4 novembre 2018 – XXXI del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Dt 6,2-6

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Ascolta, Israele: ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:/
«Temi il Signore,/ tuo Dio,/ osservando per tutti i giorni della tua vita, /tu,/ il tuo figlio/ e il figlio del tuo figlio,/ tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do/ e così si prolunghino i tuoi giorni.//
Ascolta,/ o Israele,/ e bada di metterli in pratica,/ perché tu sia felice/ e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele,/ come il Signore,/ Dio dei tuoi padri,/ ti ha detto.//
Ascolta,/ Israele:// il Signore è il nostro Dio,/ unico è il Signore.// Tu amerai il Signore,/ tuo Dio,/ con tutto il cuore,/ con tutta l’anima/ e con tutte le forze.//
Questi precetti che oggi ti do,/ ti stiano fissi nel cuore».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 17

Rit.: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

Seconda lettura
Eb 7,23-28

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Egli, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ [nella prima alleanza]/ in gran numero sono diventati sacerdoti,/ perché la morte impediva loro di durare a lungo.// Cristo invece,/ poiché resta per sempre,/ possiede un sacerdozio che non tramonta.// Perciò può salvare perfettamente/ quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio:// egli infatti è sempre vivo/ per intercedere a loro favore.//
Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva:/ santo,/ innocente,/ senza macchia,/ separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli.// Egli non ha bisogno,/ come i sommi sacerdoti,/ di offrire sacrifici ogni giorno,/ prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo:// lo ha fatto una volta per tutte,/ offrendo se stesso.//
La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza;// ma la parola del giuramento,/ posteriore alla Legge,/ costituisce sacerdote il Figlio,/ reso perfetto per sempre.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

Vangelo
Mc 12,28-34

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Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ si avvicinò a Gesù uno degli scribi/ e gli domandò:/ «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».//
Gesù rispose:/ «Il primo è:/ “Ascolta,/ Israele!// Il Signore nostro Dio/ è l’unico Signore;/ amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima,/ con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”.// Il secondo è questo:/ “Amerai il tuo prossimo/ come te stesso”.// Non c’è altro comandamento/ più grande di questi».//
Lo scriba gli disse:/ «Hai detto bene,/ Maestro,/e secondo verità,/ che Egli è unico/ e non vi è altri all’infuori di lui;// amarlo con tutto il cuore,/ con tutta l’intelligenza e con tutta la forza/ e amare il prossimo come se stesso/ vale più/ di tutti gli olocausti e i sacrifici».//
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente,/ Gesù gli disse:/ «Non sei lontano dal regno di Dio».// E nessuno/ aveva più il coraggio di interrogarlo.

28 ottobre 2018 – XXX del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ger 31,7-9

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Riporterò tra le consolazioni il cieco e lo zoppo.

Dal libro del profeta Geremìa

Così dice il Signore:/
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,/
esultate per la prima delle nazioni,/
fate udire la vostra lode e dite:/
“Il Signore ha salvato il suo popolo,/
il resto d’Israele”.//
Ecco,/ li riconduco dalla terra del settentrione/
e li raduno dalle estremità della terra;/
fra loro sono il cieco e lo zoppo,/
la donna incinta e la partoriente:/
ritorneranno qui in gran folla.//
Erano partiti nel pianto,/
io li riporterò tra le consolazioni;/
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua/
per una strada dritta in cui non inciamperanno,/
perché io sono un padre per Israele,/
Èfraim/ è il mio primogenito».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 125

Rit.:Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.

Seconda lettura
Eb 5,1-6

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Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek.

Dalla lettera agli Ebrei

Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini/ e per gli uomini viene costituito tale/ nelle cose che riguardano Dio,/ per offrire doni e sacrifici/ per i peccati.//
Egli è in grado di sentire giusta compassione/ per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore,/ essendo anche lui rivestito di debolezza.// A causa di questa/ egli deve offrire sacrifici per i peccati/ anche per se stesso,/ come fa per il popolo.//
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore,/ se non chi è chiamato da Dio,/ come Aronne.// Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote,/ ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio,/ oggi ti ho generato»,/ gliela conferì/ come è detto in un altro passo:/
«Tu sei sacerdote per sempre,/
secondo l’ordine di Melchìsedek».

Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.

Vangelo
Mc 10,46-52

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Rabbunì, che io veda di nuovo!

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ mentre Gesù partiva da Gèrico/ insieme ai suoi discepoli e a molta folla,/ il figlio di Timèo,/ Bartimèo,/ che era cieco,/ sedeva lungo la strada a mendicare.// Sentendo che era Gesù Nazareno,/ cominciò a gridare e a dire:/ «Figlio di Davide,/ Gesù,/ abbi pietà di me!».//
Molti lo rimproveravano perché tacesse,/ ma egli gridava ancora più forte:/ «Figlio di Davide,/ abbi pietà di me!».//
Gesù si fermò/ e disse:/ «Chiamatelo!».// Chiamarono il cieco,/ dicendogli:/ «Coraggio!/ Àlzati,/ ti chiama!».// Egli,/ gettato via il suo mantello,/ balzò in piedi/ e venne da Gesù.//
Allora Gesù gli disse:/ «Che cosa vuoi che io faccia per te?».// E il cieco gli rispose:/ «Rabbunì,/ che io veda di nuovo!».// E Gesù gli disse:/ «Va’,/ la tua fede ti ha salvato».// E subito vide di nuovo/ e lo seguiva lungo la strada.

21 ottobre 2018 – XXIX del Tempo ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 53,10-11

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Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza.

Dal libro del profeta Isaìa

Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori./
Quando offrirà se stesso/ in sacrificio di riparazione,/
vedrà una discendenza,/ vivrà a lungo,/
si compirà per mezzo suo/ la volontà del Signore.//
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce/
e si sazierà della sua conoscenza;/
il giusto mio servo/ giustificherà molti,/
egli si addosserà/ le loro iniquità.

Salmo responsoriale
(di norma, deve venire eseguito in canto)
Sal 32

Rit.: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Seconda lettura
Eb 4,14-16


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Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ poiché abbiamo un sommo sacerdote grande,/ che è passato attraverso i cieli,/ Gesù il Figlio di Dio,/ manteniamo ferma/ la professione della fede.//
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote/ che non sappia prendere parte alle nostre debolezze:/ egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi,/ escluso il peccato.//
Accostiamoci dunque con piena fiducia/ al trono della grazia/ per ricevere misericordia/ e trovare grazia,/ così da essere aiutati/ al momento opportuno.

Canto al Vangelo (Mc 10,45)
Alleluia, alleluia.
Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.

Vangelo
Mc 10,35-45

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Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni,/ i figli di Zebedèo,/ dicendogli:/ «Maestro,/ vogliamo che tu faccia per noi/ quello che ti chiederemo».// Egli disse loro:/ «Che cosa volete che io faccia per voi?».// Gli risposero:/ «Concedici di sedere,/ nella tua gloria,/ uno alla tua destra/ e uno alla tua sinistra».//
Gesù disse loro:/ «Voi non sapete quello che chiedete.// Potete bere il calice che io bevo,/ o essere battezzati/ nel battesimo in cui io sono battezzato?».// Gli risposero:/ «Lo possiamo».// E Gesù disse loro:/ «Il calice che io bevo,/ anche voi lo berrete,/ e nel battesimo in cui io sono battezzato/ anche voi sarete battezzati.// Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra/ non sta a me concederlo;/ è per coloro per i quali è stato preparato».//
Gli altri dieci,/ avendo sentito,/ cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni.// Allora Gesù li chiamò a sé/ e disse loro:/ «Voi sapete/ che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni/ dominano su di esse/ e i loro capi le opprimono.// Tra voi però non è così;/ ma chi vuole diventare grande tra voi/ sarà vostro servitore,/ e chi vuole essere il primo tra voi/ sarà schiavo di tutti.// Anche il Figlio dell’uomo infatti/ non è venuto per farsi servire,/ ma per servire/ e dare la propria vita in riscatto per molti».

14 ottobre 2018 – XXVIII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sap 7,7-11

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Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.

Dal libro della Sapienza

Pregai/ e mi fu elargita la prudenza,/
implorai/ e venne in me lo spirito di sapienza.//
La preferii a scettri e a troni,/
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,/
non la paragonai neppure/ a una gemma inestimabile,/
perché tutto l’oro al suo confronto/ è come un po’ di sabbia/
e come fango/ sarà valutato di fronte a lei l’argento.//
L’ho amata più della salute/ e della bellezza,/
ho preferito avere lei/ piuttosto che la luce,/
perché lo splendore che viene da lei/ non tramonta.//
Insieme a lei/ mi sono venuti tutti i beni;/
nelle sue mani/ è una ricchezza incalcolabile.

Salmo responsoriale
(di norma, deve venire eseguito in canto)
Sal 89
Rit.:Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

Seconda lettura
Eb 4,12-13

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La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Dalla lettera agli Ebrei

La parola di Dio è viva,/ efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio;/ essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito,/ fino alle giunture e alle midolla,/ e discerne i sentimenti/ e i pensieri del cuore.//
Non vi è creatura/ che possa nascondersi davanti a Dio,/ ma tutto è nudo e scoperto/ agli occhi di colui/ al quale noi dobbiamo rendere conto.

Canto al Vangelo (Mt 5, 3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

Vangelo
Mc 10,17-30

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Vendi quello che hai e seguimi.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ mentre Gesù andava per la strada,/ un tale gli corse incontro e,/ gettandosi in ginocchio davanti a lui,/ gli domandò:/ «Maestro buono,/ che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?».// Gesù gli disse:/ «Perché mi chiami buono?// Nessuno è buono,/ se non Dio solo.// Tu conosci i comandamenti:/ “Non uccidere,/ non commettere adulterio,/ non rubare,/ non testimoniare il falso,/ non frodare,/ onora tuo padre e tua madre”».//
Egli allora gli disse:/ «Maestro,/ tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».// Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui,/ lo amò/ e gli disse:/ «Una cosa sola ti manca:/ va’,/ vendi quello che hai e dallo ai poveri,/ e avrai un tesoro in cielo;// e vieni!/ Seguimi!».// Ma a queste parole egli si fece scuro in volto/ e se ne andò rattristato;/ possedeva infatti molti beni.//
Gesù,/ volgendo lo sguardo attorno,/ disse ai suoi discepoli:/ «Quanto è difficile,/ per quelli che possiedono ricchezze,/ entrare nel regno di Dio!».// I discepoli erano sconcertati dalle sue parole;// ma Gesù riprese e disse loro:/ «Figli,/ quanto è difficile entrare nel regno di Dio!// È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago,/ che un ricco entri nel regno di Dio».// Essi,/ ancora più stupiti,/ dicevano tra loro:/ «E chi può essere salvato?».// Ma Gesù,/ guardandoli in faccia,/ disse:/ «Impossibile agli uomini,/ ma non a Dio!// Perché tutto è possibile a Dio».//
Pietro allora prese a dirgli:/ «Ecco,/ noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».// Gesù gli rispose:/ «In verità io vi dico:/ non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia/ e per causa del Vangelo,/ che non riceva già ora,/ in questo tempo,/ cento volte tanto/ in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi,/ insieme a persecuzioni,/ e la vita eterna/ nel tempo che verrà».

16 settembre 2018 – XXIV del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 50,5-9a

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Ho presentato il mio dorso ai flagellatori.

Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio/
e io non ho opposto resistenza,/
non mi sono tirato indietro.//
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,/
le mie guance/ a coloro che mi strappavano la barba;//
non ho sottratto la faccia/
agli insulti e agli sputi.//
Il Signore Dio mi assiste,/
per questo non resto svergognato,/
per questo rendo la mia faccia/ dura come pietra,/
sapendo di non restare confuso.//
È vicino chi mi rende giustizia:/
chi oserà venire a contesa con me?/ Affrontiamoci.//
Chi mi accusa?/ Si avvicini a me.//
Ecco,/ il Signore Dio mi assiste:/
chi mi dichiarerà colpevole?

Salmo responsoriale
Sal 114
(di norma deve venire eseguito in canto)

Rit.: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».

Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.

Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.

Seconda lettura
Giac 2,14-18

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La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

A che serve,/ fratelli miei,/ se uno dice di avere fede,/ ma non ha opere?// Quella fede può forse salvarlo?//
Se un fratello o una sorella sono senza vestiti/ e sprovvisti del cibo quotidiano/ e uno di voi dice loro:/ «Andatevene in pace,/ riscaldatevi e saziatevi»,/ ma non date loro il necessario per il corpo,/ a che cosa serve?// Così anche la fede:/ se non è seguita dalle opere,/ in se stessa è morta.//
Al contrario uno potrebbe dire:/ «Tu hai la fede e io ho le opere;/ mostrami la tua fede senza le opere,/ e io con le mie opere/ ti mostrerò la mia fede».//

Canto al Vangelo (Gal 6,14)
Alleluia, alleluia.
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.
Alleluia.

Vangelo
Mc 8,27-35

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Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ Gesù partì con i suoi discepoli/ verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo,/ e per la strada interrogava i suoi discepoli/ dicendo:/ «La gente,/ chi dice che io sia?».// Ed essi gli risposero:/ «Giovanni il Battista;/ altri dicono Elìa/ e altri uno dei profeti».//
Ed egli domandava loro:/ «Ma voi,/ chi dite che io sia?».// Pietro gli rispose:/ «Tu sei il Cristo».// E ordinò loro severamente/ di non parlare di lui ad alcuno.//
E cominciò a insegnare loro/ che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto,/ ed essere rifiutato dagli anziani,/ dai capi dei sacerdoti e dagli scribi,/ venire ucciso e,/ dopo tre giorni,/ risorgere.//
Faceva questo discorso apertamente.// Pietro lo prese in disparte/ e si mise a rimproverarlo.// Ma egli,/ voltatosi e guardando i suoi discepoli,/ rimproverò Pietro e disse:/ «Va’ dietro a me,/ Satana!// Perché tu non pensi secondo Dio,/ ma secondo gli uomini».//
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli,/ disse loro:/ «Se qualcuno vuol venire dietro a me,/ rinneghi se stesso,/ prenda la sua croce/ e mi segua.// Perché chi vuole salvare la propria vita,/ la perderà;// ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo,/ la salverà».

2 settembre 2018 – XXII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Dt 4,1-2.6-8

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Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando … osserverete i comandi del Signore.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:/
«Ora,/ Israele,/ ascolta le leggi e le norme che io vi insegno,/ affinché le mettiate in pratica,/ perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore,/ Dio dei vostri padri,/ sta per darvi.//
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando/ e non ne toglierete nulla;/ ma osserverete i comandi del Signore,/ vostro Dio,/ che io vi prescrivo.//
Le osserverete dunque,/ e le metterete in pratica,/ perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli,/ i quali,/ udendo parlare di tutte queste leggi,/ diranno:/ “Questa grande nazione/ è il solo popolo saggio e intelligente”.//
Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé,/ come il Signore,/ nostro Dio,/ è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?// E quale grande nazione/ ha leggi e norme giuste/ come è tutta questa legislazione/ che io oggi vi do?».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 14

Rit.:Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Seconda lettura
Giac 1,17-18.21-22.27

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Siate di quelli che mettono in pratica la Parola.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei carissimi,/ ogni buon regalo e ogni dono perfetto/ vengono dall’alto e discendono dal Padre,/ creatore della luce:// presso di lui non c’è variazione/ né ombra di cambiamento.// Per sua volontà egli ci ha generati/ per mezzo della parola di verità,/ per essere una primizia/ delle sue creature.//
Accogliete con docilità/ la Parola che è stata piantata in voi/ e può portarvi alla salvezza.// Siate di quelli che mettono in pratica la Parola,/ e non ascoltatori soltanto,/ illudendo voi stessi.//
Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa:/ visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze/ e non lasciarsi contaminare/ da questo mondo.

Canto al Vangelo (Gc 1,18)
Alleluia, alleluia.
Per sua volontà il Padre ci ha generati
per mezzo della parola di verità,
per essere una primizia delle sue creature.
Alleluia.

Vangelo
Mc 7,1-8.14-15.21-23

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Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ si riunirono attorno a Gesù i farisei/ e alcuni degli scribi,/ venuti da Gerusalemme.//
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure,/ cioè non lavate/ – i farisei infatti/ e tutti i Giudei/ non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani,/ attenendosi alla tradizione degli antichi/ e,/ tornando dal mercato,/ non mangiano senza aver fatto le abluzioni,/ e osservano molte altre cose per tradizione,/ come lavature di bicchieri,/ di stoviglie,/ di oggetti di rame e di letti/ –, quei farisei e scribi lo interrogarono:/ «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi,/ ma prendono cibo con mani impure?».//
Ed egli rispose loro:/ «Bene ha profetato Isaìa di voi,/ ipocriti,/ come sta scritto:/
“Questo popolo mi onora con le labbra,/
ma il suo cuore è lontano da me.//
Invano mi rendono culto,/
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.//
Trascurando il comandamento di Dio,/ voi osservate la tradizione degli uomini».//
Chiamata di nuovo la folla,/ diceva loro:/ «Ascoltatemi tutti e comprendete bene!// Non c’è nulla fuori dell’uomo che,/ entrando in lui,/ possa renderlo impuro.// Ma sono le cose che escono dall’uomo/ a renderlo impuro».// E diceva [ai suoi discepoli]:/ «Dal di dentro infatti,/ cioè dal cuore degli uomini,/ escono i propositi di male:/ impurità,/ furti,/ omicidi, adultèri,/ avidità,/ malvagità,/ inganno,/ dissolutezza,/ invidia,/ calunnia,/ superbia,/ stoltezza.// Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno/ e rendono impuro l’uomo».

26 agosto 2018 – XXI del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Gs 24,1-2.15-17.18

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Serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio.

Dal libro di Giosuè

In quei giorni,/ Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem/ e convocò gli anziani d’Israele,/ i capi,/ i giudici e gli scribi,/ ed essi si presentarono davanti a Dio.//
Giosuè disse a tutto il popolo:/ «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore,/ sceglietevi oggi chi servire:/ se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume/ oppure gli dèi degli Amorrèi,/ nel cui territorio abitate.// Quanto a me e alla mia casa,/ serviremo il Signore».//
Il popolo rispose:/ «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi!// Poiché è il Signore,/ nostro Dio,/ che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto,/ dalla condizione servile;/ egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi/ e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso/ e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati.// Perciò anche noi serviremo il Signore,// perché egli è il nostro Dio».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 33

Rit.:Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.

Il male fa morire il malvagio
e chi odia il giusto sarà condannato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Seconda lettura
Ef 5,21-32

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Questo mistero è grande: lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ nel timore di Cristo,/ siate sottomessi gli uni agli altri:/ le mogli lo siano ai loro mariti,/ come al Signore;/ il marito infatti è capo della moglie,/ così come Cristo è capo della Chiesa,/ lui che è salvatore del corpo.// E come la Chiesa è sottomessa a Cristo,/ così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.//
E voi,/ mariti,/ amate le vostre mogli,/ come anche Cristo ha amato la Chiesa/ e ha dato se stesso per lei,/ per renderla santa,/ purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola,/ e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa,/ senza macchia né ruga/ o alcunché di simile,/ ma santa e immacolata.// Così anche i mariti/ hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo:/ chi ama la propria moglie,/ ama se stesso.// Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne,/ anzi la nutre e la cura,/ come anche Cristo fa con la Chiesa,/ poiché siamo membra del suo corpo.//
Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre/ e si unirà a sua moglie/ e i due diventeranno una sola carne.//
Questo mistero è grande:/ io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!

Canto al Vangelo (Gv 6,63.68)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

Vangelo
Gv 6,60-69

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Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ molti dei discepoli di Gesù,/ dopo aver ascoltato,/ dissero:/ «Questa parola è dura!/ Chi può ascoltarla?».//
Gesù,/ sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo,/ disse loro:/ «Questo vi scandalizza?/ E se vedeste il Figlio dell’uomo/ salire là dov’era prima?/ È lo Spirito che dà la vita,/ la carne non giova a nulla;// le parole che io vi ho detto/ sono spirito e sono vita.// Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».//
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano/ e chi era colui che lo avrebbe tradito.// E diceva:/ «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me,/ se non gli è concesso dal Padre».//
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro/ e non andavano più con lui.//
Disse allora Gesù ai Dodici:/ «Volete andarvene anche voi?».// Gli rispose Simon Pietro:/ «Signore,/ da chi andremo?// Tu hai parole di vita eterna/ e noi abbiamo creduto e conosciuto/ che tu sei il Santo di Dio».

15 agosto 2018 – Assunzione della Beata Vergine Maria (Messa del giorno) – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ap 11,19; 12,1-6.10

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Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo/ e apparve nel tempio/ l’arca della sua alleanza.//
Un segno grandioso apparve nel cielo:/ una donna vestita di sole,/ con la luna sotto i suoi piedi/ e,/ sul capo,/ una corona di dodici stelle.// Era incinta,/ e gridava per le doglie/ e il travaglio del parto.//
Allora apparve un altro segno nel cielo:/ un enorme drago rosso,/ con sette teste e dieci corna/ e sulle teste sette diademi;/ la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo/ e le precipitava sulla terra.//
Il drago si pose davanti alla donna,/ che stava per partorire,/ in modo da divorare il bambino/ appena lo avesse partorito.//
Essa partorì un figlio maschio,/ destinato a governare tutte le nazioni/ con scettro di ferro,/ e suo figlio fu rapito verso Dio/ e verso il suo trono.// La donna invece fuggì nel deserto,/ dove Dio le aveva preparato un rifugio.//
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:/
«Ora/ si è compiuta
la salvezza,/ la forza/ e il regno del nostro Dio/
e la potenza del suo Cristo».

 

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 44

Rit.: Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

 

Seconda lettura
1Cor 15,20-26

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Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ Cristo è risorto dai morti,/ primizia di coloro che sono morti.// Perché,/ se per mezzo di un uomo venne la morte,/ per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.// Come infatti in Adamo tutti muoiono,/ così in Cristo tutti riceveranno la vita.//
Ognuno però al suo posto:// prima Cristo,/ che è la primizia;// poi,/ alla sua venuta,/ quelli che sono di Cristo.// Poi sarà la fine,/ quando egli consegnerà il regno a Dio Padre,/ dopo avere ridotto al nulla ogni Principato/ e ogni Potenza e Forza.//
È necessario infatti che egli regni/ finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.// L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte,/ perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Alleluia.

Vangelo
Lc 1,39-56

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Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni/ Maria si alzò/ e andò in fretta verso la regione montuosa,/ in una città di Giuda.//
Entrata nella casa di Zaccarìa,/ salutò Elisabetta.// Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria,/ il bambino sussultò nel suo grembo.//
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo/ ed esclamò a gran voce:/ «Benedetta tu fra le donne/ e benedetto il frutto del tuo grembo!// A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?// Ecco,/ appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi,/ il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.// E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».//
Allora Maria disse:/
«L’anima mia magnifica il Signore/
e il mio spirito esulta in Dio,/ mio salvatore,/
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.//
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.//
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente/
e Santo è il suo nome;//
di generazione in generazione la sua misericordia/
per quelli che lo temono.//
Ha spiegato la potenza del suo braccio,/
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;//
ha rovesciato i potenti dai troni,/
ha innalzato gli umili;//
ha ricolmato di beni gli affamati,/
ha rimandato i ricchi a mani vuote.//
Ha soccorso Israele,/ suo servo,/
ricordandosi della sua misericordia,/
come aveva detto ai nostri padri,/
per Abramo e la sua discendenza,/ per sempre».//
Maria rimase con lei circa tre mesi,/ poi tornò a casa sua.

 

12 agosto 2018 – XIX del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
1Re 19,4-8

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Con la forza di quel cibo camminò fino al monte di Dio.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni,/ Elia s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino/ e andò a sedersi sotto una ginestra.// Desideroso di morire,/ disse:/ «Ora basta,/ Signore!// Prendi la mia vita,/ perché io non sono migliore dei miei padri».// Si coricò e si addormentò sotto la ginestra.//
Ma ecco che un angelo lo toccò/ e gli disse:/ «Àlzati,/ mangia!».// Egli guardò/ e vide vicino alla sua testa una focaccia,/ cotta su pietre roventi,/ e un orcio d’acqua.// Mangiò e bevve,/ quindi di nuovo si coricò.//
Tornò per la seconda volta l’angelo del Signore,/ lo toccò e gli disse:/ «Àlzati,/ mangia,/ perché è troppo lungo per te il cammino».// Si alzò,/ mangiò e bevve.//
Con la forza di quel cibo/ camminò per quaranta giorni e quaranta notti/ fino al monte di Dio,/ l’Oreb.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 33

Rit.:Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Seconda lettura
Ef 4,30-5,2

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Camminate nella carità come Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio,/ con il quale foste segnati per il giorno della redenzione.//
Scompaiano da voi ogni asprezza,/ sdegno,/ ira,/ grida e maldicenze/ con ogni sorta di malignità.// Siate invece benevoli gli uni verso gli altri,/ misericordiosi,/ perdonandovi a vicenda/ come Dio ha perdonato a voi in Cristo.//
Fatevi dunque imitatori di Dio,/ quali figli carissimi,/ e camminate nella carità,/ nel modo in cui anche Cristo ci ha amato/ e ha dato se stesso per noi,/ offrendosi a Dio/ in sacrificio di soave odore.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

Vangelo
Gv 6,41-51

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Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ i Giudei si misero a mormorare contro Gesù/ perché aveva detto:/ «Io sono il pane disceso dal cielo».// E dicevano:/ «Costui non è forse Gesù,/ il figlio di Giuseppe?// Di lui non conosciamo il padre e la madre?/ Come dunque può dire:/ “Sono disceso dal cielo”?».//

Gesù rispose loro:/ «Non mormorate tra voi.// Nessuno può venire a me,/ se non lo attira il Padre che mi ha mandato;/ e io lo risusciterò/ nell’ultimo giorno.// Sta scritto nei profeti:/ “E tutti saranno istruiti da Dio”.// Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui,/ viene a me.// Non perché qualcuno abbia visto il Padre;/ solo colui che viene da Dio/ ha visto il Padre.// In verità,/ in verità io vi dico:/ chi crede ha la vita eterna.//
Io sono il pane della vita.// I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto/ e sono morti;// questo è il pane che discende dal cielo,/ perché chi ne mangia/ non muoia.//
Io sono il pane vivo,/ disceso dal cielo.// Se uno mangia di questo pane/ vivrà in eterno/ e il pane che io darò/ è la mia carne/ per la vita del mondo».

29 luglio 2018 – XVII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
2Re 4,42-44

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Ne mangeranno e ne faranno avanzare.


Dal secondo libro dei Re

In quei giorni,/ da Baal Salisà venne un uomo,/ che portò pane di primizie all’uomo di Dio:/ venti pani d’orzo/ e grano novello che aveva nella bisaccia.//
Eliseo disse:/ «Dallo da mangiare alla gente».// Ma il suo servitore disse:/ «Come posso mettere questo/ davanti a cento persone?».// «Dallo da mangiare alla gente./ Poiché così dice il Signore:/ “Ne mangeranno/ e ne faranno avanzare”».//
Lo pose davanti a quelli,/ che mangiarono e ne fecero avanzare,/ secondo la parola del Signore.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 144

Rit.:Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Seconda lettura
Ef 4,1-6

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Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ io,/ prigioniero a motivo del Signore,/ vi esorto:/ comportatevi in maniera degna/ della chiamata che avete ricevuto,/ con ogni umiltà,/ dolcezza e magnanimità,/ sopportandovi a vicenda nell’amore,/ avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito/ per mezzo del vincolo della pace.//
Un solo corpo e un solo spirito,/ come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati,/ quella della vostra vocazione;/ un solo Signore,/ una sola fede,/ un solo battesimo.// Un solo Dio e Padre di tutti/ che è al di sopra di tutti,/ opera per mezzo di tutti/ ed è presente in tutti.

Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

Vangelo
Gv 6,1-15

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Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea,/ cioè di Tiberìade,/ e lo seguiva una grande folla,/ perché vedeva i segni che compiva sugli infermi.// Gesù salì sul monte/ e là si pose a sedere con i suoi discepoli.// Era vicina la Pasqua,/ la festa dei Giudei.//
Allora Gesù,/ alzàti gli occhi,/ vide che una grande folla veniva da lui/ e disse a Filippo:/ «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».// Diceva così per metterlo alla prova;/ egli infatti sapeva quello che stava per compiere.// Gli rispose Filippo:/ «Duecento denari di pane/ non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».//
Gli disse allora uno dei suoi discepoli,/ Andrea,/ fratello di Simon Pietro:/ «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci;/ ma che cos’è questo per tanta gente?».// Rispose Gesù:/ «Fateli sedere».// C’era molta erba in quel luogo.// Si misero dunque a sedere/ ed erano circa cinquemila uomini.//
Allora Gesù prese i pani e,/ dopo aver reso grazie,/ li diede a quelli che erano seduti,/ e lo stesso fece dei pesci,/ quanto ne volevano.//
E quando furono saziati,/ disse ai suoi discepoli:/ «Raccogliete i pezzi avanzati,/ perché nulla vada perduto».// Li raccolsero/ e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo,/ avanzati a coloro che avevano mangiato.//
Allora la gente,/ visto il segno che egli aveva compiuto,/ diceva:/ «Questi è davvero il profeta,/ colui che viene nel mondo!».// Ma Gesù,/ sapendo che venivano a prenderlo per farlo re,/ si ritirò di nuovo sul monte,/ lui da solo.