Deponi,/ o Gerusalemme,/ la veste del lutto e dell’afflizione,/
rivèstiti dello splendore della gloria
che ti viene da Dio/ per sempre.//
Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,/
metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno,/
perché Dio mostrerà il tuo splendore/
a ogni creatura sotto il cielo.//
Sarai chiamata da Dio per sempre:/
«Pace di giustizia»/ e «Gloria di pietà».//
Sorgi,/ o Gerusalemme,/ sta’ in piedi sull’altura/
e guarda verso oriente;/ vedi i tuoi figli riuniti,/
dal tramonto del sole fino al suo sorgere,/
alla parola del Santo,/ esultanti per il ricordo di Dio.//
Si sono allontanati da te a piedi,/
incalzati dai nemici;/
ora Dio te li riconduce
in trionfo/ come sopra un trono regale.//
Poiché Dio ha deciso/ di spianare
ogni alta montagna e le rupi perenni,/
di colmare le valli/ livellando il terreno,/
perché Israele proceda sicuro/ sotto la gloria di Dio.//
Anche le selve/ e ogni albero odoroso/
hanno fatto ombra a Israele/ per comando di Dio.//
Perché Dio ricondurrà Israele con gioia/
alla luce della sua gloria,/
con la misericordia e la giustizia/
che vengono da lui.
Salmo responsoriale (di norma deve venire eseguito in canto) Sal 125
Rit.: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
Siate integri e irreprensibili per il giorno di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli,/ sempre,/ quando prego per tutti voi,/ lo faccio con gioia/ a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo,/ dal primo giorno fino al presente.// Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona,/ la porterà a compimento/ fino al giorno di Cristo Gesù.//
Infatti Dio mi è testimone/ del vivo desiderio che nutro per tutti voi/ nell’amore di Cristo Gesù.// E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più/ in conoscenza e in pieno discernimento,/ perché possiate distinguere ciò che è meglio/ ed essere integri e irreprensibili/ per il giorno di Cristo,/ ricolmi di quel frutto di giustizia/ che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo,/ a gloria e lode di Dio.
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
Ecco, verranno giorni/ – oràcolo del Signore/ – nei quali io realizzerò le promesse di bene/ che ho fatto alla casa d’Israele/ e alla casa di Giuda.//
In quei giorni e in quel tempo/ farò germogliare per Davide un germoglio giusto,/ che eserciterà il giudizio/ e la giustizia sulla terra.//
In quei giorni Giuda sarà salvato/ e Gerusalemme vivrà tranquilla,/ e sarà chiamata:/ Signore-nostra-giustizia.
Salmo responsoriale (di norma deve venire eseguito in canto) Sal 24
Rit.: A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
Il Signore renda saldi i vostri cuori al momento della venuta di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli,/ il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti,/ come sovrabbonda il nostro per voi,/ per rendere saldi i vostri cuori/ e irreprensibili nella santità,/ davanti a Dio e Padre nostro,/ alla venuta del Signore nostro Gesù/ con tutti i suoi santi.//
Per il resto,/ fratelli,/ vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù/ affinché,/ come avete imparato da noi il modo di comportarvi/ e di piacere a Dio/ – e così già vi comportate/ –, possiate progredire ancora di più.// Voi conoscete/ quali regole di vita vi abbiamo dato/ da parte del Signore Gesù.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
fino al vegliardo/ e fu presentato a lui.// Gli furono dati potere,/ gloria e regno;/ tutti i popoli,/ nazioni e lingue/ lo servivano:/ il suo potere è un potere eterno,/ che non finirà mai,/ e il suo regno/ non sarà mai distrutto.
Salmo responsoriale (di norma deve venire eseguito in canto) Sal 92
Rit.:Il Signore regna,si rivestedisplendore.
Il Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cinge di forza.
È stabile il mondo, non potrà vacillare. Stabile è il tuo trono da sempre, dall’eternità tu sei.
Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti! La santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore.
Il sovrano dei re della terra ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Gesù Cristo è il testimone fedele,/ il primogenito dei morti/ e il sovrano dei re della terra.// A Colui che ci ama/ e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue,/ che ha fatto di noi un regno,/ sacerdoti per il suo Dio e Padre,/ a lui la gloria e la potenza/ nei secoli dei secoli./ Amen.// Ecco,/ viene con le nubi/ e ogni occhio lo vedrà,/ anche quelli che lo trafissero,/ e per lui/ tutte le tribù della terra/ si batteranno il petto.// Sì,/ Amen!// Dice il Signore Dio:/ Io sono l’Alfa e l’Omèga,/ Colui che è,/ che era e che viene,/ l’Onnipotente!
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
In quel tempo,/ sorgerà Michele,/ il gran principe,/ che vigila sui figli del tuo popolo.//
Sarà un tempo di angoscia,/ come non c’era stata mai/ dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo;/ in quel tempo sarà salvato il tuo popolo,/ chiunque si troverà/ scritto nel libro.//
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere/ si risveglieranno:/ gli uni alla vita eterna/ e gli altri alla vergogna/ e per l’infamia eterna.//
I saggi risplenderanno/ come lo splendore del firmamento;/ coloro che avranno indotto molti alla giustizia/ risplenderanno come le stelle/ per sempre.
Salmo responsoriale (di norma deve venire eseguito in canto) Sal 15
Rit.:Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Cristo con un’unica offerta ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Dalla lettera agli Ebrei
Ogni sacerdote/ si presenta giorno per giorno a celebrare il culto/ e a offrire molte volte gli stessi sacrifici,/ che non possono mai/ eliminare i peccati.//
Cristo,/ invece,/ avendo offerto un solo sacrificio per i peccati,/ si è assiso per sempre alla destra di Dio,/ aspettando ormai che i suoi nemici/ vengano posti a sgabello dei suoi piedi.// Infatti,/ con un’unica offerta/ egli ha reso perfetti per sempre/ quelli che vengono santificati.//
Ora,/ dove c’è il perdono di queste cose,/ non c’è più offerta/ per il peccato.
Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
La vedova fece con la sua farina una piccola focaccia e la portò a Elia.
Dal primo libro dei Re
In quei giorni,/ il profeta Elia si alzò/ e andò a Sarèpta.// Arrivato alla porta della città,/ ecco una vedova che raccoglieva legna.// La chiamò/ e le disse:/ «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso,/ perché io possa bere».//
Mentre quella andava a prenderla,/ le gridò:/ «Per favore,/ prendimi anche un pezzo di pane».// Quella rispose:/ «Per la vita del Signore,/ tuo Dio,/ non ho nulla di cotto,/ ma solo un pugno di farina nella giara/ e un po’ d’olio nell’orcio;/ ora raccolgo due pezzi di legna,/ dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio:/ la mangeremo/ e poi moriremo».//
Elia le disse:/ «Non temere;/ va’ a fare come hai detto.// Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela;/ quindi ne preparerai per te e per tuo figlio,/ poiché così dice il Signore,/ Dio d’Israele:/ “La farina della giara non si esaurirà/ e l’orcio dell’olio non diminuirà/ fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia/ sulla faccia della terra”».//
Quella andò/ e fece come aveva detto Elia;/ poi mangiarono lei,/ lui/ e la casa di lei/ per diversi giorni.// La farina della giara non venne meno/ e l’orcio dell’olio non diminuì,/ secondo la parola che il Signore aveva pronunciato/ per mezzo di Elia.
Salmo responsoriale (di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 145
Rit.:Loda il Signore, anima mia.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
Cristo si è offerto una volta per tutte per togliere i peccati di molti.
Dalla lettera agli Ebrei
Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo,/ figura di quello vero,/ ma nel cielo stesso,/ per comparire ora al cospetto di Dio/ in nostro favore.// E non deve offrire se stesso più volte,/ come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui:/ in questo caso egli,/ fin dalla fondazione del mondo, /avrebbe dovuto soffrire molte volte.//
Invece ora,/ una volta sola,/ nella pienezza dei tempi,/ egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso.// E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta,/ dopo di che viene il giudizio,/ così Cristo,/ dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti,/ apparirà una seconda volta,/ senza alcuna relazione con il peccato,/ a coloro che l’aspettano/ per la loro salvezza.
Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Riporterò tra le consolazioni il cieco e lo zoppo.
Dal libro del profeta Geremìa
Così dice il Signore:/
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,/
esultate per la prima delle nazioni,/
fate udire la vostra lode e dite:/
“Il Signore ha salvato il suo popolo,/
il resto d’Israele”.//
Ecco,/ li riconduco dalla terra del settentrione/
e li raduno dalle estremità della terra;/
fra loro sono il cieco e lo zoppo,/
la donna incinta e la partoriente:/
ritorneranno qui in gran folla.//
Erano partiti nel pianto,/
io li riporterò tra le consolazioni;/
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua/
per una strada dritta in cui non inciamperanno,/
perché io sono un padre per Israele,/
Èfraim/ è il mio primogenito».
Salmo responsoriale (di norma deve venire eseguito in canto) Sal 125
Rit.:Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek.
Dalla lettera agli Ebrei
Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini/ e per gli uomini viene costituito tale/ nelle cose che riguardano Dio,/ per offrire doni e sacrifici/ per i peccati.//
Egli è in grado di sentire giusta compassione/ per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore,/ essendo anche lui rivestito di debolezza.// A causa di questa/ egli deve offrire sacrifici per i peccati/ anche per se stesso,/ come fa per il popolo.//
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore,/ se non chi è chiamato da Dio,/ come Aronne.// Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote,/ ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio,/ oggi ti ho generato»,/ gliela conferì/ come è detto in un altro passo:/
«Tu sei sacerdote per sempre,/
secondo l’ordine di Melchìsedek».
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Finalmente abbiamo iniziato la lettura del Vangelo di Marco, col quale completeremo la lettura dei quattro vangeli. I file in mp3 saranno disponibili nella sezione Bibbia in mp3, in cui ci stiamo avviando a completare
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza.
Dal libro del profeta Isaìa
Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori./
Quando offrirà se stesso/ in sacrificio di riparazione,/
vedrà una discendenza,/ vivrà a lungo,/
si compirà per mezzo suo/ la volontà del Signore.//
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce/
e si sazierà della sua conoscenza;/
il giusto mio servo/ giustificherà molti,/
egli si addosserà/ le loro iniquità.
Salmo responsoriale (di norma, deve venire eseguito in canto) Sal 32
Rit.: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli,/ poiché abbiamo un sommo sacerdote grande,/ che è passato attraverso i cieli,/ Gesù il Figlio di Dio,/ manteniamo ferma/ la professione della fede.//
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote/ che non sappia prendere parte alle nostre debolezze:/ egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi,/ escluso il peccato.//
Accostiamoci dunque con piena fiducia/ al trono della grazia/ per ricevere misericordia/ e trovare grazia,/ così da essere aiutati/ al momento opportuno.
Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».