11 ottobre 2020 – XXVIII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 25,6-10a


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Il Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto.

Dal libro del profeta Isaìa

Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli,/ su questo monte,/
un banchetto di grasse vivande,/
un banchetto di vini eccellenti,/
di cibi succulenti,/ di vini raffinati.//
Egli strapperà su questo monte/
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli/
e la coltre distesa su tutte le nazioni.//
Eliminerà la morte per sempre.//
Il Signore Dio asciugherà le lacrime/ su ogni volto,/
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,/
poiché il Signore/ ha parlato.//
E si dirà in quel giorno:/ «Ecco il nostro Dio;/
in lui abbiamo sperato/ perché ci salvasse.//
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;/
rallegriamoci,/ esultiamo per la sua salvezza,/
poiché la mano del Signore/ si poserà/ su questo monte».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 22

Rit.: Abiterò per sempre nella casa del Signore.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Seconda lettura
Fil 4,12-14.19-20

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Tutto posso in colui che mi dà forza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ so vivere nella povertà/ come so vivere nell’abbondanza;/ sono allenato a tutto/ e per tutto,/ alla sazietà e alla fame,/ all’abbondanza e all’indigenza.// Tutto posso/ in colui che mi dà la forza.// Avete fatto bene tuttavia/ a prendere parte/ alle mie tribolazioni.//
Il mio Dio,/ a sua volta,/ colmerà ogni vostro bisogno/ secondo la sua ricchezza/ con magnificenza,/ in Cristo Gesù.//
Al Dio e Padre nostro/ sia gloria/ nei secoli dei secoli./ Amen.

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

Vangelo
Mt 22,1-14

Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

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+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:/
«Il regno dei cieli è simile a un re,/ che fece una festa di nozze per suo figlio.// Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze,/ ma questi non volevano venire.//
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine:/ Dite agli invitati:/ “Ecco,/ ho preparato il mio pranzo;/ i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi/ e tutto è pronto;/ venite alle nozze!”.// Ma quelli non se ne curarono/ e andarono chi al proprio campo,/ chi ai propri affari;/ altri poi presero i suoi servi,/ li insultarono e li uccisero.// Allora il re si indignò:/ mandò le sue truppe,/ fece uccidere quegli assassini/ e diede alle fiamme la loro città.//
Poi disse ai suoi servi:/ “La festa di nozze è pronta,/ ma gli invitati non erano degni;/ andate ora ai crocicchi delle strade/ e tutti quelli che troverete,/ chiamateli alle nozze”.// Usciti per le strade,/ quei servi radunarono tutti quelli che trovarono,/cattivi e buoni,/ e la sala delle nozze si riempì di commensali.//
Il re entrò per vedere i commensali/ e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale.// Gli disse:/ “Amico,/ come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”.// Quello ammutolì.// Allora il re ordinò ai servi:/ “Legatelo mani e piedi/ e gettatelo fuori nelle tenebre;/ là sarà pianto e stridore di denti”.//
Perché molti sono chiamati,/ ma pochi eletti».

4 ottobre 2020 – XXVII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 5,1-7


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La vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele.

Dal libro del profeta Isaìa

Voglio cantare per il mio diletto/
il mio cantico d’amore per la sua vigna.//
Il mio diletto possedeva una vigna/
sopra un fertile colle.//
Egli l’aveva dissodata/ e sgombrata dai sassi/
e vi aveva piantato viti pregiate;/
in mezzo vi aveva costruito una torre/
e scavato anche un tino.//
Egli aspettò che producesse uva;/
essa produsse,/ invece,/ acini acerbi.//
E ora,/ abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,/
siate voi giudici/ fra me e la mia vigna.//
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna/
che io non abbia fatto?//
Perché,/ mentre attendevo che producesse uva,/
essa ha prodotto acini acerbi?//
Ora voglio farvi conoscere/
ciò che sto per fare/ alla mia vigna:/
toglierò la sua siepe/
e si trasformerà in pascolo;/
demolirò il suo muro di cinta/
e verrà calpestata.//
La renderò un deserto,/
non sarà potata né vangata/
e vi cresceranno rovi e pruni;/
alle nubi comanderò/ di non mandarvi la pioggia.//
Ebbene,/ la vigna del Signore degli eserciti/
è la casa d’Israele;//
gli abitanti di Giuda/
sono la sua piantagione preferita.//
Egli si aspettava giustizia/
ed ecco spargimento di sangue,/
attendeva rettitudine/
ed ecco/ grida di oppressi.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 79

Rit.: La vigna del Signore è la casa d’Israele.

Hai sradicato una vite dall’Egitto,
hai scacciato le genti e l’hai trapiantata.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli.

Perché hai aperto brecce nella sua cinta
e ne fa vendemmia ogni passante?
La devasta il cinghiale del bosco
e vi pascolano le bestie della campagna.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Seconda lettura
Fil 4,6-9

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Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ non angustiatevi per nulla,/ ma in ogni circostanza/ fate presenti a Dio le vostre richieste/ con preghiere,/ suppliche/ e ringraziamenti.//
E la pace di Dio,/ che supera ogni intelligenza,/ custodirà i vostri cuori e le vostre menti/ in Cristo Gesù.//
In conclusione,/ fratelli,/ quello che è vero,/ quello che è nobile,/ quello che è giusto,/ quello che è puro,/ quello che è amabile,/ quello che è onorato,/ ciò che è virtù e ciò che merita lode,/ questo sia oggetto/ dei vostri pensieri.//
Le cose che avete imparato,/ ricevuto,/ ascoltato e veduto in me,/ mettetele in pratica.// E il Dio della pace/ sarà con voi!
Canto al Vangelo (Gv 15,16)
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.

Vangelo
Mt 21,33-43

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Darà in affitto la vigna ad altri contadini.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:/
«Ascoltate un’altra parabola:/ c’era un uomo,/ che possedeva un terreno e vi piantò una vigna.// La circondò con una siepe,/ vi scavò una buca per il torchio/ e costruì una torre.// La diede in affitto a dei contadini/ e se ne andò lontano.//
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti,/ mandò i suoi servi dai contadini/ a ritirare il raccolto.// Ma i contadini presero i servi/ e uno lo bastonarono,/ un altro lo uccisero,/ un altro lo lapidarono.// Mandò di nuovo altri servi,/ più numerosi dei primi,/ ma li trattarono allo stesso modo.//
Da ultimo mandò loro il proprio figlio/ dicendo:/ “Avranno rispetto per mio figlio!”.// Ma i contadini,/ visto il figlio,/ dissero tra loro:/ “Costui è l’erede.// Su,/ uccidiamolo/ e avremo noi la sua eredità!”.// Lo presero,/ lo cacciarono fuori dalla vigna/ e lo uccisero.//
Quando verrà dunque il padrone della vigna,/ che cosa farà a quei contadini?».//
Gli risposero:/ «Quei malvagi,/ li farà morire miseramente/ e darà in affitto la vigna/ ad altri contadini,/ che gli consegneranno i frutti a suo tempo».//
E Gesù disse loro:/ «Non avete mai letto nelle Scritture:/
“La pietra che i costruttori hanno scartato/
è diventata la pietra d’angolo;/
questo è stato fatto dal Signore/
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?//
Perciò io vi dico:/ a voi sarà tolto il regno di Dio/ e sarà dato a un popolo/ che ne produca i frutti».

27 settembre 2020 – XXVI del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ez 18,25-28


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Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore:/
«Voi dite:/ “Non è retto il modo di agire del Signore”.// Ascolta dunque,/ casa d’Israele:/ Non è retta la mia condotta/ o piuttosto non è retta la vostra?//
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male/ e a causa di questo muore,/ egli muore appunto per il male che ha commesso.//
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso/ e compie ciò che è retto e giusto,/ egli fa vivere se stesso.// Ha riflettuto,/ si è allontanato da tutte le colpe commesse:/ egli certo vivrà/ e non morirà».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 24

Rit.:Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Seconda lettura
Fil 2,1-11

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Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ se c’è qualche consolazione in Cristo,/ se c’è qualche conforto,/ frutto della carità,/ se c’è qualche comunione di spirito,/ se ci sono sentimenti di amore e di compassione,/ rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire/ e con la stessa carità,/ rimanendo unanimi e concordi.//
Non fate nulla per rivalità o vanagloria,/ ma ciascuno di voi,/ con tutta umiltà,/ consideri gli altri superiori a se stesso.// Ciascuno non cerchi l’interesse proprio,/ ma anche quello degli altri.//
Abbiate in voi gli stessi sentimenti/ di Cristo Gesù:/
egli,/ pur essendo nella condizione di Dio,/
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
/ma svuotò se stesso/
assumendo una condizione di servo,/
diventando simile agli uomini.//
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,/
umiliò se stesso/
facendosi obbediente fino alla morte/
e a una morte di croce.//
Per questo Dio lo esaltò/
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,/
perché nel nome di Gesù/
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli,/ sulla terra/ e sotto terra,/
e ogni lingua proclami:/
«Gesù Cristo è Signore!»,/
a gloria di Dio Padre.//

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

Vangelo
Mt 21,28-32

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Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:/ «Che ve ne pare?/ Un uomo aveva due figli.// Si rivolse al primo e disse:/ “Figlio,/ oggi va’ a lavorare nella vigna”./ Ed egli rispose:/ “Non ne ho voglia”.// Ma poi si pentì/ e vi andò.// Si rivolse al secondo/ e disse lo stesso.// Ed egli rispose:/ “Sì,/ signore”./ Ma non vi andò.// Chi dei due/ ha compiuto la volontà del padre?».// Risposero:/ «Il primo».//
E Gesù disse loro:/ «In verità io vi dico:/ i pubblicani e le prostitute/ vi passano avanti nel regno di Dio.// Giovanni infatti venne a voi/ sulla via della giustizia,/ e non gli avete creduto;/ i pubblicani e le prostitute invece/ gli hanno creduto.// Voi,/ al contrario,/ avete visto queste cose,/ ma poi non vi siete nemmeno pentiti/ così da credergli».

13 settembre 2020 – XXIV del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sir 27,33-28,9


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Perdona l’offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.

Dal libro del Siràcide

Rancore e ira sono cose orribili,/
e il peccatore le porta dentro.//
Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,/
il quale tiene sempre presenti/ i suoi peccati.//
Perdona l’offesa al tuo prossimo/
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.//
Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,/
come può chiedere/ la guarigione al Signore?//
Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile,/
come può supplicare/ per i propri peccati?//
Se lui,/ che è soltanto carne,/ conserva rancore,/
come può ottenere/ il perdono di Dio?//
Chi espierà per i suoi peccati?//
Ricòrdati della fine/ e smetti di odiare,/
della dissoluzione e della morte/ e resta fedele ai comandamenti.//
Ricorda i precetti/ e non odiare il prossimo,/
l’alleanza dell’Altissimo/ e dimentica gli errori altrui.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire seguito in canto)

Sal 102

Rit.:Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.

Seconda lettura
Rm 14,7-9

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Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ nessuno di noi vive per se stesso/ e nessuno muore per se stesso,/ perché se noi viviamo,/ viviamo per il Signore,/ se noi moriamo,/ moriamo per il Signore.//
Sia che viviamo,/ sia che moriamo,/ siamo del Signore.//
Per questo infatti Cristo è morto/ ed è ritornato alla vita:/ per essere il Signore/ dei morti e dei vivi.


Canto al Vangelo
(Gv 13,34)
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.

Vangelo
Mt 18,21-35

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Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Pietro si avvicinò a Gesù/ e gli disse:/ «Signore,/ se il mio fratello commette colpe contro di me,/ quante volte dovrò perdonargli?/ Fino a sette volte?//». E Gesù gli rispose:/ «Non ti dico fino a sette volte,/ ma fino a settanta volte sette.//
Per questo,/ il regno dei cieli è simile a un re/ che volle regolare i conti con i suoi servi.// Aveva cominciato a regolare i conti,/ quando gli fu presentato un tale/ che gli doveva diecimila talenti.// Poiché costui non era in grado di restituire,/ il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie,/ i figli/ e quanto possedeva,/ e così saldasse il debito.// Allora il servo,/ prostrato a terra,/ lo supplicava dicendo:/ “Abbi pazienza con me/ e ti restituirò ogni cosa”.// Il padrone ebbe compassione di quel servo,/ lo lasciò andare/ e gli condonò il debito.//
Appena uscito,/ quel servo trovò uno dei suoi compagni,/ che gli doveva cento denari.// Lo prese per il collo e lo soffocava,/ dicendo:/ “Restituisci quello che devi!”.// Il suo compagno,/ prostrato a terra,/ lo pregava dicendo:/ “Abbi pazienza con me/ e ti restituirò”.// Ma egli non volle,/ andò e lo fece gettare in prigione,/ fino a che non avesse pagato il debito.//
Visto quello che accadeva,/ i suoi compagni furono molto dispiaciuti/ e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto.//

Allora il padrone fece chiamare quell’uomo/ e gli disse:/ “Servo malvagio,/ io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato.// Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno,/ così come io ho avuto pietà di te?”.// Sdegnato,/ il padrone lo diede in mano agli aguzzini,/ finché non avesse restituito tutto il dovuto.//

Così anche il Padre mio celeste farà con voi/ se non perdonerete di cuore,/ ciascuno al proprio fratello».

6 settembre 2020 – XXIII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ez 33,1.7-9

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Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.

Dal libro del profeta Ezechièle

Mi fu rivolta/ questa parola del Signore:
«O figlio dell’uomo,/ io ti ho posto come sentinella/ per la casa d’Israele.// Quando sentirai dalla mia bocca una parola,/ tu dovrai avvertirli da parte mia.//
Se io dico al malvagio:/ “Malvagio,/ tu morirai”,/ e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta,/ egli,/ il malvagio,/ morirà per la sua iniquità,/ ma della sua morte/ io domanderò conto a te.//
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta/ ed egli non si converte dalla sua condotta,/ egli morirà per la sua iniquità,/ ma tu/ ti sarai salvato».

Salmo responsoriale
(di norma dovrebbe venire eseguito in canto)
Sal 94

Rit.:Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Seconda lettura
Rm 13,8-10

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Pienezza della Legge è la carità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ non siate debitori di nulla a nessuno,/ se non dell’amore vicendevole;/ perché chi ama l’altro/ ha adempiuto la Legge.//
Infatti:/ «Non commetterai adulterio,/ non ucciderai,/ non ruberai,/ non desidererai»,/ e qualsiasi altro comandamento,/ si ricapitola in questa parola:/ «Amerai il tuo prossimo/ come te stesso».//
La carità non fa alcun male al prossimo:/ pienezza della Legge infatti/ è la carità.

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

Vangelo
Mt 18,15-20

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Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te,/ va’/ e ammoniscilo fra te e lui solo;/ se ti ascolterà,/ avrai guadagnato il tuo fratello;/ se non ascolterà,/ prendi ancora con te una o due persone,/ perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.// Se poi non ascolterà costoro,/ dillo alla comunità;/ e se non ascolterà neanche la comunità,/ sia per te come il pagano e il pubblicano.//
In verità io vi dico:/ tutto quello che legherete sulla terra/ sarà legato in cielo,/ e tutto quello che scioglierete sulla terra/ sarà sciolto in cielo.//
In verità io vi dico ancora:/ se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo/ per chiedere qualunque cosa,/ il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.// Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome,/ lì sono io/ in mezzo a loro».

30 agosto 2020 – XXII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ger 20,7-9

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La parola del Signore è diventata per me causa di vergogna.

Dal libro del profeta Geremìa

Mi hai sedotto,/ Signore,/ e io mi sono lasciato sedurre;/
mi hai fatto violenza/ e hai prevalso.//
Sono diventato oggetto di derisione/ ogni giorno;/
ognuno/ si beffa di me.//
Quando parlo,/ devo gridare,/
devo urlare:/ «Violenza!/ Oppressione!».//
Così la parola del Signore/ è diventata per me/
causa di vergogna e di scherno/ tutto il giorno.//
Mi dicevo:/ «Non penserò più a lui,/
non parlerò più nel suo nome!».//
Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,/
trattenuto nelle mie ossa;/
mi sforzavo di contenerlo,/
ma non potevo.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 62

Rit.:Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.

Seconda lettura
Rm 12,1-2

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Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ vi esorto,/ per la misericordia di Dio,/ a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente,/ santo/ e gradito a Dio;/ è questo il vostro culto spirituale.//
Non conformatevi a questo mondo,/ ma lasciatevi trasformare/ rinnovando il vostro modo di pensare,/ per poter discernere la volontà di Dio,/ ciò che è buono,/ a lui gradito/ e perfetto.

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

Vangelo
Mt 16,21-27

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Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli/ che doveva andare a Gerusalemme/ e soffrire molto da parte degli anziani,/ dei capi dei sacerdoti e degli scribi,/ e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.//
Pietro lo prese in disparte/ e si mise a rimproverarlo dicendo:/ «Dio non voglia,/ Signore;/ questo non ti accadrà mai».// Ma egli,/ voltandosi,/ disse a Pietro:/ «Va’ dietro a me,/ Satana!// Tu mi sei di scandalo,/ perché non pensi secondo Dio,/ ma secondo gli uomini!». //
Allora Gesù disse ai suoi discepoli:/ «Se qualcuno vuole venire dietro a me,/ rinneghi se stesso,/ prenda la sua croce e mi segua.// Perché chi vuole salvare la propria vita,/ la perderà;/ ma chi perderà la propria vita per causa mia,/ la troverà.//
Infatti quale vantaggio avrà un uomo/ se guadagnerà il mondo intero,/ ma perderà la propria vita?// O che cosa un uomo potrà dare/ in cambio della propria vita?//
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire/ nella gloria del Padre suo,/ con i suoi angeli,/ e allora renderà a ciascuno/ secondo le sue azioni».

23 agosto 2020 – XXI del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 22,19-23
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide.


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Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore a Sebna,/ maggiordomo del palazzo:/
«Ti toglierò la carica,/
ti rovescerò dal tuo posto.//
In quel giorno avverrà/
che io chiamerò il mio servo Eliakìm,/ figlio di Chelkìa;/
lo rivestirò con la tua tunica,/
lo cingerò della tua cintura/
e metterò il tuo potere/ nelle sue mani.//
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme/
e per il casato di Giuda.//
Gli porrò sulla spalla/ la chiave della casa di Davide:/
se egli apre,/ nessuno chiuderà;/
se egli chiude,/ nessuno potrà aprire.//
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido/
e sarà un trono di gloria/ per la casa di suo padre».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 137

Rit.:Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

Seconda lettura
Rm 11,33-36

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Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

O profondità della ricchezza,/ della sapienza/ e della conoscenza di Dio!// Quanto insondabili sono i suoi giudizi/ e inaccessibili le sue vie!//
Infatti,/
chi mai ha conosciuto/ il pensiero del Signore?//
O chi mai/ è stato suo consigliere?/
O chi/ gli ha dato qualcosa per primo/
tanto da riceverne/ il contraccambio?//
Poiché da lui,/ per mezzo di lui/ e per lui/ sono tutte le cose.// A lui la gloria nei secoli./ Amen.

Canto al Vangelo (Mt 16,18)
Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.

Vangelo
Mt 16,13-20

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Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù,/ giunto nella regione di Cesarèa di Filippo,/ domandò ai suoi discepoli:/ «La gente,/ chi dice che sia il Figlio dell’uomo?».// Risposero:/ «Alcuni dicono Giovanni il Battista,/ altri Elìa,/ altri Geremìa/ o qualcuno dei profeti». //
Disse loro:/ «Ma voi,/ chi dite che io sia?».// Rispose Simon Pietro:/ «Tu sei il Cristo,/ il Figlio del Dio vivente». //
E Gesù gli disse:/ «Beato sei tu,/ Simone,/ figlio di Giona,/ perché né carne né sangue te lo hanno rivelato,/ ma il Padre mio che è nei cieli.// E io a te dico:/ tu sei Pietro/ e su questa pietra edificherò la mia Chiesa/ e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.// A te darò le chiavi del regno dei cieli:/ tutto ciò che legherai sulla terra/ sarà legato nei cieli,/ e tutto ciò che scioglierai sulla terra/ sarà sciolto nei cieli». //

Allora ordinò ai discepoli/ di non dire ad alcuno/ che egli era il Cristo.

9 agosto 2020 – XIX del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
1Re 19,9.11-13

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Fermati sul monte alla presenza del Signore.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni,/ Elia,/ [essendo giunto al monte di Dio,/ l’Oreb],/ entrò in una caverna per passarvi la notte,/ quand’ecco/ gli fu rivolta la parola del Signore/ in questi termini:/ «Esci/ e fèrmati sul monte/ alla presenza del Signore».//
Ed ecco che il Signore passò./ Ci fu un vento impetuoso e gagliardo/ da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore,/ ma il Signore non era nel vento.// Dopo il vento,/ un terremoto,/ ma il Signore/ non era nel terremoto.// Dopo il terremoto,/ un fuoco,/ ma il Signore non era nel fuoco.// Dopo il fuoco,/ il sussurro di una brezza leggera.// Come l’udì,/ Elia si coprì il volto con il mantello,/ uscì/ e si fermò all’ingresso della caverna.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 84

Rit.:Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Seconda lettura
Rm 9,1-5

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Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ dico la verità in Cristo,/ non mento,/ e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo:/ ho nel cuore/ un grande dolore e una sofferenza continua.//
Vorrei infatti essere io stesso anàtema,/ separato da Cristo/ a vantaggio dei miei fratelli,/ miei consanguinei secondo la carne.//
Essi sono Israeliti/ e hanno l’adozione a figli,/ la gloria,/ le alleanze,/ la legislazione,/ il culto,/ le promesse;// a loro appartengono i patriarchi/ e da loro proviene Cristo/ secondo la carne,/ egli che è sopra ogni cosa,/ Dio benedetto nei secoli./ Amen.

Canto al Vangelo (Sal 129,5)
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
Alleluia.

Vangelo
Mt 14,22-33

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Comandami di venire verso di te sulle acque.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato],/ subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca/ e a precederlo sull’altra riva,/ finché non avesse congedato la folla.// Congedata la folla,/ salì sul monte,/ in disparte,/ a pregare.// Venuta la sera,/ egli se ne stava lassù,/ da solo.//
La barca intanto distava già molte miglia da terra/ ed era agitata dalle onde:/ il vento infatti era contrario.// Sul finire della notte/ egli andò verso di loro camminando sul mare.// Vedendolo camminare sul mare,/ i discepoli furono sconvolti/ e dissero:/ «È un fantasma!»/ e gridarono dalla paura.// Ma subito Gesù parlò loro dicendo:/ «Coraggio,/ sono io,/ non abbiate paura!».//
Pietro allora gli rispose:/ «Signore,/ se sei tu,/ comandami di venire verso di te sulle acque».// Ed egli disse:/ «Vieni!».// Pietro scese dalla barca,/ si mise a camminare sulle acque/ e andò verso Gesù.// Ma,/ vedendo che il vento era forte,/ s’impaurì/ e,/ cominciando ad affondare,/ gridò:/ «Signore,/salvami!».// E subito Gesù tese la mano,/ lo afferrò/ e gli disse:/ «Uomo di poca fede,/ perché hai dubitato?».//
Appena saliti sulla barca,/ il vento cessò.// Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui,/ dicendo:/ «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

2 agosto 2020 – XVIII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 55,1-3


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Venite e mangiate.

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:/
«O voi tutti assetati,/ venite all’acqua,/
voi che non avete denaro,/ venite;//
comprate e mangiate;/ venite,/ comprate
senza denaro,/ senza pagare,/ vino e latte.//
Perché spendete denaro/ per ciò che non è pane,/
il vostro guadagno/ per ciò che non sazia?//
Su,/ ascoltatemi/ e mangerete cose buone/
e gusterete cibi succulenti.//
Porgete l’orecchio e venite a me,/
ascoltate/ e vivrete.//
Io stabilirò per voi/ un’alleanza eterna,/
i favori/ assicurati a Davide».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 144

Rit.: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Seconda lettura
Rm 8,35.37-39

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Nessuna creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ chi ci separerà/ dall’amore di Cristo?// Forse la tribolazione,/ l’angoscia,/ la persecuzione,/ la fame,/ la nudità,/ il pericolo,/ la spada?//
Ma in tutte queste cose/ noi siamo più che vincitori/ grazie a colui/ che ci ha amati.//
Io sono infatti persuaso/ che né morte né vita,/ né angeli né principati,/ né presente né avvenire,/ né potenze,/ né altezza né profondità,/ né alcun’altra creatura/ potrà mai separarci dall’amore di Dio,/ che è in Cristo Gesù,/ nostro Signore.

Canto al Vangelo
Mt 4,4b
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.

Vangelo
Mt 14,13-21

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Tutti mangiarono e furono saziati.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ avendo udito [della morte di Giovanni Battista],/ Gesù partì di là su una barca/ e si ritirò in un luogo deserto,/ in disparte. //
Ma le folle,/ avendolo saputo,/ lo seguirono a piedi dalle città.// Sceso dalla barca,/ egli vide una grande folla,/ sentì compassione per loro/ e guarì i loro malati. //
Sul far della sera,/ gli si avvicinarono i discepoli/ e gli dissero:/ «Il luogo è deserto/ ed è ormai tardi;/ congeda la folla/ perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».// Ma Gesù disse loro:/ «Non occorre che vadano;/ voi stessi date loro da mangiare».// Gli risposero:/ «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!».// Ed egli disse:/ «Portatemeli qui».//
E,/ dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba,/ prese i cinque pani e i due pesci,/ alzò gli occhi al cielo,/ recitò la benedizione,/ spezzò i pani e li diede ai discepoli,/ e i discepoli alla folla.//
Tutti mangiarono a sazietà,/ e portarono via i pezzi avanzati:/ dodici ceste piene.// Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini,/ senza contare le donne e i bambini.

26 luglio 2020 – XVII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
1Re 3,5.7-12

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Hai domandato per te la sapienza.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni/ a Gàbaon/ il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte.// Dio disse:/ «Chiedimi/ ciò che vuoi che io ti conceda».//
Salomone disse:/ «Signore,/ mio Dio,/ tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide,/ mio padre./ Ebbene io sono solo un ragazzo;/ non so come regolarmi.// Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto,/ popolo numeroso/ che per la quantità non si può calcolare/ né contare.// Concedi al tuo servo un cuore docile,/ perché sappia rendere giustizia al tuo popolo/ e sappia distinguere il bene dal male;/ infatti chi può governare questo tuo popolo/ così numeroso?».//
Piacque agli occhi del Signore/ che Salomone avesse domandato questa cosa.// Dio gli disse:/ «Poiché hai domandato questa cosa/ e non hai domandato per te molti giorni,/ né hai domandato per te ricchezza,/ né hai domandato la vita dei tuoi nemici,/ ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare,/ ecco,/ faccio secondo le tue parole.// Ti concedo un cuore saggio e intelligente:/ uno come te/ non ci fu prima di te/ né sorgerà dopo di te».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 118

Rit.: Quanto amo la tua legge, Signore!

La mia parte è il Signore:
ho deciso di osservare le tue parole.
Bene per me è la legge della tua bocca,
più di mille pezzi d’oro e d’argento.

Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.
Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia.

Perciò amo i tuoi comandi,
più dell’oro, dell’oro più fino.
Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti
e odio ogni falso sentiero.

Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.

Seconda lettura
Rm 8,28-30

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Ci ha predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ noi sappiamo che tutto concorre al bene,/ per quelli che amano Dio,/ per coloro che sono stati chiamati/ secondo il suo disegno.//
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto,/ li ha anche predestinati a essere conformi/ all’immagine del Figlio suo,/ perché egli/ sia il primogenito tra molti fratelli;// quelli poi che ha predestinato,/ li ha anche chiamati;/ quelli che ha chiamato,/ li ha anche giustificati;/ quelli che ha giustificato,/ li ha anche glorificati.

Canto al Vangelo
Mt 11,25
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

Vangelo
Mt 13,44-52

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Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo/ Gesù disse ai suoi discepoli:/
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro/ nascosto nel campo;/ un uomo lo trova e lo nasconde;// poi va,/ pieno di gioia,/ vende tutti i suoi averi/ e compra quel campo.//
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante/ che va in cerca di perle preziose;// trovata una perla di grande valore,/ va,/ vende tutti i suoi averi/ e la compra.//
Ancora,/ il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare,/ che raccoglie ogni genere di pesci.// Quando è piena,/ i pescatori la tirano a riva,/ si mettono a sedere,/ raccolgono i pesci buoni nei canestri/ e buttano via i cattivi.// Così sarà alla fine del mondo.// Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni/ e li getteranno nella fornace ardente,/ dove sarà pianto e stridore di denti.//
Avete compreso tutte queste cose?».// Gli risposero:/ «Sì».// Ed egli disse loro:/ «Per questo ogni scriba,/ divenuto discepolo del regno dei cieli,/ è simile a un padrone di casa/ che estrae dal suo tesoro/ cose nuove/ e cose antiche».