1 settembre 2019 – XXII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sir 3,19-21.30-31

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Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.

Dal libro del Siràcide

Figlio,/ compi le tue opere con mitezza,/
e sarai amato più di un uomo generoso.//
Quanto più sei grande,/ tanto più fatti umile,/
e troverai grazia/ davanti al Signore.//
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,/
ma ai miti/ Dio rivela i suoi segreti.//
Perché grande è la potenza del Signore,/
e dagli umili/ egli è glorificato.//
Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,/
perché in lui/ è radicata la pianta del male.//
Il cuore sapiente medita le parabole,/
un orecchio attento/ è quanto desidera il saggio.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 67

Rit.:Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.

I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio.

Seconda lettura
Eb 12,18-19.22-24

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Vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile/ né a un fuoco ardente/ né a oscurità,/ tenebra e tempesta,/ né a squillo di tromba e a suono di parole,/ mentre quelli che lo udivano/ scongiuravano Dio/ di non rivolgere più a loro la parola.//
Voi invece vi siete accostati al monte Sion,/ alla città del Dio vivente,/ alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli,/ all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti/ i cui nomi sono scritti nei cieli,/ al Dio giudice di tutti/ e agli spiriti dei giusti resi perfetti,/ a Gesù,/ mediatore dell’alleanza nuova.

Canto al Vangelo (Mt 11,29)
Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.

Vangelo
Lc 14,1.7-14


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Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Avvenne che un sabato/ Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare/ ed essi stavano a osservarlo.//
Diceva agli invitati una parabola,/ notando come sceglievano i primi posti:// «Quando sei invitato a nozze da qualcuno,/ non metterti al primo posto,/ perché non ci sia un altro invitato più degno di te,/ e colui che ha invitato te e lui venga a dirti:/ “Cèdigli il posto!”.// Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.// Invece,/ quando sei invitato,/ va’ a metterti all’ultimo posto,/ perché quando viene colui che ti ha invitato/ ti dica:// “Amico,/ vieni più avanti!”.// Allora ne avrai onore/ davanti a tutti i commensali.// Perché chiunque si esalta sarà umiliato,/ e chi si umilia sarà esaltato».//
Disse poi a colui che l’aveva invitato:// «Quando offri un pranzo o una cena,/ non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini,/ perché a loro volta non ti invitino anch’essi/ e tu abbia il contraccambio.// Al contrario,/ quando offri un banchetto,/ invita poveri,/ storpi,/ zoppi,/ ciechi;// e sarai beato/ perché non hanno da ricambiarti.// Riceverai infatti la tua ricompensa/ alla risurrezione dei giusti».

25 agosto 2019 – XXI del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 66,18-21

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Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:/
«Io verrò a radunare tutte le genti/ e tutte le lingue;/ essi verranno e vedranno la mia gloria.//
Io porrò in essi un segno/ e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis,/ Put,/ Lud,/ Mesec,/ Ros,/ Tubal e Iavan,/ alle isole lontane che non hanno udito parlare di me/ e non hanno visto la mia gloria;/ essi annunceranno la mia gloria alle genti.//
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore,/ su cavalli,/ su carri,/ su portantine,/ su muli,/ su dromedari,/ al mio santo monte di Gerusalemme/ – dice il Signore/ –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri/ nel tempio del Signore.//
Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti,/ dice il Signore».

Salmo responsoriale
(di norma deve vnire eseguito in canto)
Sal 116

Rit.: Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Seconda lettura
Eb 12,5-7.11-13

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Il Signore corregge colui che egli ama.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli:/
«Figlio mio,/ non disprezzare la correzione del Signore/
e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;//
perché il Signore corregge colui che egli ama/
e percuote/ chiunque riconosce come figlio».//
È per la vostra correzione/ che voi soffrite!// Dio vi tratta come figli;/ e qual è il figlio che non viene corretto dal padre?// Certo,/ sul momento,/ ogni correzione non sembra causa di gioia,/ ma di tristezza;// dopo,/ però,/ arreca un frutto di pace e di giustizia/ a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.//
Perciò,/ rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche/ e camminate diritti con i vostri piedi,/ perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi,/ ma piuttosto a guarire.

Canto al Vangelo (Gv 14,6)
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.

Vangelo
Lc 13,22-30

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Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù passava insegnando per città e villaggi,/ mentre era in cammino verso Gerusalemme.//
Un tale gli chiese:/ «Signore,/ sono pochi quelli che si salvano?».//
Disse loro:/ «Sforzatevi di entrare per la porta stretta,/ perché molti,/ io vi dico,/ cercheranno di entrare,/ ma non ci riusciranno.//
Quando il padrone di casa si alzerà/ e chiuderà la porta,/ voi,/ rimasti fuori,/ comincerete a bussare alla porta,/ dicendo:/ “Signore,/ aprici!”.// Ma egli vi risponderà:/ “Non so di dove siete”.// Allora comincerete a dire:/ “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza/ e tu hai insegnato nelle nostre piazze”.// Ma egli vi dichiarerà:/ “Voi,/ non so di dove siete.// Allontanatevi da me, /voi tutti operatori di ingiustizia!”.//
Là ci sarà pianto e stridore di denti,/ quando vedrete Abramo,/ Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio,/ voi invece cacciati fuori.//
Verranno da oriente e da occidente,/ da settentrione e da mezzogiorno/ e siederanno a mensa nel regno di Dio.// Ed ecco,/ vi sono ultimi che saranno primi,/ e vi sono primi che saranno ultimi».

11 agosto 2019 – XIX del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sap 18,6-9

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Come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te.

Dal libro della Sapienza

La notte [della liberazione] fu preannunciata ai nostri padri,/
perché avessero coraggio,/
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà.//
Il tuo popolo infatti/ era in attesa
della salvezza dei giusti,/ della rovina dei nemici.//
Difatti/ come punisti gli avversari,/
così glorificasti noi,/ chiamandoci a te.//
I figli santi dei giusti/ offrivano sacrifici in segreto/
e si imposero,/ concordi,/ questa legge divina:/
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,/
intonando subito/ le sacre lodi dei padri.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 32

Rit.: Beato il popolo scelto dal Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.


Seconda lettura

Eb 11,1-2.8-19

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Aspettava la città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ la fede è fondamento di ciò che si spera/ e prova di ciò che non si vede.// Per questa fede/ i nostri antenati sono stati approvati da Dio.//
Per fede,/ Abramo,/ chiamato da Dio,/ obbedì partendo per un luogo/ che doveva ricevere in eredità,/ e partì/ senza sapere dove andava.//
Per fede,/ egli soggiornò nella terra promessa/ come in una regione straniera,/ abitando sotto le tende,/ come anche Isacco e Giacobbe,/ coeredi della medesima promessa.// Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta,/ il cui architetto e costruttore/ è Dio stesso.//
Per fede,/ anche Sara,/ sebbene fuori dell’età,/ ricevette la possibilità di diventare madre,/ perché ritenne degno di fede/ colui che glielo aveva promesso.// Per questo da un uomo solo,/ e inoltre già segnato dalla morte,/ nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo/ e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare/ e non si può contare.//
Nella fede morirono tutti costoro,/ senza aver ottenuto i beni promessi,/ ma li videro e li salutarono solo da lontano,/ dichiarando di essere stranieri/ e pellegrini sulla terra.// Chi parla così,/ mostra di essere alla ricerca di una patria.// Se avessero pensato a quella da cui erano usciti,/ avrebbero avuto la possibilità di ritornarvi;/ ora invece essi aspirano a una patria migliore,/ cioè a quella celeste.// Per questo Dio non si vergogna/ di essere chiamato loro Dio.// Ha preparato infatti per loro/ una città.//
Per fede,/ Abramo,/ messo alla prova,/ offrì Isacco,/ e proprio lui,/ che aveva ricevuto le promesse,/ offrì il suo unigenito figlio,/ del quale era stato detto:/ «Mediante Isacco/ avrai una tua discendenza». //Egli pensava infatti/ che Dio è capace di far risorgere anche dai morti:/ per questo lo riebbe/ anche come simbolo.

Canto al Vangelo (Mt 24,42-44)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

Vangelo
Lc 12,32-48

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Anche voi tenetevi pronti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/
«Non temere,/ piccolo gregge,/ perché al Padre vostro è piaciuto/ dare a voi il Regno.//
Vendete ciò che possedete/ e datelo in elemosina;// fatevi borse che non invecchiano,/ un tesoro sicuro nei cieli,/ dove ladro non arriva/ e tarlo non consuma.// Perché,/ dov’è il vostro tesoro,/ là sarà anche il vostro cuore.//
Siate pronti,/ con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese;// siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze,/ in modo che,/ quando arriva e bussa,/ gli aprano subito.//
Beati quei servi/ che il padrone al suo ritorno/ troverà ancora svegli;// in verità io vi dico,/ si stringerà le vesti ai fianchi,/ li farà mettere a tavola/ e passerà a servirli.// E se,/ giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba,/ li troverà così,/ beati loro!//
Cercate di capire questo:// se il padrone di casa sapesse/ a quale ora viene il ladro,/ non si lascerebbe scassinare la casa.// Anche voi tenetevi pronti/ perché,/ nell’ora che non immaginate,/ viene il Figlio dell’uomo».//
Allora Pietro disse:/ «Signore,/ questa parabola la dici per noi/ o anche per tutti?».//
Il Signore rispose:/ «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente,/ che il padrone metterà a capo della sua servitù/ per dare la razione di cibo a tempo debito?// Beato quel servo che il padrone,/ arrivando,/ troverà ad agire così.// Davvero io vi dico/ che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.//
Ma se quel servo dicesse in cuor suo:/ “Il mio padrone tarda a venire”,/ e cominciasse a percuotere i servi e le serve,/ a mangiare,/ a bere e a ubriacarsi,/ il padrone di quel servo arriverà/ un giorno in cui non se l’aspetta/ e a un’ora che non sa,/ lo punirà severamente/ e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.//
Il servo che,/ conoscendo la volontà del padrone,/ non avrà disposto o agito secondo la sua volontà,/ riceverà molte percosse;// quello invece che,/ non conoscendola,/ avrà fatto cose meritevoli di percosse,/ ne riceverà poche.//
A chiunque fu dato molto,/ molto sarà chiesto;// a chi fu affidato molto,/ sarà richiesto molto di più».

4 agosto 2019 – XVIII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Qo 1,2;2,21-23

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Quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica?

Dal libro del Qoèlet

Vanità delle vanità,/ dice Qoèlet,/
vanità delle vanità:/ tutto è vanità.//
Chi ha lavorato con sapienza,/ con scienza e con successo/ dovrà poi lasciare la sua parte a un altro/ che non vi ha per nulla faticato.// Anche questo è vanità/ e un grande male.//
Infatti,/ quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica/ e dalle preoccupazioni del suo cuore,/ con cui si affanna sotto il sole?// Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi;/ neppure di notte il suo cuore riposa.// Anche questo è vanità!

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 89

Rit.:Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

Seconda lettura
Col 3,1-5.9-11

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Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli,/ se siete risorti con Cristo,/ cercate le cose di lassù,/ dove è Cristo,/ seduto alla destra di Dio;/ rivolgete il pensiero alle cose di lassù,/ non a quelle della terra.//
Voi infatti siete morti/ e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!// Quando Cristo,/ vostra vita,/ sarà manifestato,/ allora anche voi apparirete con lui nella gloria.//
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra:/ impurità,/ immoralità,/ passioni,/ desideri cattivi/ e quella cupidigia che è idolatria.//
Non dite menzogne gli uni agli altri:/ vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni/ e avete rivestito il nuovo,/ che si rinnova per una piena conoscenza,/ ad immagine di Colui che lo ha creato.//
Qui non vi è Greco o Giudeo,/ circoncisione o incirconcisione,/ barbaro,/ Scita,/ schiavo,/ libero,/ ma Cristo è tutto/ e in tutti.

Canto al Vangelo (Mt 5,3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

Vangelo
Lc 12,13-21

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Quello che hai preparato, di chi sarà?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ uno della folla disse a Gesù:/ «Maestro,/ di’ a mio fratello/ che divida con me l’eredità».// Ma egli rispose:/ «O uomo,/ chi mi ha costituito giudice o mediatore/ sopra di voi?».//
E disse loro:/ «Fate attenzione/ e tenetevi lontani da ogni cupidigia/ perché,/ anche se uno è nell’abbondanza,/ la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».//
Poi disse loro una parabola:/ «La campagna di un uomo ricco/ aveva dato un raccolto abbondante.// Egli ragionava tra sé:/ “Che farò,/ poiché non ho dove mettere i miei raccolti?// Farò così/ – disse/ –: demolirò i miei magazzini/ e ne costruirò altri più grandi/ e vi raccoglierò tutto il grano/ e i miei beni.// Poi dirò a me stesso:/ Anima mia,/ hai a disposizione molti beni,/ per molti anni;// ripòsati,/ mangia,/ bevi e divèrtiti!”.// Ma Dio gli disse:/ “Stolto,/ questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita.// E quello che hai preparato,/ di chi sarà?”.// Così è/ di chi accumula tesori per sé/ e non si arricchisce presso Dio».

28 luglio 2019 – XVII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Gen 18,20-32

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Non si adiri il mio Signore, se parlo.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni,/ disse il Signore:/ «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande/ e il loro peccato è molto grave.// Voglio scendere/ a vedere se proprio hanno fatto tutto il male/ di cui è giunto il grido fino a me;// lo voglio sapere!».//Quegli uomini partirono di là/ e andarono verso Sòdoma,/ mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.//Abramo gli si avvicinò e gli disse:/ «Davvero sterminerai il giusto con l’empio?// Forse vi sono cinquanta giusti nella città:/ davvero li vuoi sopprimere?// E non perdonerai a quel luogo/ per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?// Lontano da te/ il far morire il giusto con l’empio,/ così che il giusto sia trattato come l’empio;// lontano da te!// Forse il giudice di tutta la terra/ non praticherà la giustizia?».// Rispose il Signore:/ «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città,/ per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».//Abramo riprese/ e disse:/ «Vedi come ardisco parlare al mio Signore,/ io che sono polvere e cenere:// forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque;// per questi cinque distruggerai tutta la città?».// Rispose:/ «Non la distruggerò,/ se ve ne troverò quarantacinque».//
Abramo riprese ancora a parlargli/ e disse:/ «Forse là se ne troveranno quaranta».// Rispose:/ «Non lo farò,/ per riguardo a quei quaranta».// Riprese:/ «Non si adiri il mio Signore,/ se parlo ancora:// forse là se ne troveranno trenta».// Rispose:/ «Non lo farò,/ se ve ne troverò trenta».// Riprese:/ «Vedi come ardisco parlare al mio Signore!// Forse là se ne troveranno venti».// Rispose:/ «Non la distruggerò/ per riguardo a quei venti».// Riprese:/ «Non si adiri il mio Signore,/ se parlo ancora una volta sola:// forse là se ne troveranno dieci».// Rispose:/ «Non la distruggerò/ per riguardo a quei dieci».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 137

Rit.: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.
La tua destra mi salva.

Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

Seconda lettura
Col 2,12-14

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Con lui Dio ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli,/ con Cristo sepolti nel battesimo,/ con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio,/ che lo ha risuscitato dai morti.//
Con lui Dio ha dato vita anche a voi,/ che eravate morti a causa delle colpe/ e della non circoncisione della vostra carne,/ perdonandoci tutte le colpe/ e annullando il documento scritto contro di noi/ che, /con le prescrizioni,/ ci era contrario:// lo ha tolto di mezzo/ inchiodandolo alla croce.

Canto al Vangelo (Rm 8,15)

Alleluia, alleluia.
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre!
Alleluia.

Vangelo
Lc 11,1-13

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Chiedete e vi sarà dato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare;// quando ebbe finito,/ uno dei suoi discepoli gli disse:/ «Signore,/ insegnaci a pregare,/ come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».// Ed egli disse loro:/ «Quando pregate,/ dite://
“Padre,/
sia santificato il tuo nome,/
venga il tuo regno;//
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,/
e perdona a noi i nostri peccati,/
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,/
e non abbandonarci alla tentazione”».//
Poi disse loro:/ «Se uno di voi ha un amico/ e a mezzanotte va da lui a dirgli:/ “Amico,/ prestami tre pani,/ perché è giunto da me un amico da un viaggio/ e non ho nulla da offrirgli”;/ e se quello dall’interno gli risponde:/ “Non m’importunare,/ la porta è già chiusa,/ io e i miei bambini siamo a letto,/ non posso alzarmi per darti i pani”,/ vi dico che,/ anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico,/ almeno per la sua invadenza si alzerà/ a dargliene quanti gliene occorrono.//
Ebbene,/ io vi dico:/ chiedete e vi sarà dato,/ cercate e troverete,/ bussate e vi sarà aperto.// Perché chiunque chiede riceve/ e chi cerca trova/ e a chi bussa sarà aperto.//
Quale padre tra voi,/ se il figlio gli chiede un pesce,/ gli darà una serpe al posto del pesce?// O se gli chiede un uovo,/ gli darà uno scorpione?// Se voi dunque,/ che siete cattivi,/ sapete dare cose buone ai vostri figli,/ quanto più il Padre vostro del cielo/ darà lo Spirito Santo/ a quelli che glielo chiedono!».

21 luglio 2019 – XVI del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Gn 18,1-10

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Signore, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni,/ il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre/ mentre egli sedeva all’ingresso della tenda/ nell’ora più calda del giorno.//
Egli alzò gli occhi/ e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui.// Appena li vide,/ corse loro incontro dall’ingresso della tenda/ e si prostrò fino a terra,/ dicendo:/ «Mio signore,/ se ho trovato grazia ai tuoi occhi,/ non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.// Si vada a prendere un po’ d’acqua,/ lavatevi i piedi/ e accomodatevi sotto l’albero.// Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi;/ dopo potrete proseguire,/ perché è ben per questo/ che voi siete passati dal vostro servo».// Quelli dissero:/ «Fa’ pure come hai detto».//
Allora Abramo andò in fretta nella tenda,/ da Sara,/ e disse:/ «Presto,/ tre sea di fior di farina,/ impastala e fanne focacce».// All’armento corse lui stesso,/Abramo;// prese un vitello tenero e buono/ e lo diede al servo,/ che si affrettò a prepararlo.// Prese panna e latte fresco insieme con il vitello,/ che aveva preparato,/ e li porse loro.// Così,/ mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero,/ quelli mangiarono.//
Poi gli dissero:/ «Dov’è Sara,/ tua moglie?».// Rispose:/ «È là nella tenda».// Riprese:/ «Tornerò da te fra un anno a questa data/ e allora Sara,/ tua moglie,/ avrà un figlio».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 14

Rit.:Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Seconda lettura
Col 1,24-28

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Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli,/ sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi/ e do compimento a ciò che,/ dei patimenti di Cristo,/ manca nella mia carne,/ a favore del suo corpo/ che è la Chiesa.//
Di essa sono diventato ministro,/ secondo la missione affidatami da Dio verso di voi/ di portare a compimento la parola di Dio,/ il mistero nascosto da secoli e da generazioni,/ ma ora manifestato ai suoi santi.//
A loro/ Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero/ in mezzo alle genti:/ Cristo in voi,/ speranza della gloria.// È lui infatti che noi annunciamo,/ ammonendo ogni uomo/ e istruendo ciascuno con ogni sapienza,/ per rendere ogni uomo/ perfetto in Cristo.

Canto al Vangelo (Lc 8,15)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono,
e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.

Vangelo
Lc 10,38-42

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Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ mentre erano in cammino,/ Gesù entrò in un villaggio/ e una donna,/ di nome Marta,/ lo ospitò.//
Ella aveva una sorella,/ di nome Maria,/ la quale,/ seduta ai piedi del Signore,/ ascoltava la sua parola.// Marta invece era distolta per i molti servizi.//
Allora si fece avanti e disse:/ «Signore,/ non t’importa nulla che mia sorella/ mi abbia lasciata sola a servire?// Dille dunque che mi aiuti»./ Ma il Signore le rispose:/ «Marta,/ Marta,/ tu ti affanni e ti agiti per molte cose,/ ma di una cosa sola c’è bisogno.// Maria ha scelto la parte migliore,/ che non le sarà tolta».

14 luglio 2019 – XV del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Dt 30,10-14

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Questa parola è molto vicina a te, perché tu la metta in pratica.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:/
«Obbedirai alla voce del Signore,/ tuo Dio,/ osservando i suoi comandi e i suoi decreti,/ scritti in questo libro della legge,/ e ti convertirai al Signore,/ tuo Dio,/ con tutto il cuore/ e con tutta l’anima.//
Questo comando che oggi ti ordino/ non è troppo alto per te,/ né troppo lontano da te.// Non è nel cielo,/ perché tu dica:/ “Chi salirà per noi in cielo,/ per prendercelo e farcelo udire,/ affinché possiamo eseguirlo?”.// Non è di là dal mare,/ perché tu dica:/ “Chi attraverserà per noi il mare,/ per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 18

Rit.:I precetti del Signore fanno gioire il cuore.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

Seconda lettura
Col 1,15-20

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Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Cristo Gesù/ è immagine del Dio invisibile,/
primogenito di tutta la creazione,/
perché in lui/ furono create tutte le cose/
nei cieli/ e sulla terra,/
quelle visibili/ e quelle invisibili:/
Troni,/ Dominazioni,/
Principati/ e Potenze.//
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui/ e in vista di lui.//
Egli è prima di tutte le cose/
e tutte in lui sussistono.//
Egli è anche il capo del corpo,/ della Chiesa.//
Egli è principio,/
primogenito di quelli che risorgono dai morti,/
perché sia lui/ ad avere il primato/ su tutte le cose.//
È piaciuto infatti a Dio/
che abiti in lui tutta la pienezza/
e che per mezzo di lui/ e in vista di lui/
siano riconciliate tutte le cose,/
avendo pacificato con il sangue della sua croce/
sia le cose che stanno sulla terra,/
sia quelle che stanno nei cieli.

Canto al Vangelo (Gv 6,63.68)

Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

Vangelo
Lc 10,25-37

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Chi è il mio prossimo?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù/ e chiese:/ «Maestro,/ che cosa devo fare/ per ereditare la vita eterna?».// Gesù gli disse:/ «Che cosa sta scritto nella Legge?/ Come leggi?».// Costui rispose:/ «Amerai il Signore tuo Dio/ con tutto il tuo cuore,/ con tutta la tua anima,/ con tutta la tua forza/ e con tutta la tua mente,/ e il tuo prossimo come te stesso».// Gli disse:/ «Hai risposto bene;// fa’ questo e vivrai».//
Ma quello,/ volendo giustificarsi,/ disse a Gesù:/ «E chi è mio prossimo?».// Gesù riprese:/ «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico/ e cadde nelle mani dei briganti,/ che gli portarono via tutto,/ lo percossero a sangue/ e se ne andarono,/ lasciandolo mezzo morto.// Per caso,/ un sacerdote scendeva per quella medesima strada/ e,/ quando lo vide,/ passò oltre.// Anche un levìta,/ giunto in quel luogo,/ vide e passò oltre.// Invece un Samaritano,/ che era in viaggio,/ passandogli accanto,/ vide/ e ne ebbe compassione.// Gli si fece vicino,/ gli fasciò le ferite,/ versandovi olio e vino;// poi lo caricò sulla sua cavalcatura,/ lo portò in un albergo/ e si prese cura di lui.// Il giorno seguente,/ tirò fuori due denari/ e li diede all’albergatore,/ dicendo:/ “Abbi cura di lui;// ciò che spenderai in più,/ te lo pagherò al mio ritorno”.// Chi di questi tre/ ti sembra sia stato prossimo/ di colui che è caduto nelle mani dei briganti?».// Quello rispose:/ «Chi ha avuto compassione di lui».// Gesù gli disse:/ «Va’/ e anche tu/ fa’ così».

7 luglio 2019 – XIV del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 66,10-14

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Io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace.

Dal libro del profeta Isaìa

Rallegratevi con Gerusalemme,/
esultate per essa/ tutti voi che l’amate.//
Sfavillate con essa di gioia/
tutti voi che per essa eravate in lutto.//
Così sarete allattati/ e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;/
succhierete e vi delizierete/
al petto della sua gloria.//
Perché così dice il Signore:/
«Ecco,/ io farò scorrere verso di essa,/
come un fiume,/ la pace;//
come un torrente in piena,/ la gloria delle genti.//
Voi sarete allattati e portati in braccio,/
e sulle ginocchia/ sarete accarezzati.//
Come una madre consola un figlio,/
così io vi consolerò;/
a Gerusalemme sarete consolati.//
Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,//
le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba.//
La mano del Signore/ si farà conoscere ai suoi servi».

Salmo responsoriale
(di norma, deve venire eseguito in canto)
Sal 65

Rit.:Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!».

«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.

Seconda lettura
Gal 6,14-18

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Porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli,/ quanto a me/ non ci sia altro vanto/ che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo,/ per mezzo della quale/ il mondo per me è stato crocifisso,/ come io per il mondo.//
Non è infatti la circoncisione che conta,/ né la non circoncisione,/ ma l’essere nuova creatura.// E su quanti seguiranno questa norma/ sia pace e misericordia,/ come su tutto l’Israele di Dio.//
D’ora innanzi/ nessuno mi procuri fastidi:/ io porto le stigmate di Gesù/ sul mio corpo.//
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito,/ fratelli./ Amen.

Canto al Vangelo (Col 3,15.16)
Alleluia, alleluia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.
Alleluia.

Oppure: (cf. Col 3,15.16)
Alleluia, alleluia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori

Vangelo
Lc 10,1-12.17-20

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La vostra pace scenderà su di lui.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ il Signore designò altri settantadue/ e li inviò a due a due davanti a sé/ in ogni città e luogo dove stava per recarsi.//
Diceva loro:/ «La messe è abbondante,/ ma sono pochi gli operai!// Pregate dunque il signore della messe,/ perché mandi operai nella sua messe!// Andate:/ ecco,/ vi mando come agnelli in mezzo a lupi;// non portate borsa,/ né sacca,/ né sandali/ e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.//
In qualunque casa entriate,/ prima dite:/ “Pace a questa casa!”.// Se vi sarà un figlio della pace,/ la vostra pace scenderà su di lui,/ altrimenti ritornerà su di voi.// Restate in quella casa,/ mangiando e bevendo di quello che hanno,/ perché chi lavora/ ha diritto alla sua ricompensa.// Non passate da una casa all’altra.//
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno,/ mangiate quello che vi sarà offerto,/ guarite i malati che vi si trovano,/ e dite loro:/ “È vicino a voi il regno di Dio”.// Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno,// uscite sulle sue piazze e dite:/ “Anche la polvere della vostra città,/ che si è attaccata ai nostri piedi,/ noi la scuotiamo contro di voi;// sappiate però che il regno di Dio è vicino”.// Io vi dico che,/ in quel giorno,/ Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».//
I settantadue tornarono pieni di gioia,/ dicendo:/ «Signore,/ anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».// Egli disse loro:/ «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.// Ecco,/ io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni/ e sopra tutta la potenza del nemico:// nulla potrà danneggiarvi.// Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi;// rallegratevi piuttosto/ perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

30 giugno 2019 – XIII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
1Re 19,16.19-21

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Eliseo si alzò e seguì Elìa.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni,/ il Signore disse a Elìa:/ «Ungerai Eliseo,/ figlio di Safat,/ di Abel-Mecolà,/ come profeta al tuo posto».//
Partito di lì,/ Elìa trovò Eliseo,/ figlio di Safat.// Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé,/ mentre egli stesso guidava il dodicesimo.// Elìa,/ passandogli vicino,/ gli gettò addosso il suo mantello.//
Quello lasciò i buoi/ e corse dietro a Elìa,/ dicendogli:/ «Andrò a baciare mio padre e mia madre,/ poi ti seguirò».// Elìa disse:/ «Va’ e torna,/ perché sai che cosa ho fatto per te».//
Allontanatosi da lui,/ Eliseo prese un paio di buoi e li uccise;/ con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne/ e la diede al popolo,/ perché la mangiasse.// Quindi si alzò/ e seguì Elìa,/ entrando al suo servizio.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 15

Rit.:Sei tu, Signore, l’unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Seconda lettura
Gal 5,1.13-18

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Siete stati chiamati alla libertà.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli,/ Cristo ci ha liberati per la libertà!// State dunque saldi/ e non lasciatevi imporre di nuovo/ il giogo della schiavitù.//
Voi infatti,/ fratelli,/ siete stati chiamati a libertà.// Che questa libertà/ non divenga però un pretesto per la carne;/ mediante l’amore siate invece a servizio/ gli uni degli altri.// Tutta la Legge infatti/ trova la sua pienezza in un solo precetto:/ «Amerai il tuo prossimo/ come te stesso».// Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda,/ badate almeno/ di non distruggervi del tutto/ gli uni gli altri!//
Vi dico dunque:/ camminate secondo lo Spirito/ e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne.// La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito/ e lo Spirito ha desideri contrari alla carne;/ queste cose si oppongono a vicenda,/ sicché voi non fate/ quello che vorreste.//
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito,/ non siete/ sotto la Legge.

Canto al Vangelo (1Sam 3,9; Gv 6,68)
Alleluia, alleluia.
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta:
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

Vangelo
Lc 9,51-62

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Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto,/ Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme/ e mandò messaggeri davanti a sé.//
Questi si incamminarono/ ed entrarono in un villaggio di Samaritani/ per preparargli l’ingresso.// Ma essi non vollero riceverlo,/ perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.// Quando videro ciò,/ i discepoli Giacomo e Giovanni dissero:/ «Signore,/ vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».// Si voltò e li rimproverò.// E si misero in cammino verso un altro villaggio.//
Mentre camminavano per la strada,/ un tale gli disse:/ «Ti seguirò dovunque tu vada».// E Gesù gli rispose:/ «Le volpi hanno le loro tane/ e gli uccelli del cielo i loro nidi,/ ma il Figlio dell’uomo/ non ha dove posare il capo».//
A un altro disse:/ «Seguimi».// E costui rispose:/ «Signore,/ permettimi di andare prima a seppellire mio padre».// Gli replicò:/ «Lascia che i morti/ seppelliscano i loro morti;// tu invece va’/ e annuncia il regno di Dio».//
Un altro disse:/ «Ti seguirò,/ Signore;// prima però/ lascia che io mi congedi da quelli di casa mia».// Ma Gesù gli rispose:/ «Nessuno che mette mano all’aratro/ e poi si volge indietro,/ è adatto/ per il regno di Dio».

16 giugno 2019 – Santissima Trinità – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Pr 8,22-31

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Prima che la terra fosse, già la Sapienza era generata.

Dal libro dei Proverbi

Così parla la Sapienza di Dio:/
«Il Signore mi ha creato/ come inizio della sua attività,/
prima di ogni sua opera,/ all’origine.//
Dall’eternità sono stata formata,/
fin dal principio,/ dagli inizi della terra.//
Quando non esistevano gli abissi,/ io fui generata,//
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua;//
prima che fossero fissate le basi dei monti,/
prima delle colline,/ io fui generata,//
quando ancora non aveva fatto la terra e i campi/
né le prime zolle del mondo.//
Quando egli fissava i cieli,/ io ero là;//
quando tracciava un cerchio sull’abisso,/
quando condensava le nubi in alto,/
quando fissava le sorgenti dell’abisso,/
quando stabiliva al mare i suoi limiti,/
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,/
quando disponeva le fondamenta della terra,/
io ero con lui come artefice/
ed ero la sua delizia ogni giorno://
giocavo davanti a lui in ogni istante,
giocavo sul globo terrestre,/
ponendo le mie delizie/ tra i figli dell’uomo».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 8

Rit.:O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.

Seconda lettura
Rm 5,1-5

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Andiamo a Dio per mezzo di Cristo, nella carità diffusa in noi dallo Spirito.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ giustificati per fede,/ noi siamo in pace con Dio/ per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo.// Per mezzo di lui abbiamo anche,/ mediante la fede,/ l’accesso a questa grazia/ nella quale ci troviamo e ci vantiamo,/ saldi nella speranza/ della gloria di Dio.//
E non solo:/ ci vantiamo anche nelle tribolazioni,/ sapendo che la tribolazione produce pazienza,/ la pazienza una virtù provata/ e la virtù provata la speranza.//
La speranza poi non delude,/ perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori/ per mezzo dello Spirito Santo/ che ci è stato dato.

Canto al Vangelo (Ap 1,8)
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia.

Vangelo
Gv 16,12-15

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Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ disse Gesù ai suoi discepoli:/
«Molte cose ho ancora da dirvi,/ ma per il momento/ non siete capaci di portarne il peso.//
Quando verrà lui,/ lo Spirito della verità,/ vi guiderà a tutta la verità,/ perché non parlerà da se stesso,/ ma dirà tutto ciò che avrà udito/ e vi annuncerà/ le cose future.//
Egli mi glorificherà,/ perché prenderà da quel che è mio/ e ve lo annuncerà.// Tutto quello che il Padre possiede/ è mio;// per questo ho detto/ che prenderà da quel che è mio/ e ve lo annuncerà».