11 agosto 2024 – XIX del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
1Re 19,4-8

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Con la forza di quel cibo camminò fino al monte di Dio.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni,/ Elia s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino/ e andò a sedersi sotto una ginestra.// Desideroso di morire,/ disse:/ «Ora basta,/ Signore!// Prendi la mia vita,/ perché io non sono migliore dei miei padri».// Si coricò e si addormentò sotto la ginestra.//
Ma ecco che un angelo lo toccò/ e gli disse:/ «Àlzati,/ mangia!».// Egli guardò/ e vide vicino alla sua testa una focaccia,/ cotta su pietre roventi,/ e un orcio d’acqua.// Mangiò e bevve,/ quindi di nuovo si coricò.//
Tornò per la seconda volta l’angelo del Signore,/ lo toccò e gli disse:/ «Àlzati,/ mangia,/ perché è troppo lungo per te il cammino».// Si alzò,/ mangiò e bevve.//
Con la forza di quel cibo/ camminò per quaranta giorni e quaranta notti/ fino al monte di Dio,/ l’Oreb.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 33

Rit.:Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Seconda lettura
Ef 4,30-5,2

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Camminate nella carità come Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio,/ con il quale foste segnati per il giorno della redenzione.//
Scompaiano da voi ogni asprezza,/ sdegno,/ ira,/ grida e maldicenze/ con ogni sorta di malignità.// Siate invece benevoli gli uni verso gli altri,/ misericordiosi,/ perdonandovi a vicenda/ come Dio ha perdonato a voi in Cristo.//
Fatevi dunque imitatori di Dio,/ quali figli carissimi,/ e camminate nella carità,/ nel modo in cui anche Cristo ci ha amato/ e ha dato se stesso per noi,/ offrendosi a Dio/ in sacrificio di soave odore.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

Vangelo
Gv 6,41-51

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Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ i Giudei si misero a mormorare contro Gesù/ perché aveva detto:/ «Io sono il pane disceso dal cielo».// E dicevano:/ «Costui non è forse Gesù,/ il figlio di Giuseppe?// Di lui non conosciamo il padre e la madre?/ Come dunque può dire:/ “Sono disceso dal cielo”?».//
Gesù rispose loro:/ «Non mormorate tra voi.// Nessuno può venire a me,/ se non lo attira il Padre che mi ha mandato;/ e io lo risusciterò/ nell’ultimo giorno.// Sta scritto nei profeti:/ “E tutti saranno istruiti da Dio”.// Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui,/ viene a me.// Non perché qualcuno abbia visto il Padre;/ solo colui che viene da Dio/ ha visto il Padre.// In verità,/ in verità io vi dico:/ chi crede ha la vita eterna.//
Io sono il pane della vita.// I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto/ e sono morti;// questo è il pane che discende dal cielo,/ perché chi ne mangia/ non muoia.//
Io sono il pane vivo,/ disceso dal cielo.// Se uno mangia di questo pane/ vivrà in eterno/ e il pane che io darò/ è la mia carne/ per la vita del mondo».

4 agosto 2024 – XVIII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Es 16,2-4.12-15

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Io farò piovere pane dal cielo per voi.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ nel deserto tutta la comunità degli Israeliti/ mormorò contro Mosè/ e contro Aronne.//
Gli Israeliti dissero loro:/ «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d’Egitto,/ quando eravamo seduti presso la pentola della carne,/ mangiando pane a sazietà!// Invece ci avete fatto uscire in questo deserto/ per far morire di fame/ tutta questa moltitudine».//
Allora il Signore disse a Mosè:/ «Ecco,/ io sto per far piovere pane dal cielo per voi:/ il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno,/ perché io lo metta alla prova,/ per vedere se cammina o no/ secondo la mia legge.// Ho inteso la mormorazione degli Israeliti.// Parla loro così:/ “Al tramonto mangerete carne/ e alla mattina vi sazierete di pane;/ saprete che io sono il Signore,/ vostro Dio”».//
La sera le quaglie salirono/ e coprirono l’accampamento;/ al mattino c’era uno strato di rugiada intorno all’accampamento.// Quando lo strato di rugiada svanì,/ ecco,/ sulla superficie del deserto c’era una cosa fine e granulosa,/ minuta come è la brina sulla terra.// Gli Israeliti la videro/ e si dissero l’un l’altro:/ «Che cos’è?»,/ perché non sapevano che cosa fosse.// Mosè disse loro:/ «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 77

Rit.: Donaci, Signore, il pane del cielo.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto.

Diede ordine alle nubi dall’alto
e aprì le porte del cielo;
fece piovere su di loro la manna per cibo
e diede loro pane del cielo.

L’uomo mangiò il pane dei forti;
diede loro cibo in abbondanza.
Li fece entrare nei confini del suo santuario,
questo monte che la sua destra si è acquistato.

Seconda lettura
Ef 4,17.20-24

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Rivestite l’uomo nuovo, creato secondo Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ vi dico e vi scongiuro nel Signore:/ non comportatevi più come i pagani/ con i loro vani pensieri.//
Voi non così/ avete imparato a conoscere il Cristo,/ se davvero gli avete dato ascolto/ e se in lui siete stati istruiti,/secondo la verità che è in Gesù,/ ad abbandonare,/ con la sua condotta di prima,/ l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli,/ a rinnovarvi nello spirito della vostra mente/ e a rivestire l’uomo nuovo,/ creato secondo Dio/ nella giustizia e nella vera santità.

Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.


Vangelo
Gv 6,24-35

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Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ quando la folla vide che Gesù non era più là/ e nemmeno i suoi discepoli,/ salì sulle barche/ e si diresse alla volta di Cafàrnao/ alla ricerca di Gesù.// Lo trovarono di là dal mare/ e gli dissero:/ «Rabbì,/ quando sei venuto qua?».//
Gesù rispose loro:/ «In verità,/ in verità io vi dico:/ voi mi cercate non perché avete visto dei segni,/ ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.// Datevi da fare non per il cibo che non dura,/ ma per il cibo che rimane per la vita eterna/ e che il Figlio dell’uomo vi darà.// Perché su di lui il Padre,/ Dio,/ ha messo il suo sigillo».//
Gli dissero allora:/ «Che cosa dobbiamo compiere/ per fare le opere di Dio?».// Gesù rispose loro:/ «Questa è l’opera di Dio:/ che crediate in colui che egli ha mandato».//
Allora gli dissero:/ «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo?/ Quale opera fai?/ I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto,/ come sta scritto:/ “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».// Rispose loro Gesù:/ «In verità,/ in verità io vi dico:/ non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo,/ ma è il Padre mio/ che vi dà il pane dal cielo,/ quello vero.// Infatti il pane di Dio/ è colui che discende dal cielo/ e dà la vita al mondo».//
Allora gli dissero:/ «Signore,/ dacci sempre questo pane».// Gesù rispose loro:/ «Io sono il pane della vita;/ chi viene a me non avrà fame/ e chi crede in me non avrà sete,/ mai!».

28 luglio 2024 – XVII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
2Re 4,42-44

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Ne mangeranno e ne faranno avanzare.


Dal secondo libro dei Re

In quei giorni,/ da Baal Salisà venne un uomo,/ che portò pane di primizie all’uomo di Dio:/ venti pani d’orzo/ e grano novello che aveva nella bisaccia.//
Eliseo disse:/ «Dallo da mangiare alla gente».// Ma il suo servitore disse:/ «Come posso mettere questo/ davanti a cento persone?».// «Dallo da mangiare alla gente./ Poiché così dice il Signore:/ “Ne mangeranno/ e ne faranno avanzare”».//
Lo pose davanti a quelli,/ che mangiarono e ne fecero avanzare,/ secondo la parola del Signore.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 144

Rit.:Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Seconda lettura
Ef 4,1-6

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Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ io,/ prigioniero a motivo del Signore,/ vi esorto:/ comportatevi in maniera degna/ della chiamata che avete ricevuto,/ con ogni umiltà,/ dolcezza e magnanimità,/ sopportandovi a vicenda nell’amore,/ avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito/ per mezzo del vincolo della pace.//
Un solo corpo e un solo spirito,/ come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati,/ quella della vostra vocazione;/ un solo Signore,/ una sola fede,/ un solo battesimo.// Un solo Dio e Padre di tutti/ che è al di sopra di tutti,/ opera per mezzo di tutti/ ed è presente in tutti.

Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

Vangelo
Gv 6,1-15

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Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea,/ cioè di Tiberìade,/ e lo seguiva una grande folla,/ perché vedeva i segni che compiva sugli infermi.// Gesù salì sul monte/ e là si pose a sedere con i suoi discepoli.// Era vicina la Pasqua,/ la festa dei Giudei.//
Allora Gesù,/ alzàti gli occhi,/ vide che una grande folla veniva da lui/ e disse a Filippo:/ «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».// Diceva così per metterlo alla prova;/ egli infatti sapeva quello che stava per compiere.// Gli rispose Filippo:/ «Duecento denari di pane/ non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».//
Gli disse allora uno dei suoi discepoli,/ Andrea,/ fratello di Simon Pietro:/ «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci;/ ma che cos’è questo per tanta gente?».// Rispose Gesù:/ «Fateli sedere».// C’era molta erba in quel luogo.// Si misero dunque a sedere/ ed erano circa cinquemila uomini.//
Allora Gesù prese i pani e,/ dopo aver reso grazie,/ li diede a quelli che erano seduti,/ e lo stesso fece dei pesci,/ quanto ne volevano.//
E quando furono saziati,/ disse ai suoi discepoli:/ «Raccogliete i pezzi avanzati,/ perché nulla vada perduto».// Li raccolsero/ e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo,/ avanzati a coloro che avevano mangiato.//
Allora la gente,/ visto il segno che egli aveva compiuto,/ diceva:/ «Questi è davvero il profeta,/ colui che viene nel mondo!».// Ma Gesù,/ sapendo che venivano a prenderlo per farlo re,/ si ritirò di nuovo sul monte,/ lui da solo.

21 luglio 2024 – XVI del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ger 23,1-6

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Radunerò il resto delle mie pecore, costituirò sopra di esse pastori.

Dal libro del profeta Geremìa

Dice il Signore:/
«Guai ai pastori/ che fanno perire e disperdono/ il gregge del mio pascolo./ Oracolo del Signore.//
Perciò dice il Signore,/ Dio d’Israele,/ contro i pastori che devono pascere il mio popolo:/ Voi avete disperso le mie pecore,/ le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati;// ecco io vi punirò/ per la malvagità delle vostre opere./ Oracolo del Signore.//
Radunerò io stesso il resto delle mie pecore/ da tutte le regioni dove le ho scacciate/ e le farò tornare ai loro pascoli;/ saranno feconde e si moltiplicheranno.// Costituirò sopra di esse/ pastori che le faranno pascolare,/ così che non dovranno più temere/ né sgomentarsi;/ non ne mancherà neppure una./ Oracolo del Signore.//
Ecco, /verranno giorni/ – oracolo del Signore –/
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,/
che regnerà da vero re e sarà saggio/
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.//
Nei suoi giorni/ Giuda sarà salvato/
e Israele vivrà tranquillo,/
e lo chiameranno con questo nome:/
Signore-nostra-giustizia».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 22

Rit.:Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Seconda lettura
Ef 2,13-18

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Egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ ora,/ in Cristo Gesù,/ voi che un tempo eravate lontani,/ siete diventati vicini,/ grazie al sangue di Cristo.//
Egli infatti è la nostra pace,/
colui che di due ha fatto una cosa sola,/
abbattendo il muro di separazione che li divideva,/
cioè l’inimicizia,/ per mezzo della sua carne.//
Così egli ha abolito la Legge,/ fatta di prescrizioni e di decreti,/
per creare in se stesso,/ dei due,/ un solo uomo nuovo,/
facendo la pace,/
e per riconciliare tutti e due con Dio/ in un solo corpo,/
per mezzo della croce,/
eliminando in se stesso/ l’inimicizia.//
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,/
e pace a coloro che erano vicini.//
Per mezzo di lui infatti/ possiamo presentarci,/ gli uni e gli altri,/
al Padre/ in un solo Spirito.

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

Vangelo
Mc 6,30-34

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Erano come pecore che non hanno pastore.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ gli apostoli si riunirono attorno a Gesù/ e gli riferirono tutto quello che avevano fatto/ e quello che avevano insegnato.// Ed egli disse loro:/ «Venite in disparte,/ voi soli,/ in un luogo deserto,/ e riposatevi un po’».// Erano infatti molti quelli che andavano e venivano/ e non avevano neanche il tempo di mangiare.//
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto,/ in disparte.// Molti però li videro partire e capirono,/ e da tutte le città accorsero là a piedi/ e li precedettero.//
Sceso dalla barca/ egli vide una grande folla,/ ebbe compassione di loro,/ perché erano come pecore che non hanno pastore,/ e si mise a insegnare loro molte cose.

7 luglio 2024 – XIV del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ez 2,2-5

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Sono una genìa di ribelli, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro

Dal libro del profeta Ezechièle

In quei giorni,/ uno spirito entrò in me,/ mi fece alzare in piedi/ e io ascoltai colui che mi parlava.//
Mi disse:/ «Figlio dell’uomo,/ io ti mando ai figli d’Israele,/ a una razza di ribelli,/ che si sono rivoltati contro di me.// Essi e i loro padri/ si sono sollevati contro di me fino ad oggi.// Quelli ai quali ti mando/ sono figli testardi e dal cuore indurito.// Tu dirai loro:/ “Dice il Signore Dio”./ Ascoltino o non ascoltino/ – dal momento che sono una genìa di ribelli/ –, sapranno almeno che un profeta/ si trova in mezzo a loro».

Salmo responsoriale
Sal 122

Rit.:I nostri occhi sono rivolti al Signore.

A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.

Come gli occhi di una schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
siamo già troppo sazi di disprezzo,
troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.

Seconda lettura
2Cor 12,7-10

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Mi vanterò delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ affinché io non monti in superbia,/ è stata data alla mia carne una spina,/ un inviato di Satana per percuotermi,/ perché io/ non monti in superbia.//
A causa di questo/ per tre volte ho pregato il Signore/ che l’allontanasse da me.// Ed egli mi ha detto:/ «Ti basta la mia grazia;/ la forza infatti/ si manifesta pienamente/ nella debolezza».//
Mi vanterò quindi ben volentieri/ delle mie debolezze,/ perché dimori in me/ la potenza di Cristo.// Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze,/ negli oltraggi,/ nelle difficoltà,/ nelle persecuzioni,/ nelle angosce sofferte per Cristo:// infatti quando sono debole,/ è allora/ che sono forte.

Canto al Vangelo (Cf Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

Vangelo
Mc 6,1-6

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Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ Gesù venne nella sua patria/ e i suoi discepoli lo seguirono.//
Giunto il sabato,/ si mise a insegnare nella sinagoga.// E molti,/ ascoltando,/ rimanevano stupiti e dicevano:/ «Da dove gli vengono queste cose?/ E che sapienza è/ quella che gli è stata data?// E i prodigi/ come quelli compiuti dalle sue mani?/ Non è costui il falegname,/ il figlio di Maria,/ il fratello di Giacomo,/ di Ioses,/ di Giuda e di Simone?// E le sue sorelle,/ non stanno qui da noi?».// Ed era per loro motivo di scandalo.//
Ma Gesù disse loro:/ «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria,/ tra i suoi parenti e in casa sua».// E lì non poteva compiere nessun prodigio,/ ma solo impose le mani a pochi malati/ e li guarì.// E si meravigliava della loro incredulità.//

Gesù percorreva i villaggi d’intorno,/ insegnando.

2 giugno 2024 – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Es 24,3-8

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Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore/ e tutte le norme.// Tutto il popolo rispose a una sola voce/ dicendo:/ «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato,/ noi li eseguiremo!».//
Mosè scrisse tutte le parole del Signore.// Si alzò di buon mattino/ ed eresse un altare ai piedi del monte,/ con dodici stele per le dodici tribù d’Israele.// Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti/ di offrire olocausti/ e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione,/ per il Signore.//
Mosè prese la metà del sangue/ e la mise in tanti catini/ e ne versò l’altra metà sull’altare.// Quindi prese il libro dell’alleanza/ e lo lesse alla presenza del popolo.// Dissero:/ «Quanto ha detto il Signore,/ lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».//
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo,/ dicendo:/ «Ecco il sangue dell’alleanza/ che il Signore ha concluso con voi/ sulla base di tutte queste parole!».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 115

Rit.:Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

Seconda lettura
Eb 9,11-15


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Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri,/ attraverso una tenda più grande e più perfetta,/ non costruita da mano d’uomo,/ cioè non appartenente a questa creazione.// Egli entrò una volta per sempre nel santuario,/ non mediante il sangue di capri e di vitelli,/ ma in virtù del proprio sangue,/ ottenendo così una redenzione eterna.//
Infatti,/ se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca,/ sparsa su quelli che sono contaminati,/ li santificano purificandoli nella carne,/ quanto più il sangue di Cristo/ – il quale,/ mosso dallo Spirito eterno,/ offrì se stesso senza macchia a Dio/ – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte,/ perché serviamo al Dio vivente?//
Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova,/ perché,/ essendo intervenuta la sua morte/ in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza,/ coloro che sono stati chiamati/ ricevano l’eredità eterna/ che era stata promessa.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

Vangelo
Mc 14,12-16.22-26


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Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Il primo giorno degli Àzzimi,/ quando si immolava la Pasqua,/ i discepoli dissero a Gesù:/ «Dove vuoi che andiamo a preparare,/ perché tu possa mangiare la Pasqua?».//
Allora mandò due dei suoi discepoli,/ dicendo loro:// «Andate in città/ e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua;// seguitelo.// Là dove entrerà,/ dite al padrone di casa:/ “Il Maestro dice:/ Dov’è la mia stanza,/ in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”.// Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala,/ arredata e già pronta;// lì preparate la cena per noi».//
I discepoli andarono e,/ entrati in città,/ trovarono come aveva detto loro/ e prepararono la Pasqua.//
Mentre mangiavano,/ prese il pane e recitò la benedizione,/ lo spezzò e lo diede loro,/ dicendo:// «Prendete,/ questo è il mio corpo».// Poi prese un calice e rese grazie,/ lo diede loro e ne bevvero tutti.// E disse loro:/ «Questo è il mio sangue dell’alleanza,/ che è versato per molti.// In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite/ fino al giorno in cui lo berrò nuovo,/ nel regno di Dio».//
Dopo aver cantato l’inno,/ uscirono verso il monte degli Ulivi.

26 maggio 2024 – Santissima Trinità – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Dt 4,32-34.39-40


Il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n’è altro.

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Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:/
«Interroga pure i tempi antichi,/ che furono prima di te:// dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra/ e da un’estremità all’altra dei cieli,/ vi fu mai cosa grande come questa/ e si udì mai cosa simile a questa?// Che cioè un popolo/ abbia udito la voce di Dio/ parlare dal fuoco,/ come l’hai udita tu,/ e che rimanesse vivo?//
O ha mai tentato un dio/ di andare a scegliersi una nazione/ in mezzo a un’altra/ con prove,/ segni,/ prodigi e battaglie,/ con mano potente e braccio teso e grandi terrori,/ come fece per voi il Signore,/ vostro Dio,/ in Egitto,/ sotto i tuoi occhi?//
Sappi dunque oggi/ e medita bene nel tuo cuore/ che il Signore è Dio/ lassù nei cieli e quaggiù sulla terra:/ non ve n’è altro.//
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do,/ perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te/ e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore,/ tuo Dio,/ ti dà per sempre».

Salmo responsoriale
Sal 32

Rit.:Beato il popolo scelto dal Signore.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Seconda lettura
Rm 8,14-17


Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».

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Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio,/ questi sono figli di Dio.// E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi/ per ricadere nella paura,/ ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,/ per mezzo del quale gridiamo:/ «Abbà!/ Padre!/».
Lo Spirito stesso,/ insieme al nostro spirito,/ attesta che siamo figli di Dio.// E se siamo figli,/ siamo anche eredi:// eredi di Dio,/ coeredi di Cristo,/ se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze/ per partecipare anche/ alla sua gloria.

Canto al Vangelo (Ap 1,8)
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia.

Vangelo
Mt 28,16-20


Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

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+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ gli undici discepoli andarono in Galilea,/ sul monte che Gesù aveva loro indicato. //
Quando lo videro,/ si prostrarono.// Essi però dubitarono.//
Gesù si avvicinò e disse loro:/ «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.// Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli,/ battezzandoli nel nome del Padre/ e del Figlio/ e dello Spirito Santo,/ insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.// Ed ecco,/ io sono con voi tutti i giorni,/ fino alla fine del mondo».

12 maggio 2024 – Ascensione del Signore – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 1,1-11

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Fu elevato in alto sotto i loro occhi.

Dagli Atti degli Apostoli

Nel primo racconto,/ o Teòfilo,/ ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò/ dagli inizi/ fino al giorno in cui fu assunto in cielo,/ dopo aver dato disposizioni/ agli apostoli che si era scelti/ per mezzo dello Spirito Santo.//
Egli si mostrò a essi vivo,/ dopo la sua passione,/ con molte prove,/ durante quaranta giorni,/ apparendo loro/ e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio.// Mentre si trovava a tavola con essi,/ ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme,/ ma di attendere/ l’adempimento della promessa del Padre,/ «quella/ – disse/ – che voi avete udito da me:/ Giovanni battezzò con acqua,/ voi invece,/ tra non molti giorni,/ sarete battezzati in Spirito Santo».//
Quelli dunque che erano con lui/ gli domandavano:/ «Signore,/ è questo il tempo/ nel quale ricostituirai il regno per Israele?».// Ma egli rispose:/ «Non spetta a voi/ conoscere tempi o momenti/ che il Padre ha riservato al suo potere,/ ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi,/ e di me sarete testimoni a Gerusalemme,/ in tutta la Giudea e la Samarìa/ e fino ai confini della terra».//
Detto questo,/ mentre lo guardavano,/ fu elevato in alto/ e una nube lo sottrasse ai loro occhi.// Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava,/ quand’ecco due uomini in bianche vesti/ si presentarono a loro e dissero:/ «Uomini di Galilea,/ perché state a guardare il cielo?// Questo Gesù,/ che di mezzo a voi è stato assunto in cielo,/ verrà allo stesso modo/ in cui l’avete visto andare in cielo».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 46

Rit.:Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

Seconda lettura
Ef 4,1-13

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Raggiungere la misura della pienezza di Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ io,/ prigioniero a motivo del Signore,/ vi esorto:/ comportatevi in maniera degna/ della chiamata che avete ricevuto,/ con ogni umiltà,/ dolcezza e magnanimità,/ sopportandovi a vicenda nell’amore,/ avendo a cuore/ di conservare l’unità dello spirito/ per mezzo del vincolo della pace.//
Un solo corpo e un solo spirito,/ come una sola è la speranza/ alla quale siete stati chiamati,/ quella della vostra vocazione;/ un solo Signore,/ una sola fede,/ un solo battesimo.// Un solo Dio e Padre di tutti,/ che è al di sopra di tutti,/ opera per mezzo di tutti/ ed è presente in tutti.//
A ciascuno di noi,/ tuttavia,/ è stata data la grazia/ secondo la misura del dono di Cristo.// Per questo è detto:/ «Asceso in alto,/ ha portato con sé prigionieri,/ ha distribuito doni agli uomini».// Ma cosa significa che ascese,/ se non che prima era disceso quaggiù sulla terra?// Colui che discese/ è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli,/ per essere pienezza/ di tutte le cose.//
Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli,/ ad altri di essere profeti,/ ad altri ancora di essere evangelisti,/ ad altri di essere pastori e maestri,/ per preparare i fratelli a compiere il ministero,/ allo scopo di edificare il corpo di Cristo,/ finché arriviamo tutti all’unità della fede/ e della conoscenza del Figlio di Dio,/ fino all’uomo perfetto,/ fino a raggiungere/ la misura della pienezza di Cristo.

Canto al Vangelo (Mt 28,19.20)
Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.

Vangelo
Mc 16,15-20

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Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ [Gesù apparve agli Undici]/ e disse loro:/ «Andate in tutto il mondo/ e proclamate il Vangelo a ogni creatura.// Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato,/ ma chi non crederà sarà condannato.// Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono:/ nel mio nome scacceranno demòni,/ parleranno lingue nuove,/ prenderanno in mano serpenti e,/ se berranno qualche veleno,/ non recherà loro danno;// imporranno le mani ai malati/ e questi guariranno».//
Il Signore Gesù,/ dopo aver parlato con loro,/ fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.//
Allora essi partirono/ e predicarono dappertutto,/ mentre il Signore agiva insieme con loro/ e confermava la Parola/ con i segni che la accompagnavano.

5 maggio 2024 – VI di Pasqua – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 10,25-27.34-35.44-48

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Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli

Avvenne che,/ mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio],/ questi gli andò incontro/ e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio.// Ma Pietro lo rialzò,/ dicendo:/ «Àlzati:/ anche io sono un uomo!».//
Poi prese la parola e disse:/ «In verità sto rendendomi conto/ che Dio non fa preferenze di persone,/ ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia,/ a qualunque nazione appartenga».//
Pietro stava ancora dicendo queste cose,/ quando lo Spirito Santo discese/ sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola.// E i fedeli circoncisi,/ che erano venuti con Pietro,/ si stupirono/ che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo;/ li sentivano infatti parlare in altre lingue/ e glorificare Dio.// Allora Pietro disse:/ «Chi può impedire/ che siano battezzati nell’acqua/ questi che hanno ricevuto,/ come noi,/ lo Spirito Santo?».// E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.// Quindi lo pregarono/ di fermarsi alcuni giorni.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 97

Rit.: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Seconda lettura
1Gv 4,7-10

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Dio è amore.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi,/ amiamoci gli uni gli altri,/ perché l’amore è da Dio:/ chiunque ama è stato generato da Dio/ e conosce Dio.// Chi non ama/ non ha conosciuto Dio,/ perché Dio è amore.//
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi:/ Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito,/ perché noi avessimo la vita/ per mezzo di lui.//
In questo sta l’amore:/ non siamo stati noi ad amare Dio,/ ma è lui che ha amato noi/ e ha mandato il suo Figlio// come vittima di espiazione/ per i nostri peccati.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

Vangelo
Gv 15,9-17


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Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/ «Come il Padre ha amato me,/ anche io ho amato voi.// Rimanete nel mio amore.// Se osserverete i miei comandamenti,/ rimarrete nel mio amore,/ come io ho osservato i comandamenti del Padre mio/ e rimango nel suo amore.// Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi/ e la vostra gioia sia piena.//
Questo è il mio comandamento:/ che vi amiate gli uni gli altri/ come io ho amato voi.// Nessuno ha un amore più grande di questo:/ dare la sua vita per i propri amici.// Voi siete miei amici,/ se fate ciò che io vi
comando.// Non vi chiamo più servi,/ perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;// ma vi ho chiamato amici,/ perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.//
Non voi avete scelto me,/ ma io ho scelto voi/ e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto/ e il vostro frutto rimanga;// perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome,/ ve lo conceda.// Questo vi comando:/ che vi amiate gli uni gli altri».

28 aprile 2024 – V di Pasqua – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
At 9,26-31

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Bàrnaba raccontò agli apostoli come durante il viaggio Paolo aveva visto il Signore.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni,/ Saulo,/ venuto a Gerusalemme,/ cercava di unirsi ai discepoli,/ ma tutti avevano paura di lui,/ non credendo che fosse un discepolo.//
Allora Bàrnaba lo prese con sé,/ lo condusse dagli apostoli/ e raccontò loro come,/ durante il viaggio,/ aveva visto il Signore che gli aveva parlato/ e come in Damasco aveva predicato con coraggio/ nel nome di Gesù.// Così egli poté stare con loro/ e andava e veniva in Gerusalemme,/ predicando apertamente nel nome del Signore.// Parlava e discuteva con quelli di lingua greca;/ ma questi tentavano di ucciderlo.// Quando vennero a saperlo,/ i fratelli lo condussero a Cesarèa/ e lo fecero partire per Tarso.//
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea,/ la Galilea e la Samarìa:/ si consolidava e camminava nel timore del Signore e,/ con il conforto dello Spirito Santo,/ cresceva di numero.

Salmo responsoriale
Sal 21

Rit.: A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!

Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.

A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.

Ma io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».

Seconda lettura
1Gv 3,18-24

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Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli,/ non amiamo a parole/ né con la lingua,/ ma con i fatti/ e nella verità.//
In questo conosceremo che siamo dalla verità/ e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore,/ qualunque cosa esso ci rimproveri.// Dio è più grande del nostro cuore/ e conosce ogni cosa.//
Carissimi,/ se il nostro cuore non ci rimprovera nulla,/ abbiamo fiducia in Dio,/ e qualunque cosa chiediamo,/ la riceviamo da lui,/ perché osserviamo i suoi comandamenti/ e facciamo quello che gli è gradito.//
Questo è il suo comandamento:/ che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo/ e ci amiamo gli uni gli altri,/ secondo il precetto che ci ha dato.// Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio/ e Dio in lui.// In questo conosciamo che egli rimane in noi:/ dallo Spirito che ci ha dato.

Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.

Vangelo
Gv 15,1-8

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Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/ «Io sono la vite vera/ e il Padre mio è l’agricoltore.// Ogni tralcio che in me non porta frutto,/ lo taglia,/ e ogni tralcio che porta frutto,/ lo pota/ perché porti più frutto.// Voi siete già puri,/ a causa della parola che vi ho annunciato.//
Rimanete in me e io in voi.// Come il tralcio non può portare frutto da se stesso/ se non rimane nella vite,/ così neanche voi/ se non rimanete in me.// Io sono la vite,/ voi i tralci./ Chi rimane in me,/ e io in lui,/ porta molto frutto,/ perché senza di me/ non potete far nulla.// Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio/ e secca;/ poi lo raccolgono,/ lo gettano nel fuoco/ e lo bruciano.//

Se rimanete in me/ e le mie parole rimangono in voi,/ chiedete quello che volete/ e vi sarà fatto.// In questo è glorificato il Padre mio:/ che portiate molto frutto/ e diventiate miei discepoli».