della creazione,/ infatti,/ è protesa verso la rivelazione/ dei figli di Dio.//
La creazione infatti/ è stata sottoposta alla caducità/ – non per sua volontà,/ ma per volontà di colui che l’ha sottoposta/ – nella speranza che anche la stessa creazione/ sarà liberata dalla schiavitù della corruzione/ per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.//
Sappiamo infatti/ che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto/ fino ad oggi.// Non solo,/ ma anche noi,/ che possediamo le primizie dello Spirito,/ gemiamo interiormente/ aspettando l’adozione a figli,/ la redenzione/ del nostro corpo.

Canto al Vangelo (Mt 13,19.23)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.

Vangelo
Mt 13,1-23

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Il seminatore uscì a seminare

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quel giorno/ Gesù uscì di casa/ e sedette in riva al mare.// Si radunò attorno a lui tanta folla/ che egli salì su una barca e si mise a sedere,/ mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.//
Egli parlò loro di molte cose con parabole.// E disse:/ «Ecco,/ il seminatore uscì a seminare.// Mentre seminava,/ una parte cadde lungo la strada;/ vennero gli uccelli e la mangiarono.// Un’altra parte cadde sul terreno sassoso,/ dove non c’era molta terra;/ germogliò subito,/ perché il terreno non era profondo,/ ma quando spuntò il sole fu bruciata e,/ non avendo radici,/ seccò.// Un’altra parte cadde sui rovi,/ e i rovi crebbero e la soffocarono.// Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto:/ il cento,/ il sessanta,/ il trenta per uno.// Chi ha orecchi,/ ascolti».//
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero:/ «Perché a loro parli con parabole?».// Egli rispose loro:/ «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli,/ ma a loro non è dato.// Infatti a colui che ha,/ verrà dato e sarà nell’abbondanza;/ ma a colui che non ha,/ sarà tolto anche quello che ha.// Per questo a loro parlo con parabole:/ perché guardando non vedono,/ udendo non ascoltano e non comprendono.//
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:/
“Udrete,/ sì,/ ma non comprenderete,/
guarderete,/ sì,/ ma non vedrete.//
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,/
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,/
perché non vedano con gli occhi,/
non ascoltino con gli orecchi/
e non comprendano con il cuore/
e non si convertano e io li guarisca!”.//
Beati invece i vostri occhi perché vedono/ e i vostri orecchi perché ascoltano.// In verità io vi dico:/ molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate,/ ma non lo videro,/ e ascoltare ciò che voi ascoltate,/ ma non lo ascoltarono!//
Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore.// Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende,/ viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore:/ questo è il seme seminato lungo la strada.// Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia,/ ma non ha in sé radici ed è incostante,/ sicché,/ appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola,/ egli subito viene meno.// Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola,/ ma la preoccupazione del mondo/ e la seduzione della ricchezza/ soffocano la Parola/ ed essa non dà frutto.// Quello seminato sul terreno buono/ è colui che ascolta la Parola e la comprende;/ questi dà frutto e produce il cento,/ il sessanta,/ il trenta per uno».

3 luglio 2011 – XIV del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Zc 9,9-10


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Ecco, a te viene il tuo re umile.

Dal libro del profeta Zaccarìa

Così dice il Signore:/
«Esulta grandemente,/ figlia di Sion,/
giubila,/ figlia di Gerusalemme!//
Ecco,/ a te viene il tuo re.//
Egli è giusto e vittorioso,/
umile,/ cavalca un asino,/
un puledro figlio d’asina.//
Farà sparire il carro da guerra da Èfraim/
e il cavallo da Gerusalemme,/
l’arco di guerra sarà spezzato,/
annuncerà la pace alle nazioni,/
il suo dominio sarà da mare a mare/
e dal Fiume/ fino ai confini della terra».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 144

Rit.:Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

Seconda lettura
Rm 8,9.11-13

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Se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ voi non siete sotto il dominio della carne,/ ma dello Spirito,/ dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.// Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo,/ non gli appartiene.//
E se lo Spirito di Dio,/ che ha risuscitato Gesù dai morti,/ abita in voi,/ colui che ha risuscitato Cristo dai morti/ darà la vita anche ai vostri corpi mortali/ per mezzo del suo Spirito/ che abita in voi.//
Così dunque,/ fratelli,/ noi siamo debitori non verso la carne,/ per vivere secondo i desideri carnali,/ perché,/ se vivete secondo la carne,/ morirete.// Se,/ invece,/ mediante lo Spirito/ fate morire le opere del corpo,/ vivrete.

Canto al Vangelo
(Cf Mt 11, 25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

Vangelo
Mt 11,25-30

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Io sono mite e umile di cuore.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo/ Gesù disse:/
«Ti rendo lode,/ Padre,/ Signore del cielo e della terra,/ perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti/ e le hai rivelate ai piccoli.// Sì,/ o Padre,/ perché così hai deciso/ nella tua benevolenza.// Tutto è stato dato a me dal Padre mio;/ nessuno conosce il Figlio se non il Padre,/ e nessuno conosce il Padre se non il Figlio/ e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.//
Venite a me,/ voi tutti che siete stanchi e oppressi,/ e io vi darò ristoro.// Prendete il mio giogo sopra di voi/ e imparate da me,/ che sono mite e umile di cuore,/ e troverete ristoro per la vostra vita.// Il mio giogo infatti è dolce/ e il mio peso leggero».

26 giugno 2011 – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Dt 8,2-3.14-16

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Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè/ parlò al popolo dicendo:/
«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore,/ tuo Dio,/ ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto,/ per umiliarti/ e metterti alla prova,/ per sapere quello che avevi nel cuore,/ se tu avresti osservato o no/ i suoi comandi.//
Egli dunque ti ha umiliato,/ ti ha fatto provare la fame,/ poi ti ha nutrito di manna,/ che tu non conoscevi/ e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto,/ per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane,/ ma che l’uomo vive/ di quanto esce dalla bocca del Signore.//
Non dimenticare il Signore,/ tuo Dio,/ che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto,/ dalla condizione servile;/ che ti ha condotto per questo deserto/ grande e spaventoso,/ luogo di serpenti velenosi/ e di scorpioni,/ terra assetata,/ senz’acqua;/ che ha fatto sgorgare per te/ l’acqua dalla roccia durissima;/ che nel deserto ti ha nutrito di manna/ sconosciuta ai tuoi padri».

Salmo responsoriale
Sal 147

Rit.:Loda il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Seconda lettura
1Cor 10,16-17

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Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo,/ non è forse comunione/ con il sangue di Cristo?// E il pane che noi spezziamo,/ non è forse comunione/ con il corpo di Cristo?//
Poiché vi è un solo pane,/ noi siamo,/ benché molti,/ un solo corpo:/ tutti infatti/ partecipiamo all’unico pane.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

Vangelo
Gv 6,51-58

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La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù disse alla folla:/
«Io sono il pane vivo,/ disceso dal cielo.// Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno/ e il pane che io darò/ è la mia carne/ per la vita del mondo».//
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro:/ «Come può costui/ darci la sua carne da mangiare?».//
Gesù disse loro:/ «In verità,/ in verità io vi dico:/ se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo/ e non bevete il suo sangue,/ non avete in voi la vita.// Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue/ ha la vita eterna/ e io lo risusciterò/ nell’ultimo giorno.// Perché la mia carne è vero cibo/ e il mio sangue vera bevanda.//
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me/ e io in lui.// Come il Padre,/ che ha la vita,/ ha mandato me/ e io vivo per il Padre,/ così anche colui che mangia me/ vivrà per me.// Questo è il pane disceso dal cielo;/ non è come quello che mangiarono i padri e morirono.// Chi mangia questo pane/ vivrà in eterno».

19 giugno 2011 – Santissima Trinità – Anno A – Letture in audio mp3

Le letture con le pause per i lettori – Foglietto pronto (.pdf)
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Prima lettura
Es 34,4-6.8-9

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Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ Mosè si alzò di buon mattino/ e salì sul monte Sinai,/ come il Signore gli aveva comandato,/ con le due tavole di pietra in mano.//
Allora il Signore scese nella nube,/ si fermò là presso di lui/ e proclamò il nome del Signore.// Il Signore passò davanti a lui,/ proclamando:/ «Il Signore,/ il Signore,/ Dio misericordioso e pietoso,/ lento all’ira/ e ricco di amore e di fedeltà».//
Mosè si curvò in fretta fino a terra/ e si prostrò.// Disse:/ «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi,/ Signore,/ che il Signore cammini in mezzo a noi./ Sì,/ è un popolo di dura cervìce,/ ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato:/ fa’ di noi/ la tua eredità».

Salmo responsoriale
Dn 3,52-56

Rit.: A te la lode e la gloria nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi
e siedi sui cherubini.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo.

Seconda lettura
2Cor 13,11-13

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La grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ siate gioiosi,/ tendete alla perfezione,/ fatevi coraggio a vicenda,/ abbiate gli stessi sentimenti,/ vivete in pace/ e il Dio dell’amore e della pace/ sarà con voi.//
Salutatevi a vicenda con il bacio santo./ Tutti i santi vi salutano./
La grazia del Signore Gesù Cristo,/ l’amore di Dio/ e la comunione dello Spirito Santo/ siano con tutti voi.

Canto al Vangelo
Ap 1,8

Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia.

Vangelo
Gv 3,16-18

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Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ disse Gesù a Nicodèmo:/
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio,/ unigenito,/ perché chiunque crede in lui/ non vada perduto,/ ma abbia la vita eterna.//
Dio,/ infatti,/ non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo,/ ma perché il mondo sia salvato/ per mezzo di lui.//
Chi crede in lui/ non è condannato;/ ma chi non crede è già stato condannato,/ perché non ha creduto/ nel nome dell’unigenito/ Figlio di Dio».

12 giugno 2011 – Pentecoste – Anno A – Messa del giorno – Letture in audio mp3

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dal sito delle Famiglie della Visitazione
Il Foglietto
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Prima lettura
At 2,1-11


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Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.

Dagli Atti degli Apostoli

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste,/ si trovavano tutti insieme/ nello stesso luogo.// Venne all’improvviso dal cielo un fragore,/ quasi un vento che si abbatte impetuoso,/ e riempì tutta la casa/ dove stavano.// Apparvero loro lingue/ come di fuoco,/ che si dividevano,/ e si posarono su ciascuno di loro,/ e tutti furono colmati di Spirito Santo/ e cominciarono a parlare in altre lingue,/ nel modo in cui lo Spirito/ dava loro il potere di esprimersi.//
Abitavano allora a Gerusalemme/ Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo./ A quel rumore,/ la folla si radunò/ e rimase turbata,/ perché ciascuno li udiva parlare/ nella propria lingua.// Erano stupiti/ e,/ fuori di sé per la meraviglia,/ dicevano:/ «Tutti costoro che parlano/ non sono forse Galilei?// E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa?/ Siamo Parti,/ Medi,/ Elamìti;/ abitanti della Mesopotàmia,/ della Giudea e della Cappadòcia,/ del Ponto e dell’Asia,/ della Frìgia e della Panfìlia,/ dell’Egitto/ e delle parti della Libia vicino a Cirène,/ Romani qui residenti,/ Giudei e prosèliti,/ Cretesi e Arabi,/ e li udiamo parlare nelle nostre lingue/ delle grandi opere di Dio».

Salmo responsoriale

(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 103

Rit.:Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Seconda lettura
1Cor 12,3b-7.12-13

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Noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ nessuno può dire:/ «Gesù è Signore!»,/ se non sotto l’azione dello Spirito Santo.//
Vi sono diversi carismi,/ ma uno solo è lo Spirito;/ vi sono diversi ministeri,/ ma uno solo è il Signore;/ vi sono diverse attività,/ ma uno solo è Dio,/ che opera tutto in tutti.// A ciascuno/ è data una manifestazione particolare dello Spirito/ per il bene comune.//
Come infatti il corpo è uno solo/ e ha molte membra,/ e tutte le membra del corpo,/ pur essendo molte,/ sono un corpo solo,/ così anche il Cristo.// Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo,/ Giudei o Greci,/ schiavi o liberi;/ e tutti siamo stati dissetati/ da un solo Spirito.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia.


Vangelo
Gv 20,19-23

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Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno,/ il primo della settimana,/ mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei,/ venne Gesù,/ stette in mezzo e disse loro:/ «Pace a voi!».// Detto questo,/ mostrò loro le mani e il fianco.// E i discepoli gioirono al vedere il Signore.//
Gesù disse loro di nuovo:/ «Pace a voi!/ Come il Padre ha mandato me,/ anche io mando voi».// Detto questo,/ soffiò/ e disse loro:/ «Ricevete lo Spirito Santo.// A coloro a cui perdonerete i peccati,/ saranno perdonati;// a coloro a cui non perdonerete,/ non saranno perdonati».

5 giugno 2011 – Ascensione del Signore – Anno A – Letture in audio mp3

Le letture con le pause per i lettori – Foglietto pronto (.pdf)
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Prima lettura
At 1,1-11


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Fu elevato in alto sotto i loro occhi.

Dagli Atti degli Apostoli

Nel primo racconto,/ o Teòfilo,/ ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò/ dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo,/ dopo aver dato disposizioni agli apostoli/ che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.//
Egli si mostrò a essi vivo,/ dopo la sua passione,/ con molte prove,/ durante quaranta giorni,/ apparendo loro/ e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio.// Mentre si trovava a tavola con essi,/ ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme,/ ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre,/ «quella/ – disse/ – che voi avete udito da me:/ Giovanni battezzò con acqua,/ voi invece,/ tra non molti giorni,/ sarete battezzati in Spirito Santo».//
Quelli dunque che erano con lui/ gli domandavano:/ «Signore,/ è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?».// Ma egli rispose:/ «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere,/ ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi,/ e di me sarete testimoni a Gerusalemme,/ in tutta la Giudea e la Samarìa/ e fino ai confini della terra».//
Detto questo,/ mentre lo guardavano,/ fu elevato in alto/ e una nube lo sottrasse ai loro occhi.// Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava,/ quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro/ e dissero:/ «Uomini di Galilea,/ perché state a guardare il cielo?/ Questo Gesù,/ che di mezzo a voi è stato assunto in cielo,/ verrà/ allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 46

Rit.:Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

Seconda lettura
Ef 1,17-23

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Lo fece sedere alla sua destra nei cieli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ il Dio del Signore nostro Gesù Cristo,/ il Padre della gloria,/ vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione/ per una profonda conoscenza di lui;/ illumini gli occhi del vostro cuore/ per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati,/ quale tesoro di gloria/ racchiude la sua eredità fra i santi/ e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi,/ che crediamo,/ secondo l’efficacia della sua forza/ e del suo vigore.//
Egli la manifestò in Cristo,/
quando lo risuscitò dai morti/
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,/
al di sopra/ di ogni Principato e Potenza,/
al di sopra/ di ogni Forza e Dominazione/
e di ogni nome che viene nominato/
non solo nel tempo presente/ ma anche in quello futuro.//
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi/
e lo ha dato alla Chiesa/ come capo su tutte le cose:/
essa è il corpo di lui,/
la pienezza di colui/ che è il perfetto compimento di tutte le cose.

Canto al Vangelo (Mt 28,19.20)

Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.


Vangelo
Mt 28,16-20

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A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ gli undici discepoli andarono in Galilea,/ sul monte che Gesù aveva loro indicato.//
Quando lo videro,/ si prostrarono.// Essi però dubitarono.// Gesù si avvicinò e disse loro:/ «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.// Andate dunque/ e fate discepoli tutti i popoli,/ battezzandoli nel nome del Padre/ e del Figlio/ e dello Spirito Santo,/ insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.// Ed ecco,/ io sono con voi tutti i giorni,/ fino alla fine del mondo».