1 settembre 2013 – XXII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sir 3,19-21.30-31

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Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.

Dal libro del Siràcide

Figlio,/ compi le tue opere con mitezza,/
e sarai amato più di un uomo generoso.//
Quanto più sei grande,/ tanto più fatti umile,/
e troverai grazia/ davanti al Signore.//
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,/
ma ai miti/ Dio rivela i suoi segreti.//
Perché grande è la potenza del Signore,/
e dagli umili/ egli è glorificato.//
Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,/
perché in lui/ è radicata la pianta del male.//
Il cuore sapiente medita le parabole,/
un orecchio attento/ è quanto desidera il saggio.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 67

Rit.:Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.

I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio.


Seconda lettura
Eb 12,18-19.22-24

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Vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile/ né a un fuoco ardente/ né a oscurità,/ tenebra e tempesta,/ né a squillo di tromba e a suono di parole,/ mentre quelli che lo udivano/ scongiuravano Dio/ di non rivolgere più a loro la parola.//
Voi invece vi siete accostati al monte Sion,/ alla città del Dio vivente,/ alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli,/ all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti/ i cui nomi sono scritti nei cieli,/ al Dio giudice di tutti/ e agli spiriti dei giusti resi perfetti,/ a Gesù,/ mediatore dell’alleanza nuova.

 

Canto al Vangelo (Mt 11,29)
Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.


Vangelo
Lc 14,1.7-14


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Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Avvenne che un sabato/ Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare/ ed essi stavano a osservarlo.//
Diceva agli invitati una parabola,/ notando come sceglievano i primi posti:// «Quando sei invitato a nozze da qualcuno,/ non metterti al primo posto,/ perché non ci sia un altro invitato più degno di te,/ e colui che ha invitato te e lui venga a dirti:/ “Cèdigli il posto!”.// Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.// Invece,/ quando sei invitato,/ va’ a metterti all’ultimo posto,/ perché quando viene colui che ti ha invitato/ ti dica:// “Amico,/ vieni più avanti!”.// Allora ne avrai onore/ davanti a tutti i commensali.// Perché chiunque si esalta sarà umiliato,/ e chi si umilia sarà esaltato».//
Disse poi a colui che l’aveva invitato:// «Quando offri un pranzo o una cena,/ non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini,/ perché a loro volta non ti invitino anch’essi/ e tu abbia il contraccambio.// Al contrario,/ quando offri un banchetto,/ invita poveri,/ storpi,/ zoppi,/ ciechi;// e sarai beato/ perché non hanno da ricambiarti.// Riceverai infatti la tua ricompensa/ alla risurrezione dei giusti».

25 agosto 2013 – XXI del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 66,18-21

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Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:/
«Io verrò a radunare tutte le genti/ e tutte le lingue;/ essi verranno e vedranno la mia gloria.//
Io porrò in essi un segno/ e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis,/ Put,/ Lud,/ Mesec,/ Ros,/ Tubal e Iavan,/ alle isole lontane che non hanno udito parlare di me/ e non hanno visto la mia gloria;/ essi annunceranno la mia gloria alle genti.//
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore,/ su cavalli,/ su carri,/ su portantine,/ su muli,/ su dromedari,/ al mio santo monte di Gerusalemme/ – dice il Signore/ –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri/ nel tempio del Signore.//
Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti,/ dice il Signore».

Salmo responsoriale
(di norma deve vnire eseguito in canto)
Sal 116

Rit.: Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.


Seconda lettura
Eb 12,5-7.11-13

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Il Signore corregge colui che egli ama.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli:/
«Figlio mio,/ non disprezzare la correzione del Signore/
e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;//
perché il Signore corregge colui che egli ama/
e percuote/ chiunque riconosce come figlio».//
È per la vostra correzione/ che voi soffrite!// Dio vi tratta come figli;/ e qual è il figlio che non viene corretto dal padre?// Certo,/ sul momento,/ ogni correzione non sembra causa di gioia,/ ma di tristezza;// dopo,/ però,/ arreca un frutto di pace e di giustizia/ a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.//
Perciò,/ rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche/ e camminate diritti con i vostri piedi,/ perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi,/ ma piuttosto a guarire.

 

Canto al Vangelo (Gv 14,6)
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.

 

Vangelo
Lc 13,22-30

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Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù passava insegnando per città e villaggi,/ mentre era in cammino verso Gerusalemme.//
Un tale gli chiese:/ «Signore,/ sono pochi quelli che si salvano?».//
Disse loro:/ «Sforzatevi di entrare per la porta stretta,/ perché molti,/ io vi dico,/ cercheranno di entrare,/ ma non ci riusciranno.//
Quando il padrone di casa si alzerà/ e chiuderà la porta,/ voi,/ rimasti fuori,/ comincerete a bussare alla porta,/ dicendo:/ “Signore,/ aprici!”.// Ma egli vi risponderà:/ “Non so di dove siete”.// Allora comincerete a dire:/ “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza/ e tu hai insegnato nelle nostre piazze”.// Ma egli vi dichiarerà:/ “Voi,/ non so di dove siete.// Allontanatevi da me, /voi tutti operatori di ingiustizia!”.//
Là ci sarà pianto e stridore di denti,/ quando vedrete Abramo,/ Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio,/ voi invece cacciati fuori.//
Verranno da oriente e da occidente,/ da settentrione e da mezzogiorno/ e siederanno a mensa nel regno di Dio.// Ed ecco,/ vi sono ultimi che saranno primi,/ e vi sono primi che saranno ultimi».

 

18 agosto 2013 – XX del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ger 38,4-6.8-10

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Mi hai partorito uomo di contesa per tutto il paese (Ger 15,10).

Dal libro del profeta Geremìa

In quei giorni,/ i capi dissero al re:/ «Si metta a morte Geremìa,/ appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città/ e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole,/ poiché quest’uomo non cerca il benessere del popolo,/ ma il male».// Il re Sedecìa rispose:/ «Ecco,/ egli è nelle vostre mani;// il re infatti non ha poteri contro di voi».//
Essi allora presero Geremìa/ e lo gettarono nella cisterna di Malchìa,/ un figlio del re,/ la quale si trovava nell’atrio della prigione.// Calarono Geremìa con corde.// Nella cisterna non c’era acqua ma fango,/ e così Geremìa affondò nel fango.//
Ebed-Mèlec uscì dalla reggia/ e disse al re:/ «O re,/ mio signore,/ quegli uomini hanno agito male/ facendo quanto hanno fatto al profeta Geremìa,/ gettandolo nella cisterna.// Egli morirà di fame là dentro,/ perché non c’è più pane nella città».// Allora il re diede quest’ordine a Ebed-Mèlec,/ l’Etiope:// «Prendi con te tre uomini di qui/ e tira su il profeta Geremìa dalla cisterna/ prima che muoia».

 

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 39

Rit.: Signore, vieni presto in mio aiuto.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.

Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,
dal fango della palude;
ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.

Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore
e confideranno nel Signore.

Ma io sono povero e bisognoso:
di me

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ha cura il Signore.
Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
mio Dio, non tardare.

 

Seconda lettura
Eb 12,1-4

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Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ anche noi,/ circondati da tale moltitudine di testimoni,/ avendo deposto tutto ciò che è di peso/ e il peccato che ci assedia,/ corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,/ tenendo fisso lo sguardo su Gesù,/ colui che dà origine alla fede/ e la porta a compimento.//
Egli,/ di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi,/ si sottopose alla croce,/ disprezzando

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il disonore,/ e siede alla destra del trono di Dio.//
Pensate attentamente a colui/ che ha sopportato contro di sé/ una così grande ostilità dei peccatori,/ perché non vi stanchiate perdendovi d’animo.// Non avete ancora resistito fino al sangue/ nella lotta contro il peccato.

 

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

 

Vangelo
Lc 12,49-53

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Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli://
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra,/ e quanto vorrei che fosse già acceso!// Ho un battesimo nel quale sarò battezzato,/ e come sono angosciato/ finché non sia compiuto!//
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra?// No,/ io vi dico,/ ma divisione.// D’ora innanzi,/ se in una famiglia vi sono cinque persone,/ saranno divisi tre contro due/ e due contro tre;// si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre,/ madre contro figlia e figlia contro madre,/ suocera contro nuora e nuora contro suocera».

 

11 agosto 2013 – XIX del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sap 18,6-9

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Come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te.

Dal libro della Sapienza

La notte [della liberazione] fu preannunciata ai nostri padri,/
perché avessero coraggio,/
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà.//
Il tuo popolo infatti/ era in attesa
della salvezza dei giusti,/ della rovina dei nemici.//
Difatti/ come punisti gli avversari,/
così glorificasti noi,/ chiamandoci a te.//
I figli santi dei giusti/ offrivano sacrifici in segreto/
e si imposero,/ concordi,/ questa legge divina:/
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,/
intonando subito/ le sacre lodi dei padri.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 32

Rit.: Beato il popolo scelto dal Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.


Seconda lettura

Eb 11,1-2.8-19

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Aspettava la città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ la fede è fondamento di ciò che si spera/ e prova di ciò che non si vede.// Per questa fede/ i nostri antenati sono stati approvati da Dio.//
Per fede,/ Abramo,/ chiamato da Dio,/ obbedì partendo per un luogo/ che doveva ricevere in eredità,/ e partì/ senza sapere dove andava.//
Per fede,/ egli soggiornò nella terra promessa/ come in una regione straniera,/ abitando sotto le tende,/ come anche Isacco e Giacobbe,/ coeredi della medesima promessa.// Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta,/ il cui architetto e costruttore/ è Dio stesso.//
Per fede,/ anche Sara,/ sebbene fuori dell’età,/ ricevette la possibilità di diventare madre,/ perché ritenne degno di fede/ colui che glielo aveva promesso.// Per questo da un uomo solo,/ e inoltre già segnato dalla morte,/ nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo/ e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare/ e non si può contare.//
Nella fede morirono tutti costoro,/ senza aver ottenuto i beni promessi,/ ma li videro e li salutarono solo da lontano,/ dichiarando di essere stranieri/ e pellegrini sulla terra.// Chi parla così,/ mostra di essere alla ricerca di una patria.// Se avessero pensato a quella da cui erano usciti,/ avrebbero avuto la possibilità di ritornarvi;/ ora invece essi aspirano a una patria migliore,/ cioè a quella celeste.// Per questo Dio non si vergogna/ di essere chiamato loro Dio.// Ha preparato infatti per loro/ una città.//
Per fede,/ Abramo,/ messo alla prova,/ offrì Isacco,/ e proprio lui,/ che aveva ricevuto le promesse,/ offrì il suo unigenito figlio,/ del quale era stato detto:/ «Mediante Isacco/ avrai una tua discendenza». //Egli pensava infatti/ che Dio è capace di far risorgere anche dai morti:/ per questo lo riebbe/ anche come simbolo.

 

Canto al Vangelo (Mt 24,42-44)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

 

Vangelo
Lc 12,32-48

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Anche voi tenetevi pronti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/
«Non temere,/ piccolo gregge,/ perché al Padre vostro è piaciuto/ dare a voi il Regno.//
Vendete ciò che possedete/ e datelo in elemosina;// fatevi borse che non invecchiano,/ un tesoro sicuro nei cieli,/ dove ladro non arriva/ e tarlo non consuma.// Perché,/ dov’è il vostro tesoro,/ là sarà anche il vostro cuore.//
Siate pronti,/ con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese;// siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze,/ in modo che,/ quando arriva e bussa,/ gli aprano subito.//
Beati quei servi/ che il padrone al suo ritorno/ troverà ancora svegli;// in verità io vi dico,/ si stringerà le vesti ai fianchi,/ li farà mettere a tavola/ e passerà a servirli.// E se,/ giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba,/ li troverà così,/ beati loro!//
Cercate di capire questo:// se il padrone di casa sapesse/ a quale ora viene il ladro,/ non si lascerebbe scassinare la casa.// Anche voi tenetevi pronti/ perché,/ nell’ora che non immaginate,/ viene il Figlio dell’uomo».//
Allora Pietro disse:/ «Signore,/ questa parabola la dici per noi/ o anche per tutti?».//
Il Signore rispose:/ «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente,/ che il padrone metterà a capo della sua servitù/ per dare la razione di cibo a tempo debito?// Beato quel servo che il padrone,/ arrivando,/ troverà ad agire così.// Davvero io vi dico/ che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.//
Ma se quel servo dicesse in cuor suo:/ “Il mio padrone tarda a venire”,/ e cominciasse a percuotere i servi e le serve,/ a mangiare,/ a bere e a ubriacarsi,/ il padrone di quel servo arriverà/ un giorno in cui non se l’aspetta/ e a un’ora che non sa,/ lo punirà severamente/ e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.//
Il servo che,/ conoscendo la volontà del padrone,/ non avrà disposto o agito secondo la sua volontà,/ riceverà molte percosse;// quello invece che,/ non conoscendola,/ avrà fatto cose meritevoli di percosse,/ ne riceverà poche.//
A chiunque fu dato molto,/ molto sarà chiesto;// a chi fu affidato molto,/ sarà richiesto molto di più».

4 agosto 2013 – XVIII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Qo 1,2;2,21-23

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Quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica?

Dal libro del Qoèlet

Vanità delle vanità,/ dice Qoèlet,/
vanità delle vanità:/ tutto è vanità.//
Chi ha lavorato con sapienza,/ con scienza e con successo/ dovrà poi lasciare la sua parte a un altro/ che non vi ha per nulla faticato.// Anche questo è vanità/ e un grande male.//
Infatti,/ quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica/ e dalle preoccupazioni del suo cuore,/ con cui si affanna sotto il sole?// Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi;/ neppure di notte il suo cuore riposa.// Anche questo è vanità!

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 89

Rit.:Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

Seconda lettura
Col 3,1-5.9-11

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Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli,/ se siete risorti con Cristo,/ cercate le cose di lassù,/ dove è Cristo,/ seduto alla destra di Dio;/ rivolgete il pensiero alle cose di lassù,/ non a quelle della terra.//
Voi infatti siete morti/ e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!// Quando Cristo,/ vostra vita,/ sarà manifestato,/ allora anche voi apparirete con lui nella gloria.//
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra:/ impurità,/ immoralità,/ passioni,/ desideri cattivi/ e quella cupidigia che è idolatria.//
Non dite menzogne gli uni agli altri:/ vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni/ e avete rivestito il nuovo,/ che si rinnova per una piena conoscenza,/ ad immagine di Colui che lo ha creato.//
Qui non vi è Greco o Giudeo,/ circoncisione o incirconcisione,/ barbaro,/ Scita,/ schiavo,/ libero,/ ma Cristo è tutto/ e in tutti.

 

Canto al Vangelo (Mt 5,3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

 

Vangelo
Lc 12,13-21

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Quello che hai preparato, di chi sarà?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ uno della folla disse a Gesù:/ «Maestro,/ di’ a mio fratello/ che divida con me l’eredità».// Ma egli rispose:/ «O uomo,/ chi mi ha costituito giudice o mediatore/ sopra di voi?».//
E disse loro:/ «Fate attenzione/ e tenetevi lontani da ogni cupidigia/ perché,/ anche se uno è nell’abbondanza,/ la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».//
Poi disse loro una parabola:/ «La campagna di un uomo ricco/ aveva dato un raccolto abbondante.// Egli ragionava tra sé:/ “Che farò,/ poiché non ho dove mettere i miei raccolti?// Farò così/ – disse/ –: demolirò i miei magazzini/ e ne costruirò altri più grandi/ e vi raccoglierò tutto il grano/ e i miei beni.// Poi dirò a me stesso:/ Anima mia,/ hai a disposizione molti beni,/ per molti anni;// ripòsati,/ mangia,/ bevi e divèrtiti!”.// Ma Dio gli disse:/ “Stolto,/ questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita.// E quello che hai preparato,/ di chi sarà?”.// Così è/ di chi accumula tesori per sé/ e non si arricchisce presso Dio».

7 luglio 2013 – XIV del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 66,10-14

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Io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace.

Dal libro del profeta Isaìa

Rallegratevi con Gerusalemme,/
esultate per essa/ tutti voi che l’amate.//
Sfavillate con essa di gioia/
tutti voi che per essa eravate in lutto.//
Così sarete allattati/ e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;/
succhierete e vi delizierete/
al petto della sua gloria.//
Perché così dice il Signore:/
«Ecco,/ io farò scorrere verso di essa,/
come un fiume,/ la pace;//
come un torrente in piena,/ la gloria delle genti.//
Voi sarete allattati e portati in braccio,/
e sulle ginocchia/ sarete accarezzati.//
Come una madre consola un figlio,/
così io vi consolerò;/
a Gerusalemme sarete consolati.//
Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,//
le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba.//
La mano del Signore/ si farà conoscere ai suoi servi».

Salmo responsoriale
(di norma, deve venire eseguito in canto)
Sal 65

Rit.:Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!».

«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.

Seconda lettura
Gal 6,14-18

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Porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli,/ quanto a me/ non ci sia altro vanto/ che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo,/ per mezzo della quale/ il mondo per me è stato crocifisso,/ come io per il mondo.//
Non è infatti la circoncisione che conta,/ né la non circoncisione,/ ma l’essere nuova creatura.// E su quanti seguiranno questa norma/ sia pace e misericordia,/ come su tutto l’Israele di Dio.//
D’ora innanzi/ nessuno mi procuri fastidi:/ io porto le stigmate di Gesù/ sul mio corpo.//
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito,/ fratelli./ Amen.

 

Canto al Vangelo (Col 3,15.16)
Alleluia, alleluia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.
Alleluia.

Oppure: (cf. Col 3,15.16)
Alleluia, alleluia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori

 

Vangelo
Lc 10,1-12.17-20

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La vostra pace scenderà su di lui.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ il Signore designò altri settantadue/ e li inviò a due a due davanti a sé/ in ogni città e luogo dove stava per recarsi.//
Diceva loro:/ «La messe è abbondante,/ ma sono pochi gli operai!// Pregate dunque il signore della messe,/ perché mandi operai nella sua messe!// Andate:/ ecco,/ vi mando come agnelli in mezzo a lupi;// non portate borsa,/ né sacca,/ né sandali/ e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.//
In qualunque casa entriate,/ prima dite:/ “Pace a questa casa!”.// Se vi sarà un figlio della pace,/ la vostra pace scenderà su di lui,/ altrimenti ritornerà su di voi.// Restate in quella casa,/ mangiando e bevendo di quello che hanno,/ perché chi lavora/ ha diritto alla sua ricompensa.// Non passate da una casa all’altra.//
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno,/ mangiate quello che vi sarà offerto,/ guarite i malati che vi si trovano,/ e dite loro:/ “È vicino a voi il regno di Dio”.// Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno,// uscite sulle sue piazze e dite:/ “Anche la polvere della vostra città,/ che si è attaccata ai nostri piedi,/ noi la scuotiamo contro di voi;// sappiate però che il regno di Dio è vicino”.// Io vi dico che,/ in quel giorno,/ Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».//
I settantadue tornarono pieni di gioia,/ dicendo:/ «Signore,/ anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».// Egli disse loro:/ «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.// Ecco,/ io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni/ e sopra tutta la potenza del nemico:// nulla potrà danneggiarvi.// Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi;// rallegratevi piuttosto/ perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

30 giugno 2013 – XIII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
1Re 19,16.19-21

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Eliseo si alzò e seguì Elìa.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni,/ il Signore disse a Elìa:/ «Ungerai Eliseo,/ figlio di Safat,/ di Abel-Mecolà,/ come profeta al tuo posto».//
Partito di lì,/ Elìa trovò Eliseo,/ figlio di Safat.// Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé,/ mentre egli stesso guidava il dodicesimo.// Elìa,/ passandogli vicino,/ gli gettò addosso il suo mantello.//
Quello lasciò i buoi/ e corse dietro a Elìa,/ dicendogli:/ «Andrò a baciare mio padre e mia madre,/ poi ti seguirò».// Elìa disse:/ «Va’ e torna,/ perché sai che cosa ho fatto per te».//
Allontanatosi da lui,/ Eliseo prese un paio di buoi e li uccise;/ con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne/ e la diede al popolo,/ perché la mangiasse.// Quindi si alzò/ e seguì Elìa,/ entrando al suo servizio.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 15

Rit.:Sei tu, Signore, l’unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Seconda lettura
Gal 5,1.13-18

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Siete stati chiamati alla libertà.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli,/ Cristo ci ha liberati per la libertà!// State dunque saldi/ e non lasciatevi imporre di nuovo/ il giogo della schiavitù.//
Voi infatti,/ fratelli,/ siete stati chiamati a libertà.// Che questa libertà/ non divenga però un pretesto per la carne;/ mediante l’amore siate invece a servizio/ gli uni degli altri.// Tutta la Legge infatti/ trova la sua pienezza in un solo precetto:/ «Amerai il tuo prossimo/ come te stesso».// Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda,/ badate almeno/ di non distruggervi del tutto/ gli uni gli altri!//
Vi dico dunque:/ camminate secondo lo Spirito/ e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne.// La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito/ e lo Spirito ha desideri contrari alla carne;/ queste cose si oppongono a vicenda,/ sicché voi non fate/ quello che vorreste.//
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito,/ non siete/ sotto la Legge.

 

Canto al Vangelo (1Sam 3,9; Gv 6,68)
Alleluia, alleluia.
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta:
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

 

Vangelo
Lc 9,51-62

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Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto,/ Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme/ e mandò messaggeri davanti a sé.//
Questi si incamminarono/ ed entrarono in un villaggio di Samaritani/ per preparargli l’ingresso.// Ma essi non vollero riceverlo,/ perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.// Quando videro ciò,/ i discepoli Giacomo e Giovanni dissero:/ «Signore,/ vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».// Si voltò e li rimproverò.// E si misero in cammino verso un altro villaggio.//
Mentre camminavano per la strada,/ un tale gli disse:/ «Ti seguirò dovunque tu vada».// E Gesù gli rispose:/ «Le volpi hanno le loro tane/ e gli uccelli del cielo i loro nidi,/ ma il Figlio dell’uomo/ non ha dove posare il capo».//
A un altro disse:/ «Seguimi».// E costui rispose:/ «Signore,/ permettimi di andare prima a seppellire mio padre».// Gli replicò:/ «Lascia che i morti/ seppelliscano i loro morti;// tu invece va’/ e annuncia il regno di Dio».//
Un altro disse:/ «Ti seguirò,/ Signore;// prima però/ lascia che io mi congedi da quelli di casa mia».// Ma Gesù gli rispose:/ «Nessuno che mette mano all’aratro/ e poi si volge indietro,/ è adatto/ per il regno di Dio».

23 giugno 2013 – XII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Letture con pause per lettori e diaconi – Foglietto pronto (.pdf)

Prima lettura
Zc 12,10-11;13,1

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Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto (Gv 19, 37).

Dal libro del profeta Zaccarìa

Così dice il Signore:/
«Riverserò sopra la casa di Davide/ e sopra gli abitanti di Gerusalemme/ uno spirito di grazia e di consolazione:/ guarderanno a me,/ colui che hanno trafitto.// Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico,/ lo piangeranno/ come si piange il primogenito.//
In quel giorno/ grande sarà il lamento a Gerusalemme,/ simile al lamento di Adad-Rimmon/ nella pianura di Meghiddo.//
In quel giorno/ vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme/ una sorgente zampillante/ per lavare il peccato/ e l’impurità».

Salmo responsoriale
Sal 62

Rit.:Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.

Seconda lettura
Gal 3,26-29

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Quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli,/ tutti voi siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù,/ poiché quanti siete stati battezzati in Cristo/ vi siete rivestiti di Cristo.//
Non c’è Giudeo né Greco;/ non c’è schiavo né libero;/ non c’è maschio e femmina,/ perché tutti voi siete uno/ in Cristo Gesù.//
Se appartenete a Cristo,/ allora siete discendenza di Abramo,/ eredi/ secondo la promessa.

 

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

 

Vangelo
Lc 9,18-24

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Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno/ Gesù si trovava in un luogo solitario/ a pregare.// I discepoli erano con lui/ ed egli pose loro questa domanda:/ «Le folle,/ chi dicono che io sia?».// Essi risposero:/ «Giovanni il Battista;/ altri dicono Elìa;/ altri uno degli antichi profeti che è risorto».//
Allora domandò loro:/ «Ma voi,/ chi dite che io sia?».// Pietro rispose:/ «Il Cristo di Dio».//
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno.// «Il Figlio dell’uomo/ – disse/ – deve soffrire molto,/ essere rifiutato dagli anziani,/ dai capi dei sacerdoti e dagli scribi,/ venire ucciso/ e risorgere il terzo giorno».//
Poi,/ a tutti,/ diceva:/ «Se qualcuno vuole venire dietro a me,/ rinneghi se stesso,/ prenda la sua croce ogni giorno/ e mi segua.// Chi vuole salvare la propria vita,/ la perderà,/ ma chi perderà la propria vita per causa mia,/ la salverà».

16 giugno 2013 – XI del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
2Sam 12,7-10.13

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Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai.

Dal secondo libro di Samuèle

In quei giorni,/ Natan disse a Davide:/ «Così dice il Signore,/ Dio d’Israele:/ Io ti ho unto re d’Israele/ e ti ho liberato dalle mani di Saul,/ ti ho dato la casa del tuo padrone/ e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone,/ ti ho dato la casa d’Israele e di Giuda e,/ se questo fosse troppo poco,/ io vi aggiungerei anche altro.//
Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore,/ facendo ciò che è male ai suoi occhi?// Tu hai colpito di spada Urìa l’Ittìta,/ hai preso in moglie la moglie sua/ e lo hai ucciso/ con la spada degli Ammonìti.//
Ebbene,/ la spada non si allontanerà mai dalla tua casa,/ poiché tu mi hai disprezzato/ e hai preso in moglie la moglie di Urìa l’Ittìta».//
Allora Davide disse a Natan:/ «Ho peccato contro il Signore!».// Natan rispose a Davide:/ «Il Signore ha rimosso il tuo peccato:/ tu non morirai».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 31

Rit.: Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato.

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia,
mi circondi di canti di liberazione.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!

Seconda lettura
Gal 2,16.19-21

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Non vivo più io, ma Cristo vive in me.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli,/ sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge/ ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo,/ abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù/ per essere giustificati per la fede in Cristo/ e non per le opere della Legge;/ poiché per le opere della Legge/ non verrà mai giustificato nessuno.//
In realtà/ mediante la Legge io sono morto alla Legge,/ affinché io viva per Dio.// Sono stato crocifisso con Cristo,/ e non vivo più io,/ ma Cristo vive in me.// E questa vita,/ che io vivo nel corpo,/ la vivo nella fede del Figlio di Dio,/ che mi ha amato/ e ha consegnato se stesso per me.//
Dunque non rendo vana la grazia di Dio;/ infatti,/ se la giustificazione viene dalla Legge,/ Cristo è morto invano.

 

Canto al Vangelo (1Gv 4,10)
Alleluia, alleluia.
Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio
come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Alleluia.

 

Vangelo
Lc 7,36-8,3

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Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ uno dei farisei/ invitò Gesù a mangiare da lui.// Egli entrò nella casa del fariseo/ e si mise a tavola.// Ed ecco,/ una donna,/ una peccatrice di quella città,/ saputo che si trovava nella casa del fariseo,/ portò un vaso di profumo;// stando dietro,/ presso i piedi di lui,/ piangendo,/ cominciò a bagnarli di lacrime,/ poi li asciugava con i suoi capelli,/ li baciava/ e li cospargeva di profumo.//
Vedendo questo,/ il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé:/ «Se costui fosse un profeta,/ saprebbe chi è,/ e di quale genere è/ la donna che lo tocca:/ è una peccatrice!».//
Gesù allora gli disse:/ «Simone,/ ho da dirti qualcosa».// Ed egli rispose:/ «Di’ pure,/ maestro».// «Un creditore aveva due debitori:/ uno gli doveva cinquecento denari,/ l’altro cinquanta.// Non avendo essi di che restituire,/ condonò il debito a tutti e due.// Chi di loro dunque lo amerà di più?».// Simone rispose:/ «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più».// Gli disse Gesù:/ «Hai giudicato bene».//
E, volgendosi verso la donna,/ disse a Simone:/ «Vedi questa donna?/ Sono entrato in casa tua/ e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi;// lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime/ e li ha asciugati con i suoi capelli.// Tu non mi hai dato un bacio;/ lei invece,/ da quando sono entrato,/ non ha cessato di baciarmi i piedi.// Tu non hai unto con olio il mio capo;/ lei invece mi ha cosparso i piedi

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di profumo.// Per questo io ti dico:/ sono perdonati i suoi molti peccati,/ perché ha molto amato.// Invece colui al quale si perdona poco,/ ama poco».//
Poi disse a lei:/ «I tuoi peccati sono perdonati».// Allora i commensali cominciarono a dire tra sé:/ «Chi è costui che perdona anche i peccati?».// Ma egli disse alla donna:/ «La tua fede ti ha salvata;/ va’ in pace!».//
In seguito egli se ne andava per città e villaggi,/ predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.// C’erano con lui i Dodici/ e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi/ e da infermità:/ Maria,/ chiamata Maddalena,/ dalla quale erano usciti sette demòni;// Giovanna,/ moglie di Cuza,/ amministratore di Erode;// Susanna e molte altre,/ che li servivano con i loro beni.

2 giugno 2013 – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo – Anno C

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Letture con pause per lettori e diaconi – Foglietto pronto
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Prima lettura
Gen 14,18-20

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Offrì pane e vino.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni,/ Melchìsedek, re di Salem,/ offrì pane e vino:// era sacerdote del Dio altissimo/ e benedisse Abram con queste parole://
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,/
creatore del cielo e della terra,/
e benedetto sia il Dio altissimo,/
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».//
E [Abramo] diede a lui/ la decima di tutto.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 109

Rit.: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.

Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!

A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.

Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».

Seconda lettura
1Cor 11,23-26

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Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ io ho ricevuto dal Signore/ quello che a mia volta vi ho trasmesso:// il Signore Gesù,/ nella notte in cui veniva tradito,/ prese del pane/ e,/ dopo aver reso grazie,/ lo spezzò/ e disse:/ «Questo è il mio corpo,/ che è per voi;// fate questo/ in memoria di me».//
Allo stesso modo,/ dopo aver cenato,/ prese anche il calice,/ dicendo:// «Questo calice è la Nuova Alleanza/ nel mio sangue;// fate questo,/ ogni volta che ne bevete,/ in memoria di me».//
Ogni volta infatti che mangiate questo pane/ e bevete al calice,/ voi annunciate la morte del Signore,/ finché egli venga.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

Vangelo
Lc 9,11-17

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Tutti mangiarono a sazietà.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio/ e a guarire quanti avevano bisogno di cure.//
Il giorno cominciava a declinare/ e i Dodici gli si avvicinarono dicendo:/ «Congeda la folla/ perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni,/ per alloggiare e trovare cibo:// qui siamo in una zona deserta».//
Gesù disse loro:/ «Voi stessi date loro da mangiare».// Ma essi risposero:/ «Non abbiamo che cinque pani e due pesci,/ a meno che non andiamo noi/ a comprare viveri per tutta questa gente».// C’erano infatti/ circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.