Ho fra le mani il Vangelo di Luca scritto a mano. E’ un dono delle Famiglie della Visitazione, che hanno avuto anche la fantasia di fare questa proposta, al termine della Lectio del 2007, per “rimanere” in compagnia di questo Vangelo, e dargli l’aspetto di una cosa vissuta, partecipata e curata da ciascuno, con le proprie mani.
E’ un altro modo per dare concretezza alla Parola di Dio, che andrebbe sempre, più che “letta”, “agita”. E per “agirla”, si può partire dal pochissimo, che consiste nel pronunciarla, cioè nel far seguire, almeno, alla lettura con gli occhi, l’azione della bocca e della voce. Oppure, come è accaduto qui, la paziente e ormai desueta azione dello scrivere. Dagli occhi al cervello alla mano, segno forte dell’azione umana.
Sono andato subito, naturalmente, a vedere la pagina scritta da me e quella scritta da Daniela.
Le custodisco ora, insieme a tutte le altre, scritte soprattutto da sconosciuti (belle
quelle dei bambini, coi disegnini!), come un piccolo segno di doni ben più grandi e preziosi.
Bellissima come idea! Da proporre anche nelle alctre Diocesi come al catechismo dei bimbi.