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7 settembre 2008 – XXIIIma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 73
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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Prima lettura – Audio
Ez 33,1.7-9
Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.
Dal libro del profeta Ezechièle
Mi fu rivolta/ questa parola del Signore:
«O figlio dell’uomo,/ io ti ho posto come sentinella/ per la casa d’Israele.// Quando sentirai dalla mia bocca una parola,/ tu dovrai avvertirli da parte mia.//
Se io dico al malvagio:/ “Malvagio,/ tu morirai”,/ e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta,/ egli,/ il malvagio,/ morirà per la sua iniquità,/ ma della sua morte/ io domanderò conto a te.//
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta/ ed egli non si converte dalla sua condotta,/ egli morirà per la sua iniquità,/ ma tu/ ti sarai salvato».
Salmo responsoriale
(di norma andrebbe eseguito in canto)
Sal 94
Rit.:Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
Seconda lettura – Audio
Rm 13,8-10
Pienezza della Legge è la carità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli,/ non siate debitori di nulla a nessuno,/ se non dell’amore vicendevole;/ perché chi ama l’altro/ ha adempiuto la Legge.//
Infatti:/ «Non commetterai adulterio,/ non ucciderai,/ non ruberai,/ non desidererai»,/ e qualsiasi altro comandamento,/ si ricapitola in questa parola:/ «Amerai il tuo prossimo/ come te stesso».//
La carità non fa alcun male al prossimo:/ pienezza della Legge infatti/ è la carità.
Vangelo – Audio
Mt 18,15-20
Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
31 agosto 2008 – XXIIma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 72
Prima lettura – Audio
Ger 20,7-9
La parola del Signore è diventata per me causa di vergogna.
Dal libro del profeta Geremìa
Mi hai sedotto,/ Signore,/ e io mi sono lasciato sedurre;/
mi hai fatto violenza/ e hai prevalso.//
Sono diventato oggetto di derisione/ ogni giorno;/
ognuno/ si beffa di me.//
Quando parlo,/ devo gridare,/
devo urlare:/ «Violenza!/ Oppressione!».//
Così la parola del Signore/ è diventata per me/
causa di vergogna e di scherno/ tutto il giorno.//
Mi dicevo:/ «Non penserò più a lui,/
non parlerò più nel suo nome!».//
Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,/
trattenuto nelle mie ossa;/
mi sforzavo di contenerlo,/
ma non potevo.
Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 62
Rit.:Ha sete di te, Signore, l’anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.
Seconda lettura – Audio
Rm 12,1-2
Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli,/ vi esorto,/ per la misericordia di Dio,/ a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente,/ santo/ e gradito a Dio;/ è questo il vostro culto spirituale.//
Non conformatevi a questo mondo,/ ma lasciatevi trasformare/ rinnovando il vostro modo di pensare,/ per poter discernere la volontà di Dio,/ ciò che è buono,/ a lui gradito/ e perfetto.
Vangelo – Audio
Mt 16,21-27
Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
24 agosto 2008 – XXIma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 71
Prima lettura – Audio
Is 22,19-23
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore a Sebna,/ maggiordomo del palazzo:/
«Ti toglierò la carica,/
ti rovescerò dal tuo posto.//
In quel giorno avverrà/
che io chiamerò il mio servo Eliakìm,/ figlio di Chelkìa;/
lo rivestirò con la tua tunica,/
lo cingerò della tua cintura/
e metterò il tuo potere/ nelle sue mani.//
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme/
e per il casato di Giuda.//
Gli porrò sulla spalla/ la chiave della casa di Davide:/
se egli apre,/ nessuno chiuderà;/
se egli chiude,/ nessuno potrà aprire.//
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido/
e sarà un trono di gloria/ per la casa di suo padre».
Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 137
Rit.:Signore, il tuo amore è per sempre.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.
Seconda lettura – Audio
Rm 11,33-36
Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
O profondità della ricchezza,/ della sapienza/ e della conoscenza di Dio!// Quanto insondabili sono i suoi giudizi/ e inaccessibili le sue vie!//
Infatti,/
chi mai ha conosciuto/ il pensiero del Signore?//
O chi mai/ è stato suo consigliere?/
O chi/ gli ha dato qualcosa per primo/
tanto da riceverne/ il contraccambio?//
Poiché da lui,/ per mezzo di lui/ e per lui/ sono tutte le cose.// A lui la gloria nei secoli./ Amen.
Vangelo – Audio
Mt 16,13-20
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
17 agosto 2008 – XXma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 70
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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Prima lettura – Audio
Is 56,1.6-7
Condurrò gli stranieri sul mio monte santo.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:/
«Osservate il diritto/ e praticate la giustizia,/
perché la mia salvezza sta per venire,/
la mia giustizia/ sta per rivelarsi.//
Gli stranieri,/ che hanno aderito al Signore per servirlo/
e per amare il nome del Signore,/
e per essere suoi servi,/
quanti si guardano dal profanare il sabato/
e restano fermi nella mia alleanza,/
li condurrò sul mio monte santo/
e li colmerò di gioia/ nella mia casa di preghiera.//
I loro olocausti e i loro sacrifici/
saranno graditi sul mio altare,/
perché la mia casa/ si chiamerà/
casa di preghiera/ per tutti i popoli».
Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 66
Rit.:Popoli tutti, lodate il Signore.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Seconda lettura – Audio
Rm 11,13-15.29-32
I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili per Israele.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli,/ a voi,/ genti,/ ecco che cosa dico:/ come apostolo delle genti,/ io faccio onore al mio ministero,/ nella speranza di suscitare la gelosia/ di quelli del mio sangue/ e di salvarne alcuni.// Se infatti il loro essere rifiutati/ è stata una riconciliazione del mondo,/ che cosa sarà/ la loro riammissione/ se non una vita dai morti?//
Infatti i doni e la chiamata di Dio/ sono irrevocabili!//
Come voi un tempo/ siete stati disobbedienti a Dio/ e ora avete ottenuto misericordia/ a motivo della loro disobbedienza,/ così anch’essi/ ora sono diventati disobbedienti/ a motivo della misericordia da voi ricevuta,/ perché anch’essi/ ottengano misericordia.//
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza,/ per essere misericordioso/ verso tutti!
Vangelo – Audio
Mt 15,21-28
Donna, grande è la tua fede!
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
15 agosto 2008 – Assunzione della Beata Vergine Maria (messa del giorno) – 69
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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Prima lettura – Audio
Ap 11,19; 12,1-6.10
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo/ e apparve nel tempio/ l’arca della sua alleanza.//
Un segno grandioso apparve nel cielo:/ una donna vestita di sole,/ con la luna sotto i suoi piedi/ e,/ sul capo,/ una corona di dodici stelle.// Era incinta,/ e gridava per le doglie/ e il travaglio del parto.//
Allora/ apparve un altro segno nel cielo:/ un enorme drago rosso,/ con sette teste e dieci corna/ e sulle teste sette diademi;/ la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo/ e le precipitava sulla terra.//
Il drago si pose davanti alla donna,/ che stava per partorire,/ in modo da divorare il bambino/ appena lo avesse partorito.//
Essa partorì un figlio maschio,/ destinato a governare tutte le nazioni/ con scettro di ferro,/ e suo figlio fu rapito verso Dio/ e verso il suo trono.// La donna invece fuggì nel deserto,/ dove Dio le aveva preparato un rifugio.//
Allora udii una voce potente nel cielo/ che diceva:/
«Ora/ si è compiuta
la salvezza,/ la forza/ e il regno del nostro Dio/
e la potenza del suo Cristo».
Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 44
Rit.:Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.
Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
Seconda lettura – Audio
1Cor 15,20-26
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli,/ Cristo è risorto dai morti,/ primizia di coloro che sono morti.// Perché,/ se per mezzo di un uomo venne la morte,/ per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.// Come infatti in Adamo/ tutti muoiono,/ così in Cristo/ tutti riceveranno la vita.//
Ognuno però al suo posto:/ prima Cristo,/ che è la primizia;/ poi,/ alla sua venuta,/ quelli che sono di Cristo.// Poi sarà la fine,/ quando egli consegnerà il regno/ a Dio Padre,/ dopo avere ridotto al nulla/ ogni Principato/ e ogni Potenza e Forza.//
È necessario infatti/ che egli regni/ finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.// L’ultimo nemico a essere annientato/ sarà la morte,/ perché ogni cosa ha posto/ sotto i suoi piedi.
Vangelo – Audio
Lc 1,39-56
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
10 agosto 2008 – XIXma del Tempo Ordinario – Anno A – 68
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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Prima lettura – Audio
1Re 19,9.11-13
Fermati sul monte alla presenza del Signore.
Dal primo libro dei Re
In quei giorni,/ Elia,/ [essendo giunto al monte di Dio,/ l’Oreb],/ entrò in una caverna per passarvi la notte,/ quand’ecco/ gli fu rivolta la parola del Signore/ in questi termini:/ «Esci/ e fèrmati sul monte/ alla presenza del Signore».//
Ed ecco che il Signore passò./ Ci fu un vento impetuoso e gagliardo/ da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore,/ ma il Signore non era nel vento.// Dopo il vento,/ un terremoto,/ ma il Signore/ non era nel terremoto.// Dopo il terremoto,/ un fuoco,/ ma il Signore non era nel fuoco.// Dopo il fuoco,/ il sussurro di una brezza leggera.// Come l’udì,/ Elia si coprì il volto con il mantello,/ uscì/ e si fermò all’ingresso della caverna.
Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 84
Rit.:Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Seconda lettura – Audio
Rm 9,1-5
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli,/ dico la verità in Cristo,/ non mento,/ e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo:/ ho nel cuore/ un grande dolore e una sofferenza continua.//
Vorrei infatti essere io stesso anàtema,/ separato da Cristo/ a vantaggio dei miei fratelli,/ miei consanguinei secondo la carne.//
Essi sono Israeliti/ e hanno l’adozione a figli,/ la gloria,/ le alleanze,/ la legislazione,/ il culto,/ le promesse;// a loro appartengono i patriarchi/ e da loro proviene Cristo/ secondo la carne,/ egli che è sopra ogni cosa,/ Dio benedetto nei secoli./ Amen.
Vangelo – Audio
Mt 14,22-33
Comandami di venire verso di te sulle acque.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
3 agosto 2008 – XVIIIma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 67
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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Prima lettura – Audio
Is 55,1-3
Venite e mangiate.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:/
«O voi tutti assetati,/ venite all’acqua,/
voi che non avete denaro,/ venite;//
comprate e mangiate;/ venite,/ comprate
senza denaro,/ senza pagare,/ vino e latte.//
Perché spendete denaro/ per ciò che non è pane,/
il vostro guadagno/ per ciò che non sazia?//
Su,/ ascoltatemi/ e mangerete cose buone/
e gusterete cibi succulenti.//
Porgete l’orecchio e venite a me,/
ascoltate/ e vivrete.//
Io stabilirò per voi/ un’alleanza eterna,/
i favori/ assicurati a Davide».
Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 144
Rit.: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.
iusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Seconda lettura – Audio
Rm 8,35.37-39
Nessuna creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli,/ chi ci separerà/ dall’amore di Cristo?// Forse la tribolazione,/ l’angoscia,/ la persecuzione,/ la fame,/ la nudità,/ il pericolo,/ la spada?//
Ma in tutte queste cose/ noi siamo più che vincitori/ grazie a colui/ che ci ha amati.//
Io sono infatti persuaso/ che né morte né vita,/ né angeli né principati,/ né presente né avvenire,/ né potenze,/ né altezza né profondità,/ né alcun’altra creatura/ potrà mai separarci dall’amore di Dio,/ che è in Cristo Gesù,/ nostro Signore.
Vangelo – Audio
Mt 14,13-21
Tutti mangiarono e furono saziati.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
27 luglio 2008 – XVIIma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 66
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Il commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Prima lettura – Audio
1Re 3,5.7-12
Hai domandato per te la sapienza.
Dal primo libro dei Re
In quei giorni/ a Gàbaon/ il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte.// Dio disse:/ «Chiedimi/ ciò che vuoi che io ti conceda».//
Salomone disse:/ «Signore,/ mio Dio,/ tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide,/ mio padre./ Ebbene io sono solo un ragazzo;/ non so come regolarmi.// Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto,/ popolo numeroso/ che per la quantità non si può calcolare/ né contare.// Concedi al tuo servo un cuore docile,/ perché sappia rendere giustizia al tuo popolo/ e sappia distinguere il bene dal male;/ infatti chi può governare questo tuo popolo/ così numeroso?».//
Piacque agli occhi del Signore/ che Salomone avesse domandato questa cosa.// Dio gli disse:/ «Poiché hai domandato questa cosa/ e non hai domandato per te molti giorni,/ né hai domandato per te ricchezza,/ né hai domandato la vita dei tuoi nemici,/ ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare,/ ecco,/ faccio secondo le tue parole.// Ti concedo un cuore saggio e intelligente:/ uno come te/ non ci fu prima di te/ né sorgerà dopo di te».
Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 118
Rit.: Quanto amo la tua legge, Signore!
La mia parte è il Signore:
ho deciso di osservare le tue parole.
Bene per me è la legge della tua bocca,
più di mille pezzi d’oro e d’argento.
Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.
Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia.
Perciò amo i tuoi comandi,
più dell’oro, dell’oro più fino.
Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti
e odio ogni falso sentiero.
Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.
Seconda lettura – Audio
Rm 8,28-30
Ci ha predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli,/ noi sappiamo che tutto concorre al bene,/ per quelli che amano Dio,/ per coloro che sono stati chiamati/ secondo il suo disegno.//
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto,/ li ha anche predestinati a essere conformi/ all’immagine del Figlio suo,/ perché egli/ sia il primogenito tra molti fratelli;// quelli poi che ha predestinato,/ li ha anche chiamati;/ quelli che ha chiamato,/ li ha anche giustificati;/ quelli che ha giustificato,/ li ha anche glorificati.
Vangelo – Audio
Mt 13,44-52
Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
20 luglio 2008 – XVIma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 65
Prima lettura – Audio
Sap 12,13.16-19
Dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
Dal libro della Sapienza
Non c’è Dio/ fuori di te,/ che abbia cura di tutte le cose,/
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.//
La tua forza infatti/ è il principio della giustizia,/
e il fatto che sei padrone di tutti,/ ti rende indulgente con tutti.//
Mostri la tua forza/
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,/
e rigetti l’insolenza/ di coloro che pur la conoscono.//
Padrone della forza,/ tu giudichi con mitezza/
e ci governi con molta indulgenza,/
perché,/ quando vuoi,/ tu eserciti il potere.//
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo/
che il giusto deve amare gli uomini,/
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che,/ dopo i peccati,/ tu concedi il pentimento.
Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 85
Rit.:Tu sei buono, Signore, e perdoni.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.
Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.
Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.
Seconda lettura – Audio
Rm 8,26-27
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli,/ lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza;/ non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente,/ ma lo Spirito stesso intercede/ con gemiti inesprimibili;/ e colui che scruta i cuori/ sa che cosa desidera lo Spirito,/ perché egli intercede per i santi/ secondo i disegni di Dio.
Vangelo – Audio
Mt 13,24-43
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».