8 luglio 2012 – XIV del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ez 2,2-5

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Sono una genìa di ribelli, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro

Dal libro del profeta Ezechièle

In quei giorni,/ uno spirito entrò in me,/ mi fece alzare in piedi/ e io ascoltai colui che mi parlava.//
Mi disse:/ «Figlio dell’uomo,/ io ti mando ai figli d’Israele,/ a una razza di ribelli,/ che si sono rivoltati contro di me.// Essi e i loro padri/ si sono sollevati contro di me fino ad oggi.// Quelli ai quali ti mando/ sono figli testardi e dal cuore indurito.// Tu dirai loro:/ “Dice il Signore Dio”./ Ascoltino o non ascoltino/ – dal momento che sono una genìa di ribelli/ –, sapranno almeno che un profeta/ si trova in mezzo a loro».

Salmo responsoriale
Sal 122

Rit.:I nostri occhi sono rivolti al Signore.

A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.

Come gli occhi di una schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
siamo già troppo sazi di disprezzo,
troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.

Seconda lettura
2Cor 12,7-10

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Mi vanterò delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ affinché io non monti in superbia,/ è stata data alla mia carne una spina,/ un inviato di Satana per percuotermi,/ perché io/ non monti in superbia.//
A causa di questo/ per tre volte ho pregato il Signore/ che l’allontanasse da me.// Ed egli mi ha detto:/ «Ti basta la mia grazia;/ la forza infatti/ si manifesta pienamente/ nella debolezza».//
Mi vanterò quindi ben volentieri/ delle mie debolezze,/ perché dimori in me/ la potenza di Cristo.// Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze,/ negli oltraggi,/ nelle difficoltà,/ nelle persecuzioni,/ nelle angosce sofferte per Cristo:// infatti quando sono debole,/ è allora/ che sono forte.

Canto al Vangelo (Cf Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

Vangelo
Mc 6,1-6

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Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ Gesù venne nella sua patria/ e i suoi discepoli lo seguirono.//
Giunto il sabato,/ si mise a insegnare nella sinagoga.// E molti,/ ascoltando,/ rimanevano stupiti e dicevano:/ «Da dove gli vengono queste cose?/ E che sapienza è/ quella che gli è stata data?// E i prodigi/ come quelli compiuti dalle sue mani?/ Non è costui il falegname,/ il figlio di Maria,/ il fratello di Giacomo,/ di Ioses,/ di Giuda e di Simone?// E le sue sorelle,/ non stanno qui da noi?».// Ed era per loro motivo di scandalo.//
Ma Gesù disse loro:/ «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria,/ tra i suoi parenti e in casa sua».// E

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lì non poteva compiere nessun prodigio,/ ma solo impose le mani a pochi malati/ e li guarì.// E si meravigliava della loro incredulità.//
Gesù percorreva i villaggi d’intorno,/ insegnando.

1 luglio 2012 – XIII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sap 1,13-15; 2,23-24


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Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo.

Dal libro della Sapienza

Dio non ha creato la morte/
e non gode per la rovina dei viventi.//
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;/
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,/
in esse non c’è veleno di morte,/
né il regno dei morti è sulla terra.//
La giustizia infatti è immortale.//
Sì,/ Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,/
lo ha fatto immagine della propria natura.//
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo/
e ne fanno esperienza/ coloro che le appartengono.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 29

Rit.: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

Seconda lettura
2Cor 8,7.9.13-15

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La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei fratelli poveri.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ come siete ricchi in ogni cosa,/ nella fede,/ nella parola,/ nella conoscenza,/ in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato,/ così siate larghi anche in quest’opera generosa.//
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo:/ da ricco che era,/ si è fatto povero per voi,/ perché voi diventaste ricchi/ per mezzo della sua povertà.//
Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri,/ ma che vi sia uguaglianza.// Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza,/ perché anche la loro abbondanza/ supplisca alla vostra indigenza,/ e vi sia uguaglianza,/ come sta scritto:/ «Colui che raccolse molto non abbondò/ e colui che raccolse poco non ebbe di meno».

Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
Vangelo
Mc 5,21-43

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Fanciulla, io ti dico: Àlzati!

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva,/ gli si radunò attorno molta folla/ ed egli stava lungo il mare.// E venne uno dei capi della sinagoga,/ di nome Giàiro,/ il quale,/ come lo vide,/ gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza:/ «La mia figlioletta sta morendo:/ vieni a imporle le mani,/ perché sia salvata e viva».// Andò con lui./ Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.//
Ora una donna,/ che aveva perdite di sangue da dodici anni/ e aveva molto sofferto per opera di molti medici,/ spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio,/ anzi piuttosto peggiorando,/ udito parlare di Gesù,/ venne tra la folla/ e da dietro toccò il suo mantello.// Diceva infatti:/ «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti,/ sarò salvata».// E subito le si fermò il flusso di sangue/ e sentì nel suo corpo/ che era guarita dal male.//
E subito Gesù,/ essendosi reso conto della forza che era uscita da lui,/ si voltò alla folla dicendo:/ «Chi ha toccato le mie vesti?».// I suoi discepoli gli dissero:/ «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te/ e dici: “Chi mi ha toccato?”».// Egli guardava attorno,/ per vedere colei che aveva fatto questo.// E la donna,/ impaurita e tremante,/ sapendo ciò che le era accaduto,/ venne,/ gli si gettò davanti/ e gli disse tutta la verità.// Ed egli le disse:/ «Figlia,/ la tua fede ti ha salvata.// Va’ in pace/ e sii guarita dal tuo male».//
Stava ancora parlando,/ quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire:/ «Tua figlia è morta./ Perché disturbi ancora il Maestro?».// Ma Gesù,/ udito quanto dicevano,/ disse al capo della sinagoga:/ «Non temere,/ soltanto abbi fede!».// E non permise a nessuno di seguirlo,/ fuorché a Pietro,/ Giacomo e Giovanni,/ fratello di Giacomo.//
Giunsero alla casa del capo della sinagoga/ ed egli vide trambusto/ e gente che piangeva e urlava forte.// Entrato,/ disse loro:/ «Perché vi agitate e piangete?/ La bambina non è morta,/ ma dorme».// E lo deridevano./ Ma egli,/ cacciati tutti fuori,/ prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui/ ed entrò dove era la bambina.// Prese la mano della bambina e le disse:/ «Talità kum»,/ che significa:/ «Fanciulla,/ io ti dico:/ àlzati!».// E subito la fanciulla si alzò e camminava;/ aveva infatti dodici anni.// Essi furono presi da grande stupore.// E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo/ e disse di darle da mangiare.

24 giugno 2012 – Natività di San Giovanni Battista – Messa del giorno – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 49,1-6


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Ti renderò luce delle nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa

Ascoltatemi,/ o isole,/
udite attentamente,/ nazioni lontane;//
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,/
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.//
Ha reso la mia bocca come spada affilata,/
mi ha nascosto all’ombra della sua mano,/
mi ha reso freccia appuntita,/
mi ha riposto nella sua faretra.//
Mi ha detto: «Mio servo tu sei,/ Israele,/
sul quale manifesterò la mia gloria».//
Io ho risposto:/ «Invano ho faticato,/
per nulla e invano ho consumato le mie forze.//
Ma, certo,/ il mio diritto è presso il Signore,/
la mia ricompensa presso il mio Dio».//
Ora ha parlato il Signore,/
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno/
per ricondurre a lui Giacobbe/
e a lui riunire Israele/
– poiché ero stato onorato dal Signore/
e Dio era stato la mia forza –/
e ha detto: /«È troppo poco che tu sia mio servo/
per restaurare le tribù di Giacobbe/
e ricondurre i superstiti d’Israele.//
Io ti renderò luce delle nazioni,/
perché porti la mia salvezza/
fino all’estremità della terra».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 138

Rit.: Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda.

Meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.

Seconda lettura
At 13,22-26

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Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni,/ [nella sinagoga di Antiochia di Pisìdia,]/ Paolo diceva:/
«Dio suscitò per i nostri padri Davide come re,/ al quale rese questa testimonianza:/ “Ho trovato Davide,/ figlio di Iesse,/ uomo secondo il mio cuore;/ egli adempirà tutti i miei voleri”.//
Dalla discendenza di lui,/ secondo la promessa,/ Dio inviò,/ come salvatore per Israele,/ Gesù.// Giovanni aveva preparato la sua venuta/ predicando un battesimo di conversione/ a tutto il popolo d’Israele.//
Diceva Giovanni sul finire della sua missione:/ “Io non sono quello che voi pensate!// Ma ecco,/ viene dopo di me uno,/ al quale io non sono degno di slacciare i sandali”.//
Fratelli,/ figli della stirpe di Abramo,/ e quanti fra voi siete timorati di Dio,/ a noi/ è stata mandata la parola/ di questa salvezza».

Canto al Vangelo (Lc 1,76)
Alleluia, alleluia.
Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.
Alleluia.

Vangelo

Lc 1,57-66.80

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Giovanni è il suo nome.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Per Elisabetta si compì il tempo del parto/ e diede alla luce un figlio.// I vicini e i parenti/ udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia,/ e si rallegravano con lei.//
Otto giorni dopo/ vennero per circoncidere il bambino/ e volevano chiamarlo con il nome di suo padre,/ Zaccarìa.// Ma sua madre intervenne:/ «No,/ si chiamerà Giovanni».// Le dissero:/ «Non c’è nessuno della tua parentela/ che si chiami con questo nome».//
Allora domandavano con cenni a suo padre/ come voleva che si chiamasse.// Egli chiese una tavoletta/ e scrisse:/«Giovanni è il suo nome»./ Tutti furono meravigliati.// All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua,/ e parlava benedicendo Dio.//
Tutti i loro vicini furono presi da timore,/ e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.// Tutti coloro che le udivano,/ le custodivano in cuor loro,/ dicendo:/ «Che sarà mai questo bambino?».// E davvero la mano del Signore era con lui.//
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito.// Visse in regioni deserte/ fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

17 giugno 2012 – XI del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ez 17,22-24


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Io innalzo l’albero basso.

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio:/
«Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro,/
dalle punte dei suoi rami lo coglierò/
e lo pianterò sopra un monte alto,/ imponente;/
lo pianterò sul monte alto d’Israele.//
Metterà rami e farà frutti/
e diventerà un cedro magnifico.//
Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno,/
ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà.//
Sapranno tutti gli alberi della foresta
che io sono il Signore,/
che umilio l’albero alto/ e innalzo l’albero basso,/
faccio seccare l’albero verde/ e germogliare l’albero secco.//
Io,/ il Signore,/ ho parlato e lo farò».//

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 91

Rit.:È bello rendere grazie al Signore.

È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.

Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.

Seconda lettura
2Cor 5,6-10

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Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere graditi al Signore.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ sempre pieni di fiducia/ e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore/ finché abitiamo nel corpo/ – camminiamo infatti nella fede/ e non nella visione/ –, siamo pieni di fiducia/ e preferiamo andare in esilio dal corpo/ e abitare presso il Signore.//
Perciò,/ sia abitando nel corpo/ sia andando in esilio,/ ci sforziamo di essere a lui graditi.//
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo,/ per ricevere ciascuno la ricompensa/ delle opere compiute quando era nel corpo,/ sia in bene che in male.

Canto al Vangelo (Mc 4,30)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.

Vangelo
Mc 4,26-34

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È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ Gesù diceva [alla folla]:/ «Così è il regno di Dio:/ come un uomo che getta il seme sul terreno;/ dorma o vegli,/ di notte o di giorno,/ il seme germoglia e cresce.// Come,/ egli stesso non lo sa.// Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo,/ poi la spiga,/ poi il chicco pieno nella spiga;// e quando il frutto è maturo,/ subito egli manda la falce,/ perché è arrivata la mietitura».//
Diceva:/ «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio/ o con quale parabola possiamo descriverlo?// È come un granello di senape che,/ quando viene seminato sul terreno,/ è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno;/ ma,/ quando viene seminato,/ cresce/ e diventa più grande di tutte le piante dell’orto/ e fa rami così grandi/ che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».//
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola,/ come potevano intendere.// Senza parabole non parlava loro/ ma,/ in privato,/ ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

10 giugno 2012 – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo – Anno B

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Prima lettura
Es 24,3-8

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Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore/ e tutte le norme.// Tutto il popolo rispose a una sola voce/ dicendo:/ «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato,/ noi li eseguiremo!».//
Mosè scrisse tutte le parole del Signore.// Si alzò di buon mattino/ ed eresse un altare ai piedi del monte,/ con dodici stele per le dodici tribù d’Israele.// Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti/ di offrire olocausti/ e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione,/ per il Signore.//
Mosè prese la metà del sangue/ e la mise in tanti catini/ e ne versò l’altra metà sull’altare.// Quindi prese il libro dell’alleanza/ e lo lesse alla presenza del popolo.// Dissero:/ «Quanto ha detto il Signore,/ lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».//
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo,/ dicendo:/ «Ecco il sangue dell’alleanza/ che il Signore ha concluso con voi/ sulla base di tutte queste parole!».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 115

Rit.:Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

Seconda lettura
Eb 9,11-15


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Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri,/ attraverso una tenda più grande e più perfetta,/ non costruita da mano d’uomo,/ cioè non appartenente a questa creazione.// Egli entrò una volta per sempre nel santuario,/ non mediante il sangue di capri e di vitelli,/ ma in virtù del proprio sangue,/ ottenendo così una redenzione eterna.//
Infatti,/ se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca,/ sparsa su quelli che sono contaminati,/ li santificano purificandoli nella carne,/ quanto più il sangue di Cristo/ – il quale,/ mosso dallo Spirito eterno,/ offrì se stesso senza macchia a Dio/ – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte,/ perché serviamo al Dio vivente?//
Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova,/ perché,/ essendo intervenuta la sua morte/ in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza,/ coloro che sono stati chiamati/ ricevano l’eredità eterna/ che era stata promessa.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.


Vangelo
Mc 14,12-16.22-26


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Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

3 giugno 2012 – Santissima Trinità – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Dt 4,32-34.39-40

Il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n’è altro.
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Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:/
«Interroga pure i tempi antichi,/ che furono prima di te:// dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra/ e da un’estremità all’altra dei cieli,/ vi fu mai cosa grande come questa/ e si udì mai cosa simile a questa?// Che cioè un popolo/ abbia udito la voce di Dio/ parlare dal fuoco,/ come l’hai udita tu,/ e che rimanesse vivo?//
O ha mai tentato un dio/ di andare a scegliersi una nazione/ in mezzo a un’altra/ con prove,/ segni,/ prodigi e battaglie,/ con mano potente e braccio teso e grandi terrori,/ come fece per voi il Signore,/ vostro Dio,/ in Egitto,/ sotto i tuoi occhi?//
Sappi dunque oggi/ e medita bene nel tuo cuore/ che il Signore è Dio/ lassù nei cieli e quaggiù sulla terra:/ non ve n’è altro.//
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do,/ perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te/ e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore,/ tuo Dio,/ ti dà per sempre».

Salmo responsoriale
Sal 32

Rit.:Beato il popolo scelto dal Signore.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Seconda lettura
Rm 8,14-17

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».

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Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio,/ questi sono figli di Dio.// E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi/ per ricadere nella paura,/ ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,/ per mezzo del quale gridiamo:/ «Abbà!/ Padre!/».
Lo Spirito stesso,/ insieme al nostro spirito,/ attesta che siamo figli di Dio.// E se siamo figli,/ siamo anche eredi:// eredi di Dio,/ coeredi di Cristo,/ se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze/ per partecipare anche/ alla sua gloria.

Canto al Vangelo (Ap 1,8)
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia.


Vangelo
Mt 28,16-20

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

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+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ gli undici discepoli andarono in Galilea,/ sul monte che Gesù aveva loro indicato.//
Quando lo videro,/ si prostrarono.// Essi però dubitarono.//
Gesù si avvicinò e disse loro:/ «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.// Andate dunque/ e fate discepoli tutti i popoli,/ battezzandoli nel nome del Padre/ e del Figlio/ e dello Spirito Santo,/ insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.// Ed ecco,/ io sono con voi tutti i giorni,/ fino alla fine del mondo».

27 maggio 2012 – Pentecoste – Anno B – Messa del giorno – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 2,1-11

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Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare

Dagli Atti degli Apostoli

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste,/ si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.// Venne all’improvviso dal cielo un fragore,/ quasi un vento che si abbatte impetuoso,/ e riempì tutta la casa/ dove stavano.// Apparvero loro lingue come di fuoco,/ che si dividevano,/ e si posarono su ciascuno di loro,/ e tutti furono colmati di Spirito Santo/ e cominciarono a parlare in altre lingue,/ nel modo in cui lo Spirito/ dava loro il potere di esprimersi.//
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti,/ di ogni nazione che è sotto il cielo.// A quel rumore,/ la folla si radunò e rimase turbata,/ perché ciascuno li udiva parlare/ nella propria lingua.// Erano stupiti e,/ fuori di sé per la meraviglia,/ dicevano:/ «Tutti costoro che parlano/ non sono forse Galilei?// E come mai ciascuno di noi/ sente parlare nella propria lingua nativa?// Siamo Parti,/ Medi,/ Elamìti;/ abitanti della Mesopotamia,/ della Giudea e della Cappadòcia,/ del Ponto e dell’Asia,/ della Frigia e della Panfìlia,/ dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene,/ Romani qui residenti,/ Giudei e proséliti,/ Cretesi e Arabi,/ e li udiamo parlare nelle nostre lingue/ delle grandi opere di Dio».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 103

Rit.: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Seconda lettura
Gal 5,16-25

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Il frutto dello Spirito.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli,/ camminate secondo lo Spirito/ e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne.// La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito/ e lo Spirito ha desideri contrari alla carne;/ queste cose si oppongono a vicenda,/ sicché voi non fate/ quello che vorreste.//
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito,/ non siete sotto la Legge.// Del resto sono ben note le opere della carne:/ fornicazione,/ impurità,/ dissolutezza,/ idolatria,/ stregonerie,/ inimicizie,/ discordia,/ gelosia,/ dissensi,/ divisioni,/ fazioni,/ invidie,/ ubriachezze,/ orge/ e cose del genere.// Riguardo a queste cose vi preavviso,/ come già ho detto:/ chi le compie non erediterà il regno di Dio.// Il frutto dello Spirito invece è amore,/ gioia,/ pace,/ magnanimità,/ benevolenza,/ bontà,/ fedeltà,/ mitezza,/ dominio di sé;/ contro queste cose non c’è Legge.//
Quelli che sono di Cristo Gesù/ hanno crocifisso la carne/ con le sue passioni e i suoi desideri.// Perciò se viviamo dello Spirito,/ camminiamo anche secondo lo Spirito.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia.


Vangelo
Gv 15,26-27; 16,12-15

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Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/
«Quando verrà il Paràclito,/ che io vi manderò dal Padre,/ lo Spirito della verità che procede dal Padre,/ egli darà testimonianza di me;/ e anche voi date testimonianza,/ perché siete con me fin dal principio.//
Molte cose ho ancora da dirvi,/ ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.// Quando verrà lui,/ lo Spirito della verità,/ vi guiderà a tutta la verità,/ perché non parlerà da se stesso,/ ma dirà tutto ciò che avrà udito/ e vi annuncerà le cose future.// Egli mi glorificherà,/ perché prenderà da quel che è mio/ e ve lo annuncerà.// Tutto quello che il Padre possiede è mio;/ per questo ho detto che prenderà da quel che è mio/ e ve lo annuncerà».

20 maggio 2012 – Ascensione del Signore – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 1,1-11

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Fu elevato in alto sotto i loro occhi.

Dagli Atti degli Apostoli

Nel primo racconto,/ o Teòfilo,/ ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò/ dagli inizi/ fino al giorno in cui fu assunto in cielo,/ dopo aver dato disposizioni/ agli apostoli che si era scelti/ per mezzo dello Spirito Santo.//
Egli si mostrò a essi vivo,/ dopo la sua passione,/ con molte prove,/ durante quaranta giorni,/ apparendo loro/ e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio.// Mentre si trovava a tavola con essi,/ ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme,/ ma di attendere/ l’adempimento della promessa del Padre,/ «quella/ – disse/ – che voi avete udito da me:/ Giovanni battezzò con acqua,/ voi invece,/ tra non molti giorni,/ sarete battezzati in Spirito Santo».//
Quelli dunque che erano con lui/ gli domandavano:/ «Signore,/ è questo il tempo/ nel quale ricostituirai il regno per Israele?».// Ma egli rispose:/ «Non spetta a voi/ conoscere tempi o momenti/ che il Padre ha riservato al suo potere,/ ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi,/ e di me sarete testimoni a Gerusalemme,/ in tutta la Giudea e la Samarìa/ e fino ai confini della terra».//
Detto questo,/ mentre lo guardavano,/ fu elevato in alto/ e una nube lo sottrasse ai loro occhi.// Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava,/ quand’ecco due uomini in bianche vesti/ si presentarono a loro e dissero:/ «Uomini di Galilea,/ perché state a guardare il cielo?// Questo Gesù,/ che di mezzo a voi è stato assunto in cielo,/ verrà allo stesso modo/ in cui l’avete visto andare in cielo».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 46

Rit.:Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

Seconda lettura
Ef 4,1-13

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Raggiungere la misura della pienezza di Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ io,/ prigioniero a motivo del Signore,/ vi esorto:/ comportatevi in maniera degna/ della chiamata che avete ricevuto,/ con ogni umiltà,/ dolcezza e magnanimità,/ sopportandovi a vicenda nell’amore,/ avendo a cuore/ di conservare l’unità dello spirito/ per mezzo del vincolo della pace.//
Un solo corpo e un solo spirito,/ come una sola è la speranza/ alla quale siete stati chiamati,/ quella della vostra vocazione;/ un solo Signore,/ una sola fede,/ un solo battesimo.// Un solo Dio e Padre di tutti,/ che è al di sopra di tutti,/ opera per mezzo di tutti/ ed è presente in tutti.//
A ciascuno di noi,/ tuttavia,/ è stata data la grazia/ secondo la misura del dono di Cristo.// Per questo è detto:/ «Asceso in alto,/ ha portato con sé prigionieri,/ ha distribuito doni agli uomini».// Ma cosa significa che ascese,/ se non che prima era disceso quaggiù sulla terra?// Colui che discese/ è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli,/ per essere pienezza/ di tutte le cose.//
Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli,/ ad altri di essere profeti,/ ad altri ancora di essere evangelisti,/ ad altri di essere pastori e maestri,/ per preparare i fratelli a compiere il ministero,/ allo scopo di edificare il corpo di Cristo,/ finché arriviamo tutti all’unità della fede/ e della conoscenza del Figlio di Dio,/ fino all’uomo perfetto,/ fino a raggiungere/ la misura della pienezza di Cristo.

Canto al Vangelo (Mt 28,19.20)
Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.


Vangelo

Mc 16,15-20

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Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ [Gesù apparve agli Undici]/ e disse loro:/ «Andate in tutto il mondo/ e proclamate il Vangelo a ogni creatura.// Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato,/ ma chi non crederà sarà condannato.// Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono:/ nel mio nome scacceranno demòni,/ parleranno lingue nuove,/ prenderanno in mano serpenti e,/ se berranno qualche veleno,/ non recherà loro danno;// imporranno le mani ai malati/ e questi guariranno».//
Il Signore Gesù,/ dopo aver parlato con loro,/ fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.//
Allora essi partirono/ e predicarono dappertutto,/ mentre il Signore agiva insieme con loro/ e confermava la Parola/ con i segni che la accompagnavano.

13 maggio 2012 – VI di Pasqua – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 10,25-27.34-35.44-48

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Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli

Avvenne che,/ mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio],/ questi gli andò incontro/ e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio.// Ma Pietro lo rialzò,/ dicendo:/ «Àlzati:/ anche io sono un uomo!».//
Poi prese la parola e disse:/ «In verità sto rendendomi conto/ che Dio non fa preferenze di persone,/ ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia,/ a qualunque nazione appartenga».//
Pietro stava ancora dicendo queste cose,/ quando lo Spirito Santo discese/ sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola.// E i fedeli circoncisi,/ che erano venuti con Pietro,/ si stupirono/ che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo;/ li sentivano infatti parlare in altre lingue/ e glorificare Dio.// Allora Pietro disse:/ «Chi può impedire/ che siano battezzati nell’acqua/ questi che hanno ricevuto,/ come noi,/ lo Spirito Santo?».// E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.// Quindi lo pregarono/ di fermarsi alcuni giorni.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 97

Rit.: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Seconda lettura
1Gv 4,7-10

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Dio è amore.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi,/ amiamoci gli uni gli altri,/ perché l’amore è da Dio:/ chiunque ama è stato generato da Dio/ e conosce Dio.// Chi non ama/ non ha conosciuto Dio,/ perché Dio è amore.//
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi:/ Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito,/ perché noi avessimo la vita/ per mezzo di lui.//
In questo sta l’amore:/ non siamo stati noi ad amare Dio,/ ma è lui che ha amato noi/ e ha mandato il suo Figlio// come vittima di espiazione/ per i nostri peccati.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.


Vangelo
Gv 15,9-17

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Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/ «Come il Padre ha amato me,/ anche io ho amato voi.// Rimanete nel mio amore.// Se osserverete i miei comandamenti,/ rimarrete nel mio amore,/ come io ho osservato i comandamenti del Padre mio/ e rimango nel suo amore.// Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi/ e la vostra gioia sia piena.//
Questo è il mio comandamento:/ che vi amiate gli uni gli altri/ come io ho amato voi.// Nessuno ha un amore più grande di questo:/ dare la sua vita per i propri amici.// Voi siete miei amici,/ se fate ciò che io vi comando.// Non vi chiamo più servi,/ perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;/ ma vi ho chiamato amici,/ perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.//
Non voi avete scelto me,/ ma io ho scelto voi/ e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto/ e il vostro frutto rimanga;/ perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome,/ ve lo conceda.// Questo vi comando:/ che vi amiate gli uni gli altri».

6 maggio 2012 – Va di Pasqua – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 9,26-31

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Bàrnaba raccontò agli apostoli come durante il viaggio Paolo aveva visto il Signore.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni,/ Saulo,/ venuto a Gerusalemme,/ cercava di unirsi ai discepoli,/ ma tutti avevano paura di lui,/ non credendo che fosse un discepolo.//
Allora Bàrnaba lo prese con sé,/ lo condusse dagli apostoli/ e raccontò loro come,/ durante il viaggio,/ aveva visto il Signore che gli aveva parlato/ e come in Damasco aveva predicato con coraggio/ nel nome di Gesù.// Così egli poté stare con loro/ e andava e veniva in Gerusalemme,/ predicando apertamente nel nome del Signore.// Parlava e discuteva con quelli di lingua greca;/ ma questi tentavano di ucciderlo.// Quando vennero a saperlo,/ i fratelli lo condussero a Cesarèa/ e lo fecero partire per Tarso.//
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea,/ la Galilea e la Samarìa:/ si consolidava e camminava nel timore del Signore e,/ con il conforto dello Spirito Santo,/ cresceva di numero.

Salmo responsoriale
Sal 21

Rit.: A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!

Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.

A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.

Ma io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».

Seconda lettura
1Gv 3,18-24

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Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli,/ non amiamo a parole/ né con la lingua,/ ma con i fatti/ e nella verità.//
In questo conosceremo che siamo dalla verità/ e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore,/ qualunque cosa esso ci rimproveri.// Dio è più grande del nostro cuore/ e conosce ogni cosa.//
Carissimi,/ se il nostro cuore non ci rimprovera nulla,/ abbiamo fiducia in Dio,/ e qualunque cosa chiediamo,/ la riceviamo da lui,/ perché osserviamo i suoi comandamenti/ e facciamo quello che gli è gradito.//
Questo è il suo comandamento:/ che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo/ e ci amiamo gli uni gli altri,/ secondo il precetto che ci ha dato.// Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio/ e Dio in lui.// In questo conosciamo che egli rimane in noi:/ dallo Spirito che ci ha dato.

Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.


Vangelo
Gv 15,1-8

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Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/ «Io sono la vite vera/ e il Padre mio è l’agricoltore.// Ogni tralcio che in me non porta frutto,/ lo taglia,/ e ogni tralcio che porta frutto,/ lo pota/ perché porti più frutto.// Voi siete già puri,/ a causa della parola che vi ho annunciato.//
Rimanete in me e io in voi.// Come il tralcio non può portare frutto da se stesso/ se non rimane nella vite,/ così neanche voi/ se non rimanete in me.// Io sono la vite,/ voi i tralci./ Chi rimane in me,/ e io in lui,/ porta molto frutto,/ perché senza

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di me/ non potete far nulla.// Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio/ e secca;/ poi lo raccolgono,/ lo gettano nel fuoco/ e lo bruciano.//
Se rimanete in me/ e le mie parole rimangono in voi,/ chiedete quello che volete/ e vi sarà fatto.// In questo è glorificato il Padre mio:/ che portiate molto frutto/ e diventiate miei discepoli».