19 settembre 2021 – XXV del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sap 2,12.17-20

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Condanniamo il giusto a una morte infamante.

Dal libro della Sapienza

[Dissero gli empi:]/
«Tendiamo insidie al giusto,/ che per noi è d’incomodo/
e si oppone alle nostre azioni;//
ci rimprovera le colpe contro la legge/
e ci rinfaccia le trasgressioni/ contro l’educazione ricevuta.//

Vediamo se le sue parole sono vere,/
consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.//
Se infatti il giusto è figlio di Dio,/ egli verrà in suo aiuto/
e lo libererà/ dalle mani dei suoi avversari.//
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,/
per conoscere la sua mitezza/
e saggiare il suo spirito di sopportazione.//
Condanniamolo a una morte infamante,/
perché,/ secondo le sue parole,/ il soccorso gli verrà».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 53

Rit.:Il Signore sostiene la mia vita.

Dio, per il tuo nome salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

Poiché stranieri contro di me sono insorti
e prepotenti insidiano la mia vita;
non pongono Dio davanti ai loro occhi.

Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
Ti offrirò un sacrificio spontaneo,
loderò il tuo nome, Signore, perché è buono.

Seconda lettura
Giac 3,16-4,3

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Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei,/ dove c’è gelosia e spirito di contesa,/ c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni.// Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura,/ poi pacifica,/ mite,/ arrendevole,/ piena di misericordia e di buoni frutti,/ imparziale e sincera.// Per coloro che fanno opera di pace/ viene seminato nella pace un frutto di giustizia.//
Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi?// Non vengono forse dalle vostre passioni/ che fanno guerra nelle vostre membra?// Siete pieni di desideri/ e non riuscite a possedere;/ uccidete,/ siete invidiosi e non riuscite a ottenere;/ combattete e fate guerra!// Non avete perché non chiedete;/ chiedete e non ottenete/ perché chiedete male,/ per soddisfare cioè le vostre passioni.//

Canto al Vangelo (Cf 2Ts 2,14)
Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.


Vangelo
Mc 9,30-37

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Il Figlio dell’uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

In quel tempo,/ Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea,/ ma egli non voleva che alcuno lo sapesse.// Insegnava infatti ai suoi discepoli/ e diceva loro:/ «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini/ e lo uccideranno;// ma,/ una volta ucciso,/ dopo tre giorni risorgerà».// Essi però non capivano queste parole/ e avevano timore di interrogarlo.//
Giunsero a Cafàrnao.// Quando fu in casa,/ chiese loro:/ «Di che cosa stavate discutendo per la strada?».// Ed essi tacevano.// Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande.// Sedutosi,/ chiamò i Dodici e disse loro:/ «Se uno vuole essere il primo,/ sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».//
E, preso un bambino,/ lo pose in mezzo a loro/ e, abbracciandolo,/ disse loro:/ «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome,/ accoglie me;/ e chi accoglie me,/ non accoglie me,/ ma colui che mi ha mandato».

12 settembre 2021 – XXIV del Tempo Ordinario – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 50,5-9a

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Ho presentato il mio dorso ai flagellatori.

Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio/
e io non ho opposto resistenza,/
non mi sono tirato indietro.//
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,/
le mie guance/ a coloro che mi strappavano la barba;//
non ho sottratto la faccia/
agli insulti e agli sputi.//
Il Signore Dio mi assiste,/
per questo non resto svergognato,/
per questo rendo la mia faccia/ dura come pietra,/
sapendo di non restare confuso.//
È vicino chi mi rende giustizia:/
chi oserà venire a contesa con me?/ Affrontiamoci.//
Chi mi accusa?/ Si avvicini a me.//
Ecco,/ il Signore Dio mi assiste:/
chi mi dichiarerà colpevole?

Salmo responsoriale
Sal 114
(di norma deve venire eseguito in canto)

Rit.: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».

Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.

Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.

Seconda lettura
Giac 2,14-18

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La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

A che serve,/ fratelli miei,/ se uno dice di avere fede,/ ma non ha opere?// Quella fede può forse salvarlo?//
Se un fratello o una sorella sono senza vestiti/ e sprovvisti del cibo quotidiano/ e uno di voi dice loro:/ «Andatevene in pace,/ riscaldatevi e saziatevi»,/ ma non date loro il necessario per il corpo,/ a che cosa serve?// Così anche la fede:/ se non è seguita dalle opere,/ in se stessa è morta.//
Al contrario uno potrebbe dire:/ «Tu hai la fede e io ho le opere;/ mostrami la tua fede senza le opere,/ e io con le mie opere/ ti mostrerò la mia fede».//

Canto al Vangelo (Gal 6,14)
Alleluia, alleluia.
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.
Alleluia.

Vangelo
Mc 8,27-35

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Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ Gesù partì con i suoi discepoli/ verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo,/ e per la strada interrogava i suoi discepoli/ dicendo:/ «La gente,/ chi dice che io sia?».// Ed essi gli risposero:/ «Giovanni il Battista;/ altri dicono Elìa/ e altri uno dei profeti».//
Ed egli domandava loro:/ «Ma voi,/ chi dite che io sia?».// Pietro gli rispose:/ «Tu sei il Cristo».// E ordinò loro severamente/ di non parlare di lui ad alcuno.//
E cominciò a insegnare loro/ che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto,/ ed essere rifiutato dagli anziani,/ dai capi dei sacerdoti e dagli scribi,/ venire ucciso e,/ dopo tre giorni,/ risorgere.//
Faceva questo discorso apertamente.// Pietro lo prese in disparte/ e si mise a rimproverarlo.// Ma egli,/ voltatosi e guardando i suoi discepoli,/ rimproverò Pietro e disse:/ «Va’ dietro a me,/ Satana!// Perché tu non pensi secondo Dio,/ ma secondo gli uomini».//
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli,/ disse loro:/ «Se qualcuno vuol venire dietro a me,/ rinneghi se stesso,/ prenda la sua croce/ e mi segua.// Perché chi vuole salvare la propria vita,/ la perderà;// ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo,/ la salverà».

29 agosto 2021 – XXII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Dt 4,1-2.6-8

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Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando … osserverete i comandi del Signore.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:/
«Ora,/ Israele,/ ascolta le leggi e le norme che io vi insegno,/ affinché le mettiate in pratica,/ perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore,/ Dio dei vostri padri,/ sta per darvi.//
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando/ e non ne toglierete nulla;/ ma osserverete i comandi del Signore,/ vostro Dio,/ che io vi prescrivo.//
Le osserverete dunque,/ e le metterete in pratica,/ perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli,/ i quali,/ udendo parlare di tutte queste leggi,/ diranno:/ “Questa grande nazione/ è il solo popolo saggio e intelligente”.//
Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé,/ come il Signore,/ nostro Dio,/ è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?// E quale grande nazione/ ha leggi e norme giuste/ come è tutta questa legislazione/ che io oggi vi do?».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 14

Rit.:Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Seconda lettura
Giac 1,17-18.21-22.27

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Siate di quelli che mettono in pratica la Parola.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei carissimi,/ ogni buon regalo e ogni dono perfetto/ vengono dall’alto e discendono dal Padre,/ creatore della luce:// presso di lui non c’è variazione/ né ombra di cambiamento.// Per sua volontà egli ci ha generati/ per mezzo della parola di verità,/ per essere una primizia/ delle sue creature.//
Accogliete con docilità/ la Parola che è stata piantata in voi/ e può portarvi alla salvezza.// Siate di quelli che mettono in pratica la Parola,/ e non ascoltatori soltanto,/ illudendo voi stessi.//
Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa:/ visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze/ e non lasciarsi contaminare/ da questo mondo.

Canto al Vangelo (Gc 1,18)
Alleluia, alleluia.
Per sua volontà il Padre ci ha generati
per mezzo della parola di verità,
per essere una primizia delle sue creature.
Alleluia.

Vangelo
Mc 7,1-8.14-15.21-23

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Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo,/ si riunirono attorno a Gesù i farisei/ e alcuni degli scribi,/ venuti da Gerusalemme.//
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure,/ cioè non lavate/ – i farisei infatti/ e tutti i Giudei/ non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani,/ attenendosi alla tradizione degli antichi/ e,/ tornando dal mercato,/ non mangiano senza aver fatto le abluzioni,/ e osservano molte altre cose per tradizione,/ come lavature di bicchieri,/ di stoviglie,/ di oggetti di rame e di letti/ –, quei farisei e scribi lo interrogarono:/ «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi,/ ma prendono cibo con mani impure?».//
Ed egli rispose loro:/ «Bene ha profetato Isaìa di voi,/ ipocriti,/ come sta scritto:/
“Questo popolo mi onora con le labbra,/
ma il suo cuore è lontano da me.//
Invano mi rendono culto,/
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.//
Trascurando il comandamento di Dio,/ voi osservate la tradizione degli uomini».//
Chiamata di nuovo la folla,/ diceva loro:/ «Ascoltatemi tutti e comprendete bene!// Non c’è nulla fuori dell’uomo che,/ entrando in lui,/ possa renderlo impuro.// Ma sono le cose che escono dall’uomo/ a renderlo impuro».// E diceva [ai suoi discepoli]:/ «Dal di dentro infatti,/ cioè dal cuore degli uomini,/ escono i propositi di male:/ impurità,/ furti,/ omicidi, adultèri,/ avidità,/ malvagità,/ inganno,/ dissolutezza,/ invidia,/ calunnia,/ superbia,/ stoltezza.// Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno/ e rendono impuro l’uomo».

22 agosto 2021 – XXI del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Gs 24,1-2.15-17.18

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Serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio.

Dal libro di Giosuè

In quei giorni,/ Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem/ e convocò gli anziani d’Israele,/ i capi,/ i giudici e gli scribi,/ ed essi si presentarono davanti a Dio.//
Giosuè disse a tutto il popolo:/ «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore,/ sceglietevi oggi chi servire:/ se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume/ oppure gli dèi degli Amorrèi,/ nel cui territorio abitate.// Quanto a me e alla mia casa,/ serviremo il Signore».//
Il popolo rispose:/ «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi!// Poiché è il Signore,/ nostro Dio,/ che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto,/ dalla condizione servile;/ egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi/ e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso/ e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati.// Perciò anche noi serviremo il Signore,// perché egli è il nostro Dio».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 33

Rit.:Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.

Il male fa morire il malvagio
e chi odia il giusto sarà condannato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Seconda lettura
Ef 5,21-32

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Questo mistero è grande: lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ nel timore di Cristo,/ siate sottomessi gli uni agli altri:/ le mogli lo siano ai loro mariti,/ come al Signore;/ il marito infatti è capo della moglie,/ così come Cristo è capo della Chiesa,/ lui che è salvatore del corpo.// E come la Chiesa è sottomessa a Cristo,/ così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.//
E voi,/ mariti,/ amate le vostre mogli,/ come anche Cristo ha amato la Chiesa/ e ha dato se stesso per lei,/ per renderla santa,/ purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola,/ e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa,/ senza macchia né ruga/ o alcunché di simile,/ ma santa e immacolata.// Così anche i mariti/ hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo:/ chi ama la propria moglie,/ ama se stesso.// Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne,/ anzi la nutre e la cura,/ come anche Cristo fa con la Chiesa,/ poiché siamo membra del suo corpo.//
Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre/ e si unirà a sua moglie/ e i due diventeranno una sola carne.//
Questo mistero è grande:/ io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!

Canto al Vangelo (Gv 6,63.68)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

Vangelo
Gv 6,60-69

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Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ molti dei discepoli di Gesù,/ dopo aver ascoltato,/ dissero:/ «Questa parola è dura!/ Chi può ascoltarla?».//
Gesù,/ sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo,/ disse loro:/ «Questo vi scandalizza?/ E se vedeste il Figlio dell’uomo/ salire là dov’era prima?/ È lo Spirito che dà la vita,/ la carne non giova a nulla;// le parole che io vi ho detto/ sono spirito e sono vita.// Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».//
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano/ e chi era colui che lo avrebbe tradito.// E diceva:/ «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me,/ se non gli è concesso dal Padre».//
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro/ e non andavano più con lui.//
Disse allora Gesù ai Dodici:/ «Volete andarvene anche voi?».// Gli rispose Simon Pietro:/ «Signore,/ da chi andremo?// Tu hai parole di vita eterna/ e noi abbiamo creduto e conosciuto/ che tu sei il Santo di Dio».

15 agosto 2021 – Assunzione della Beata Vergine Maria – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ap 11,19; 12,1-6.10

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Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo/ e apparve nel tempio/ l’arca della sua alleanza.//
Un segno grandioso apparve nel cielo:/ una donna vestita di sole,/ con la luna sotto i suoi piedi/ e,/ sul capo,/ una corona di dodici stelle.// Era incinta,/ e gridava per le doglie/ e il travaglio del parto.//
Allora apparve un altro segno nel cielo:/ un enorme drago rosso,/ con sette teste e dieci corna/ e sulle teste sette diademi;/ la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo/ e le precipitava sulla terra.//
Il drago si pose davanti alla donna,/ che stava per partorire,/ in modo da divorare il bambino/ appena lo avesse partorito.//
Essa partorì un figlio maschio,/ destinato a governare tutte le nazioni/ con scettro di ferro,/ e suo figlio fu rapito verso Dio/ e verso il suo trono.// La donna invece fuggì nel deserto,/ dove Dio le aveva preparato un rifugio.//
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:/
«Ora/ si è compiuta
la salvezza,/ la forza/ e il regno del nostro Dio/
e la potenza del suo Cristo».

 

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 44

Rit.: Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

 

Seconda lettura
1Cor 15,20-26

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Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ Cristo è risorto dai morti,/ primizia di coloro che sono morti.// Perché,/ se per mezzo di un uomo venne la morte,/ per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.// Come infatti in Adamo tutti muoiono,/ così in Cristo tutti riceveranno la vita.//
Ognuno però al suo posto:// prima Cristo,/ che è la primizia;// poi,/ alla sua venuta,/ quelli che sono di Cristo.// Poi sarà la fine,/ quando egli consegnerà il regno a Dio Padre,/ dopo avere ridotto al nulla ogni Principato/ e ogni Potenza e Forza.//
È necessario infatti che egli regni/ finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.// L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte,/ perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Alleluia.

Vangelo
Lc 1,39-56

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Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni/ Maria si alzò/ e andò in fretta verso la regione montuosa,/ in una città di Giuda.//
Entrata nella casa di Zaccarìa,/ salutò Elisabetta.// Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria,/ il bambino sussultò nel suo grembo.//
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo/ ed esclamò a gran voce:/ «Benedetta tu fra le donne/ e benedetto il frutto del tuo grembo!// A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?// Ecco,/ appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi,/ il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.// E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».//
Allora Maria disse:/
«L’anima mia magnifica il Signore/
e il mio spirito esulta in Dio,/ mio salvatore,/
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.//
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.//
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente/
e Santo è il suo nome;//
di generazione in generazione la sua misericordia/
per quelli che lo temono.//
Ha spiegato la potenza del suo braccio,/
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;//
ha rovesciato i potenti dai troni,/
ha innalzato gli umili;//
ha ricolmato di beni gli affamati,/
ha rimandato i ricchi a mani vuote.//
Ha soccorso Israele,/ suo servo,/
ricordandosi della sua misericordia,/
come aveva detto ai nostri padri,/
per Abramo e la sua discendenza,/ per sempre».//
Maria rimase con lei circa tre mesi,/ poi tornò a casa sua.

8 agosto 2021 – XIX del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
1Re 19,4-8

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Con la forza di quel cibo camminò fino al monte di Dio.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni,/ Elia s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino/ e andò a sedersi sotto una ginestra.// Desideroso di morire,/ disse:/ «Ora basta,/ Signore!// Prendi la mia vita,/ perché io non sono migliore dei miei padri».// Si coricò e si addormentò sotto la ginestra.//
Ma ecco che un angelo lo toccò/ e gli disse:/ «Àlzati,/ mangia!».// Egli guardò/ e vide vicino alla sua testa una focaccia,/ cotta su pietre roventi,/ e un orcio d’acqua.// Mangiò e bevve,/ quindi di nuovo si coricò.//
Tornò per la seconda volta l’angelo del Signore,/ lo toccò e gli disse:/ «Àlzati,/ mangia,/ perché è troppo lungo per te il cammino».// Si alzò,/ mangiò e bevve.//
Con la forza di quel cibo/ camminò per quaranta giorni e quaranta notti/ fino al monte di Dio,/ l’Oreb.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 33

Rit.:Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Seconda lettura
Ef 4,30-5,2

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Camminate nella carità come Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio,/ con il quale foste segnati per il giorno della redenzione.//
Scompaiano da voi ogni asprezza,/ sdegno,/ ira,/ grida e maldicenze/ con ogni sorta di malignità.// Siate invece benevoli gli uni verso gli altri,/ misericordiosi,/ perdonandovi a vicenda/ come Dio ha perdonato a voi in Cristo.//
Fatevi dunque imitatori di Dio,/ quali figli carissimi,/ e camminate nella carità,/ nel modo in cui anche Cristo ci ha amato/ e ha dato se stesso per noi,/ offrendosi a Dio/ in sacrificio di soave odore.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

Vangelo
Gv 6,41-51

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Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ i Giudei si misero a mormorare contro Gesù/ perché aveva detto:/ «Io sono il pane disceso dal cielo».// E dicevano:/ «Costui non è forse Gesù,/ il figlio di Giuseppe?// Di lui non conosciamo il padre e la madre?/ Come dunque può dire:/ “Sono disceso dal cielo”?».//

Gesù rispose loro:/ «Non mormorate tra voi.// Nessuno può venire a me,/ se non lo attira il Padre che mi ha mandato;/ e io lo risusciterò/ nell’ultimo giorno.// Sta scritto nei profeti:/ “E tutti saranno istruiti da Dio”.// Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui,/ viene a me.// Non perché qualcuno abbia visto il Padre;/ solo colui che viene da Dio/ ha visto il Padre.// In verità,/ in verità io vi dico:/ chi crede ha la vita eterna.//
Io sono il pane della vita.// I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto/ e sono morti;// questo è il pane che discende dal cielo,/ perché chi ne mangia/ non muoia.//
Io sono il pane vivo,/ disceso dal cielo.// Se uno mangia di questo pane/ vivrà in eterno/ e il pane che io darò/ è la mia carne/ per la vita del mondo».

1 agosto 2021 – XVIII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Es 16,2-4.12-15

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Io farò piovere pane dal cielo per voi.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ nel deserto tutta la comunità degli Israeliti/ mormorò contro Mosè/ e contro Aronne.//
Gli Israeliti dissero loro:/ «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d’Egitto,/ quando eravamo seduti presso la pentola della carne,/ mangiando pane a sazietà!// Invece ci avete fatto uscire in questo deserto/ per far morire di fame/ tutta questa moltitudine».//
Allora il Signore disse a Mosè:/ «Ecco,/ io sto per far piovere pane dal cielo per voi:/ il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno,/ perché io lo metta alla prova,/ per vedere se cammina o no/ secondo la mia legge.// Ho inteso la mormorazione degli Israeliti.// Parla loro così:/ “Al tramonto mangerete carne/ e alla mattina vi sazierete di pane;/ saprete che io sono il Signore,/ vostro Dio”».//
La sera le quaglie salirono/ e coprirono l’accampamento;/ al mattino c’era uno strato di rugiada intorno all’accampamento.// Quando lo strato di rugiada svanì,/ ecco,/ sulla superficie del deserto c’era una cosa fine e granulosa,/ minuta come è la brina sulla terra.// Gli Israeliti la videro/ e si dissero l’un l’altro:/ «Che cos’è?»,/ perché non sapevano che cosa fosse.// Mosè disse loro:/ «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 77

Rit.: Donaci, Signore, il pane del cielo.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto.

Diede ordine alle nubi dall’alto
e aprì le porte del cielo;
fece piovere su di loro la manna per cibo
e diede loro pane del cielo.

L’uomo mangiò il pane dei forti;
diede loro cibo in abbondanza.
Li fece entrare nei confini del suo santuario,
questo monte che la sua destra si è acquistato.

Seconda lettura
Ef 4,17.20-24

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Rivestite l’uomo nuovo, creato secondo Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ vi dico e vi scongiuro nel Signore:/ non comportatevi più come i pagani/ con i loro vani pensieri.//
Voi non così/ avete imparato a conoscere il Cristo,/ se davvero gli avete dato ascolto/ e se in lui siete stati istruiti,/secondo la verità che è in Gesù,/ ad abbandonare,/ con la sua condotta di prima,/ l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli,/ a rinnovarvi nello spirito della vostra mente/ e a rivestire l’uomo nuovo,/ creato secondo Dio/ nella giustizia e nella vera santità.

Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.


Vangelo
Gv 6,24-35

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Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo,/ quando la folla vide che Gesù non era più là/ e nemmeno i suoi discepoli,/ salì sulle barche/ e si diresse alla volta di Cafàrnao/ alla ricerca di Gesù.// Lo trovarono di là dal mare/ e gli dissero:/ «Rabbì,/ quando sei venuto qua?».//
Gesù rispose loro:/ «In verità,/ in verità io vi dico:/ voi mi cercate non perché avete visto dei segni,/ ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.// Datevi da fare non per il cibo che non dura,/ ma per il cibo che rimane per la vita eterna/ e che il Figlio dell’uomo vi darà.// Perché su di lui il Padre,/ Dio,/ ha messo il suo sigillo».//
Gli dissero allora:/ «Che cosa dobbiamo compiere/ per fare le opere di Dio?».// Gesù rispose loro:/ «Questa è l’opera di Dio:/ che crediate in colui che egli ha mandato».//
Allora gli dissero:/ «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo?/ Quale opera fai?/ I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto,/ come sta scritto:/ “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».// Rispose loro Gesù:/ «In verità,/ in verità io vi dico:/ non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo,/ ma è il Padre mio/ che vi dà il pane dal cielo,/ quello vero.// Infatti il pane di Dio/ è colui che discende dal cielo/ e dà la vita al mondo».//
Allora gli dissero:/ «Signore,/ dacci sempre questo pane».// Gesù rispose loro:/ «Io sono il pane della vita;/ chi viene a me non avrà fame/ e chi crede in me non avrà sete,/ mai!».

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